Ospite a La7, il Cavaliere continua la strategia "voti in cambio di soldi". Il differenziale tra Btp e Bund torna ai massimi dal 9 gennaio. Monti: "Con il programma del Pdl possibili rialzi dei tassi". Il quotidiano economico americano: "Pesano le sue promesse e lo scandalo Mps"
“Assolutamente d’accordo a fare il condono tombale, io l’ho sempre detto, ma la sinistra è sempre stata contraria e se ora ci daranno la maggioranza penso dovremmo farlo”. Lo ha detto Silvio Berlusconi a La7, in risposta allo spunto di una spettatrice. L’ex premier ha poi aggiunto: “Equitalia è un rullo compressore che ha distrutto il sistema con cui Tremonti l’ha fatta nascere”, e dunque ne vanno rivisti i poteri. La nuova promessa, annunciata nel programma L’aria che tira di Mirta Merlino – opposto oggi come causa di legittimo impedimento al processo Ruby – arriva il giorno dopo la mossa sulla restituzione dell’Imu, accuratamente preparata e messa in scena per cercare di rastrellare gli ultimi voti utili per la “rimonta”. Poi in serata la precisazione per correggere quello che lui chiama equivoco: sì al condono tombale, ma solo all’interno di Equitalia.
Prende corpo la tattica di far balenare agli elettori vantaggi economici diretti in caso di vittoria del centrodestra. Oltre a promuovere la sanatoria fiscale per tutti gli evasori – il condono tombale, appunto – Berlusconi ha aggiunto: “Bisogna vendere a prezzo contenuto tutte le case popolari dello Stato alle famiglie”, è l’altra proposta buttata lì dall’ex premier. Berlusconi torna ad attaccare la magistratura, ma questa volta con l’accusa di essere troppo morbida: “Ci sono scandali che in tempo di elezioni la magistratura si guarda bene dal sollevare. Su Mps non ne hanno messo in galera uno; se si trattava di noi avremmo avuto decine di persone in galera e nostre intercettazioni pubblicate ovunque”.
L’ex premier ha riproposto anche il tormentone di Alitalia: “‘Mi opporrò in tutti i modi perché l’Italia non perda la sua compagnia di bandiera”, ha affermato, ripetendo per l’ennesima volta che “se se la comprano i francesi, i turisti dei Paesi emergenti verso l’Europa invece di arrivare con aerei Alitalia nelle nostre città d’arte andrebbero nei Castelli della Loira”.
A Berlusconi ha replicato il presidente del Consiglio Mario Monti che ha parlato della proposta di restituzione dell’Imu come di un “un simpatico tentativo di corruzione”. Secondo il Professore “c’è qualche elemento di usura”, ricordando anche che “come è occorso dopo il quasi crack finanziario del 2011, agli italiani si chiede di pagare più tasse in una fase più negativa”. All’ennesima proposta (il condono tombale, appunto) Monti ha risposto ironicamente: “E poi cos’altro…?”. Il Cavaliere ha controreplicato duramente: “Monti ne dice tante di stupidaggini. Se in Italia c’è qualcuno che è credibile questo è il sottoscritto. Perché dissi che avrei abolito l’Ici e l’ho abolita. Molti dicono sciocchezze, non ne ho mai sentite tante come quelle che sento in questi giorni di campagna elettorale”.
Bersani: “Promessa demagogica, non ha fattibilità”
Alcune ore dopo ribatte anche il candidato del centrosinistra a Palazzo Chigi Pierluigi Bersani. “Eh no, credo che la storia non ritorni… – ha detto al Tg3 – E’ chiaro a tutti che questa è una promessa demagogica, che non ha fattibilità, poggiata su una copertura di bilancio fantasiosa che però ha la caratteristica di strizzare l’occhio agli evasori, come piace sempre a Berlusconi. Vorrei ricordare che quei 4,5 miliardi che servirebbero per fare questa operazione sono esattamente la cifra che Berlusconi e la Lega ci hanno fatto pagare per regalarli agli evasori delle quote latte, è la stessa cifra”.
Per il segretario del Pd invece quello che si può fare “sul serio” è “togliere l’Imu fino a 4-500 euro caricando di più sui grandi patrimoni immobiliari. E se c’è da restituire qualcosa, ricordiamoci che le imprese aspettano dallo Stato un sacco di soldi e noi abbiamo bisogno di dare un po’ di lavoro”. Alla domanda poi se, di fronte a Berlusconi con la sua proposta o a Monti con la propria, il Pd non tema di avere una flessione, visto anche che qualche cedimento nei sondaggi pre-voto sembra esserci, Bersani ha risposto “noi siamo tranquillissimi, no certamente di barzellette non le raccontiamo, questo non ci si può chiederlo, francamente. Dopo di che, le idee ce le abbiamo chiare: ho detto sull’Imu, ho detto per quello che riguarda l’impresa, e noi abbiamo un obiettivo: tutti i margini che si riescono a trovare – dall’abbassamento dei tassi, dalla lotta dell’evasione fiscale, dalle vendite del patrimonio immobiliare e così via – vanno dedicati per alleggerire il carico sul lavoro. Noi abbiamo un problema in Italia che si chiama lavoro, non divaghiamo per favore da questo tema che è il cruccio e il dramma di tanta gente e di tante famiglie”.
E in serata assicura: “La proposta choc di Pierluigi Bersani? Mai più condoni, mai più condoni. Io non intendo fare Robespierre, non parlo nemmeno di evasione fiscale, ma di fedeltà fiscale. In cinque anni dobbiamo arrivare alla media della fedeltà fiscale europea”.
Lo spread ai massimi dal 9 gennaio, Monti: “Con il programma di B. possibili aumenti”
Mentre la polemica politica della campagna elettorale a 20 giorni dal voto si annoda intorno all’agenda dettata dal Cavaliere il differenziale tra Btp e Bund supera i 280 punti base (282) per la prima volta dal 9 gennaio. Il rendimento del Btp decennale è in rialzo al 4,45%. Un esito che sembra seguire il presagio dello stesso Monti che a Rtl 102.5 aveva detto: “Se si votasse domani e la comunità finanziaria internazionale valutasse il programma di Berlusconi così come si sta configurando, immagino che qualche increspatura nei tassi di interesse potrebbe esserci”. L’affondo del Professore nasce da una domanda sull’ipotesi, paventata da Tremonti, che sia necessaria una manovra correttiva. “Ho detto che siccome il pareggio di bilancio, quello che Berlusconi ha avventatamente anticipato e che io ho realizzato, è definito in termini strutturali, un andamento del Pil meno buono o più cattivo del previsto non richiede manovre ulteriori”.
Il Wall Street Journal: “Le Borse vanno male? Colpa di Mps e delle promesse di B.”
Il Wall Street Journal imputa alle incertezze di Italia e Spagna l’andamento negativo dei mercati anche in Usa. Il caso Monte dei Paschi di Siena e le promesse elettorali dell’ex presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, stanno pesando sull’andamento dei mercati, secondo il giornale economico americano. I mercati negli Usa “stanno perdendo terreno – scrive il Wsj sul sito online – anche per le debolezze dei mercati europei, sulla scia delle preoccupazioni sulla corruzione politica in Spagna e delle indagini giudiziarie sui derivati in Italia”. In particolare il Wsj sottolinea il “crollo” degli indici di Borsa in Italia, citando “le indagini giudiziarie sugli scambi di derivati da parte delle banche”. Poi – scrive ancora – c’è “anche l’ex premier italiano Silvio Berlusconi, che sta guadagnando popolarità nei sondaggi pre-elettorali e che ha promesso di abbassare le tasse, generando molte paure sul fatto che il Paese possa mettere pressione sul bilancio”.
Il Cavaliere a Tremonti: “Non ha voce in capitolo”
Berlusconi ne ha per tutti, anche per il suo ex ministro dell’Economia (per 7 anni in tutto) Giulio Tremonti: “Noi abbiamo fatto altri conti e per i primi 4 miliardi che saranno strutturali, abbiamo già provveduto con un disegno di legge che approveremo nel primo Cdm che riguarda un piccolo aggravio su giochi, lotto, tabacco. Per i 4 miliardi della restituzione Imu, sono una tantum, e ho trattato direttamente gli accordi con la Svizzera, che Tremonti non ha voluto fare. E’ chiaro che tutto ciò che diciamo nel programma è condizionato dal voto degli elettori, non potremo realizzare gli impegni se non avremo la maggioranza. Tremonti in Lombardia ha preso lo 0,9, non avrà molta voce in capitolo”.
Fini: “Sono allibito dalla faccia tosta di Berlusconi”
Ma la promessa elettorale quotidiana di Berlusconi provoca reazioni diffuse. “Sono rimasto allibito dalla faccia tosta di Berlusconi – dice per esempio il presidente della Camera Gianfranco Fini – Si tratta di una boutade, di un tentativo di far dimenticare agli italiani che il Pdl ha votato alla Camera per l’introduzione dell’Imu. Certamente è una tassa che va modificata, ridotta, ma è solo propaganda dire che verrà restituito in contanti il denaro”. Fini ha aggiunto che forse non userebbe il termine corruzione, “ma Berlusconi come fa spesso ha cercato di prendere per il naso gli italiani. E’ impossibile tenere fede a quell’impegno”. E usando l’ironia, a chi domanda se ci possa essere una possibilità che diventi capo del governo, risponde: “Credo sia più probabile che Berlusconi restituisca l’Imu”.
Tabacci: “Il Cavaliere è un esteta della bugia”
A Berlusconi risponde anche il leader di Centro Democratico Bruno Tabacci: “Berlusconi è un esteta della bugia – dichiara – Chiedere ai cittadini se vogliono indietro i soldi dell’Imu è come chiedere se gli italiani vogliono bene alla mamma. La proposta del Cavaliere è una bufala che, come ha ricordato finanche Tremonti, presenta dei problemi per la copertura finanziaria cosa che la rende ancora più ridicola”. “Le parole di Berlusconi sull’Imu – conclude – sono paragonabili a quelle sulla nipote di Mubarak”.