I consigli di amministrazione di Fondiaria Sai e di Milano Assicurazioni, su richiesta del commissario ad acta Matteo Caratozzolo, hanno convocato per il 13 e 14 marzo l’assemblea ordinaria degli azionisti per deliberare sulle azioni di responsabilità nei confronti dei Ligresti (Salvatore e i figli Jonella, Giulia e Paolo), dell’ex ad Fausto Marchionni e di altri dodici tra ex consiglieri e sindaci delle compagnie. 

Per la Fondiaria Sai Antonio Talarico, Fausto Marchionni, Andrea Broggini, Vincenzo La Russa, Enzo Mei, Cosimo Rucellai, Salvatore Spiniello ed Enzo Toselli “quali amministratori di Fonsai” e Carlo Nocentini “quale amministratore di Meridiano Risparmio, incorporata da Fonsai”; sotto “accusa” anche Benito Giovanni Marino, Marco Spadacini, Giancarlo Mantovani e Antonino D’Ambrosio del collegio sindacale. Per la Milano Assicurazioni gli ex consiglieri Fausto Marchionni, Cosimo Rucellai, Salvatore Rubino, Umberto Bocchino e Antonio Talarico e degli ex sindaci Graziano Visentin, Giovanni Ossola, Alessandro Raineri e Maria Luisa Mosconi.

Caratozzolo era stato nominato dall’Isvap lo scorso 12 settembre con il “mandato” di rendere “conforme alla legge” la gestione di FonSai. L’autorità aveva stabilito infatti che le decisioni prese o prospettate dagli organi sociali della compagnia, ai tempi non ancora espressione del nuovo socio di controllo Unipol, non erano “idonee a determinare un mutamento della situazione” che, qualche mese prima, aveva portato l’autorità a contestare “gravi irregolarità” nella gestione, a cominciare dalle operazioni con parti correlate portate avanti sotto la gestione della famiglia Ligresti. Nella relazione del commissario si legge che “l’importo complessivo dei danni causati al gruppo FonSai dall’operazione Atahotel, dalle altre operazioni immobiliari realizzate con parti correlate e dai maxi compensi ai componenti della famiglia Ligresti “è ingentissimo, dell’ordine di centinaia di milioni di euro“. Caratozzolo evidenzia che “la consulenza affidata al Salvatore Ligresti nel settore immobiliare è servita al più a dar forma all’ingerenza del medesimo nella strategia di impiego delle disponibilità del gruppo FonSai. Insomma – scrive – Salvatore Ligresti ha percepito abnormi compensi allo scopo di far comprare al gruppo Fonsai esclusivamente immobili di proprietà delle controparti correlate”.

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