A Mario Monti la “proposta choc” di Berlusconi sulla restituzione dell’Imu proprio non va giù. Nel corso di una videochat sul sito de La Stampa, il Professore diffida gli elettori dal credere alle promesse elettorali del Cavaliere: “Quella sembra essere una bella promessa e una polpetta avvelenata, perché poi ci sarebbero conseguenze finanziarie che sono quelle che già oggi determinano qualche primo segnale di turbolenza nei mercati”. Un chiaro riferimento agli sbalzi dello spread nelle ultime ore.
In difesa di Berlusconi arriva puntuale Angelino Alfano, che accusa Monti di fare “un uso politico dello spread“. “In questi giorni – ha commentato Alfano – abbiamo assistito a un grande colpo di scena. Con la fine del governo Monti i mercati si sarebbero dovuti agitare, mentre in realtà sono rimasti quieti. Monti ha allora evocato lo spread e lo spread è salito. Il capo di governo di un Paese del G8 dovrebbe rassicurare i mercati e invece Monti ha agitato lo spread come la propria ciambella di salvataggio, e lo ha fatto ad uso politico”. “Questo – ha aggiunto il segretario del Pdl – è un comportamento sleale del Monti presidente del Consiglio e non del Monti candidato”.
Gli fa eco Renato Schifani, che appoggia in toto la proposta del Cavaliere: ”Silvio Berlusconi mantiene le promesse che fa e credo che la restituzione dell’Imu sulla prima casa sia un progetto realizzabile”, ha detto il presidente del Senato intervenendo a Radio Anch’io. “Per la restituzione è stata prevista anche una credibile copertura finanziaria. E’ ovvio che Mario Monti faccia la sua propaganda elettorale e cerchi di smontare le proposte dei suoi avversari politici”. Per la seconda carica dello Stato, in sintesi, la proposta di Berlusconi sull’Imu è “forte e convincente: non sono queste le cose che preoccupano i mercati, ma la prospettiva di una vittoria di Bersani e Vendola, ai quali si potrebbe aggiungere un accordo con Monti: questo preoccupa i mercati, non la prospettiva di un successo del Pdl che ha un programma coeso e condiviso”.
Poco dopo, ai microfoni di Studio Aperto, è intervenuto anche lo stesso Silvio Berlusconi, che giudica gli sbalzi dello spread totalmente indipendenti dalle sue dichiarazioni: “E’ un’altra stupidaggine di questi giorni. Gli interessi che dobbiamo pagare sulle emissioni dei nostri titoli sono interessi che vengono stabiliti da ciò che succede sul mercato secondario. Sono assolutamente indifferenti sia all’attività di governo che a quelli che sono i programmi di governo. L’Imu ha prodotto una distanza, un vallo tra gli italiani e lo Stato. E’ un’imposta sbagliata per le famiglie anche un’imposta che va nella direzione opposta rispetto alla ripresa e allo sviluppo”.
Più tardi, intervenendo a TgCom24, il leader del Pdl ha lanciato un appello a Oscar Giannino: “Mando un invito di cuore a Giannino per ritirare la sua lista, i suoi punti sono già presenti nel nostro vasto programma”. Il Cavaliere definisce quelli ai piccoli partiti il Cavaliere li definisce “voti sprecati” e precisa: “Non vorrei che fossero proprio quei voti che facessero la differenza e a causa della loro mancanza vincesse la sinistra”. Pronta le replica del fondatore di Fermare il Declino, che a Repubblica Tv dichiara stizzito: “Berlusconi per due volte in 48 ore mi ha chiesto di ritirare la mia lista, se arriva al punto di dire che se non mi ritiro lo faccio perdere in Lombardia, questa è la vera ragione di darci il voto, altro che voto inutile, è utilissimo”.
Sempre nel corso del suo intervento a TgCom24, Berlusconi difende il proprio operato al governo: “Dato che dicono che non abbiamo mai fatto nulla, io questa notte sono rimasto alzato per completare un manifesto in cui ci sono tutte le cose fatte nei 9 anni dei miei governi”. “Secondo qualche studioso che ha visto i dati, sono 54 le riforme che abbiamo fatto e nessun altro governo, nemmeno sommando le cose fatte, ha realizzato più di quanto abbiamo fatto noi”.