Cercheremo di essere allegri, sorridenti e rispettosi, perché al Festival bisogna voler bene, fa parte della storia italiana”. Primum tranquillizzare, insomma. Sembra questo l’obiettivo di Fabio Fazio, che ieri ha presentato il Festival di Sanremo in conferenza stampa. Siamo in campagna elettorale e gli occhi sono tutti puntati sull’Ariston. Al primo passo falso, la premiata ditta Fazio & Littizzetto rischia di essere crocifissa in sala mensa come da fantozziana tradizione.
Ecco perché il conduttore ha voluto mostrare il volto rassicurante dell’appuntamento canterino, promettendo un Sanremo liturgico e rispettoso del polveroso pedigree. Forse è anche per questo che nella serata dedicata alla storia del Festival ci sarà anche Pippo Baudo, il Gran Sacerdote del rito rivierasco. Scorrendo la lista degli ospiti, pare che l’intento di Fabio Fazio sia proprio una minuziosa miscela di vecchio e nuovo, di tradizione e innovazione: da Toto Cutugno a Daniel Baremboin, dai Ricchi e Poveri a Caetano Veloso, è tutto un giro sulle montagne russe dell’alto e del basso, del radical chic e del nazionalpopolare. Un Che tempo che fa su RaiUno, insomma. Anche Luciana Littizzetto, al fianco di Fazio all’Ariston, punta subito a rasserenare gli animi di chi temeva la sua presenza a meno di due settimane dalle elezioni: “Farò ridere nel rispetto della par condicio”. Una puntualizzazione che in bocca a un comico fa un po’ tristezza, ma i tempi sono quelli che sono. E allora si adegua anche lei, volente o nolente.
Oltre al lato artistico della faccenda, però, di questo Festival ci interessa molto anche quello dirigenzial-televisivo: si tratterà del primo banco di prova per il nuovo direttore di RaiUno, Giancarlo Leone, che a quanto pare vuole rompere con il recente passato al cloroformio della rete ammiraglia. In conferenza stampa, il neodirettore è stato chiarissimo: “RaiUno ha bisogno di una scossa ed è per questo motivo che ho voluto Fabio Fazio. La rete va bene in termini di ascolti, ma l’età media del pubblico è di 60,4 anni, c’è bisogno di innesti importanti”. Tempo di grandi manovre? Probabilmente sì, ma prima c’è da superare l’ostacolo sanremese. Con un buon risultato in termini di share (Leone punta al 40%), Fazio potrebbe varcare la soglia di RaiUno in pompa magna. E, arrivato a questo punto della carriera, pare sia proprio quello che vuole.
Da Il Fatto Quotidiano del 5 febbraio 2013