Sabato 2 febbraio (ore  21) all’ITC di San Lazzaro di Savena fa tappa Agostino – Tutti Contro Tutti, con la regia di Massimiliano Bruno, e come interprete unico e totale l’attore Rolando Ravello. Noto ai più per le sue apparizioni televisive (La Nuova Squadra, Il Pirata), Ravello interpreta tutti i personaggi della commedia: Agostino stesso, nonni, mogli, figli, i loro insegnanti, i loro compagni di scuola, e ancora sacerdoti, temibili delinquenti e i nuovi occupanti della casa.

“14 o 15, non ricordo nemmeno il numero esatto”, spiega al FattoQuotidiano.it l’attore romano. Anche se assoluto protagonista è l’Agostino del titolo, più un povero cristo che un santo filosofo, che si ritrova di fronte ad un paradosso drammaturgico legato al problema della casa. Agostino è un operaio che con la sua famiglia torna nell’appartamento faticosamente affittato, trovando però la serratura cambiata e altre persone all’interno. Da quel momento, Agostino scopre che in realtà non aveva il diritto d’abitare lì, che il padrone di casa non è il vero padrone di casa, che forse è un ente, forse è lo Stato, o chissà chi. Comunque sia, ormai l’appartamento è di chi se lo prende. Cerca quindi di ritornare in possesso dell’abitazione e inizia un viaggio in cui la sua onestà si scontra continuamente contro l’Italia del ventunesimo secolo, un paese in cui la buona fede viene spesso dileggiata se non calpestata e umiliata.

“Lo spettacolo nasce da un fatto realmente accaduto, successo a un mio amico operaio”, spiega Ravello, “così e il regista Massimiliano Bruno abbiamo iniziato un’indagine lunga che ci ha portato a scoprire il mondo delle case occupate: impossibile immaginarselo, difficile dimenticarlo. Non c’entra nulla il luogo comune del punkabbestia o del tossico. Parliamo di persone comuni: baristi, impiegati di banca…gente che fatica paurosamente ad arrivare a fine mese. Una realtà che ci è vicinissima, ma che la grande maggioranza della società non vuole guardare”.

“Mantenere oggi una vita dignitosa è un’impresa impossibile” – continua- “1300 euro al mese non bastano più. E’ un fenomeno geograficamente trasversale da Bolzano alla Sicilia. Il vero segreto di molte famiglie e giovani di oggi è che vivono usando i risparmi dei genitori o dei nonni, ma questa possibilità si sta drasticamente esaurendo”.

Agostino – Tutti contro tutti ha avuto decine e decine di repliche nei teatri romani, qualche data al Sud e ora si allarga anche al Nord, senza dimenticare del film prodotto da Fandango che diretto dallo stesso Ravello che uscirà il 28 febbraio. Un’intesa quella tra Ravello e il cinema ai più sconosciuta ma che riserva grandi sorprese tra straordinarie parti di comprimario (solo per citare l’ultima ne Gli Equilibristi di Ivano De Matteo) e gli esordi con Ettore Scola: “Un mio secondo padre.  Esordii con lui a 24 anni e con lui mi sono formato eticamente. Lo invidio perché è l’unico artista realmente libero che conosco. In fondo la colpa per il percorso che ho preso è sua”.

“Non voglio dare risposte a un problema come quello della casa” – chiosa – “ma voglio che lo spettatore esca dal teatro con uno spunto per riflettere in più. Non voglio nemmeno dare la colpa alla politica. Troppo facile, anzi innegabile che esista la malapolitica. Credo però che il primo passo per un’emancipazione culturale sia quello di un’evoluzione civile che ognuno di noi compie dentro di sé”.

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