Il distacco tra centrodestra e centrosinistra è diverso a seconda degli istituti che effettuano le rilevazioni, ma la tendenza è univoca: la rimonta del Cavaliere continua, specie grazie ai democratici che continuano a perdere consensi. Bene Grillo e Ingroia
I punti di distacco tra centrodestra e centrosinistra hanno una fasatura variabile a seconda dei sondaggi. Dai quali, tuttavia, emerge una tendenza univoca: il Partito democratico continua a perdere consensi nelle intenzioni di voto degli italiani. L’ultima conferma arriva dalle rivelazioni giornaliere di Tecnè per SkyTg24, che danno la coalizione Pdl-Lega a soli quattro punti da Bersani e soci (28,9% contro 32,9%): i primi guadagnano meno di mezzo punto percentuale, i secondi perdono l’1,3%. Una previsione che acquista ancor più interesse poiché datata due febbraio, ovvero in pieno scandalo Mps e 24 ore prima della trovata di Silvio Berlusconi, che ha promesso di rimborsare l’Imu. L’attesa, ora, si sposta tutta sulle prossime rilevazioni, che a questo punto dovranno cercare di quantificare “l’effetto Imu“. Secondo i politologi vicini al Cavaliere la proposta choc porterebbe un 2% in più dei consensi, stessa cifra quantificata subito dopo l’exploit a Servizio Pubblico e nelle ore successive all’acquisto di Mario Balotelli.
Nei due precedenti, passata la sbronza d’entusiasmo le previsioni si andarono normalizzando. Tuttavia la tendenza è sempre la stessa: il centrodestra sale (seppur lievemente), il centrosinistra scende. E non di poco. Da parte sua, però, Bersani conta di rispondere virtualmente all’effetto Imu con ‘l’effetto Renzi‘, che per i sondaggisti potrebbe valere il 4% (più della scia negativa dello scandalo senese, di Balotelli e del rimborso Imu messi insieme). E venerdì il segretario e il sindaco di Firenze sono stati sul palco insieme, a Firenze, proprio per questo motivo (anche se l’incontro era già programmato).
Secondo il sondaggio giornaliero di Tecnè, inoltre, a salire nei consensi non è solo il Pdl, ma anche Rivoluzione civile di Antonio Ingroia (+0,5%) e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che si conferma al terzo posto con il 16,5%, mentre Scelta civica di Monti (insieme a Udc di Casini e Fli di Fini) è al 13,2%. Il M5S, inoltre, secondo la rilevazione di Renato Mannheimer per il Corriere della Sera sarebbe il primo partito tra gli under 23 (30,4%). A seguire, seppur di poco, il Partito democratico, mentre il Pdl è staccatissimo con il 12-13% dei consensi dei giovani.
In serata la Eeg di Fabrizio Masia ha diffuso il consueto sondaggio del lunedì e il trend è identico, nel senso che c’è il centrosinistra che cala e il centrodestra che aumenta. In questo caso però la coalizione di Bersani ha un vantaggio di 8 punti su quella di Berlusconi e Maroni: 35,9 contro 27,9. Monti raccoglie il 14,6, il Movimento Cinque Stelle il 14,5 e Rivoluzione Civile il 4,6.