Matteo Renzi è tornato, ieri sera a Otto e Mezzo e in un (moscio) comizio a Firenze con Pier Luigi Bersani. Non è lo stesso delle primarie, non vuole più rottamare nessuno. Al massimo cerca di non essere rottamato lui stesso nel caso, remoto, di una vittoria schiacciante del Pd.
Eppure se le parti fossero state invertite, se al posto di Bersani oggi ci fosse Renzi, tutto sarebbe diverso.
Se Renzi avesse vinto le primarie, Mario Monti non sarebbe mai “salito” in politica. Sarebbe rimasto a fare tranquillamente il tecnico in attesa di essere eletto da una maggioranza compatta al Quirinale.
Se Renzi avesse vinto le primarie, Monti non avrebbe mai scritto “wow” su Twitter. Se Renzi avesse vinto le primarie, Silvio Berlusconi avrebbe lasciato Angelino Alfano andare al massacro con quel che restava del Pdl. Non avrebbe mai potuto confrontarsi con un leader dall’età giusta per essere suo nipote, che in tv funziona quanto lui e che riesce a conquistare quegli elettori delusi dal Pdl che oggi stanno pensando di votarlo ancora soltanto per assuefazione.
Se Renzi avesse vinto le primarie, il Milan non avrebbe comprato Balotelli.
Se Renzi avesse vinto le primarie, Pier Luigi Bersani si starebbe preparando per diventare un ottimo ministro dell’economia in grado di garantire, dal Tesoro, quell’equità e moderazione nel rigore contabile che da premier non potrà perseguire, dovendo trattare con la coalizione centrista di Monti al Senato.
Se Renzi avesse vinto le primarie, Massimo D’Alema non avrebbe quell’arietta soddisfatta mentre valuta se gli convenga andare alla Nato o tornare a fare il ministro degli Esteri. E Rosy Bindi avrebbe dovuto rinunciare a chiedere la deroga per fare un altro mandato in Parlamento. E tutti i dinosauri del Pd, a cominciare da quel Franco Marini che sogna il Quirinale, sarebbero a godersi i nipotini ai giardinetti. Se Renzi avesse vinto le primarie, non avrebbe cercato inciuci con il partito di Antonio Ingroia. Ci sarebbe uno schieramento di centrosinistra riformista e una sinistra, coagulata attorno al pm siciliano. E magari potremmo avere davvero un governo di centrosinistra.
Se Renzi avesse vinto le primarie, lo scandalo Monte Paschi non starebbe facendo perdere consensi al Pd (visto che è tutta o quasi roba degli ex-Ds).
Se Renzi avesse vinto le primarie, i mercati non starebbero a osservarci come fossimo i soliti, inaffidabili, pasticcioni, furbetti italiani che prima firmano regole internazionali sui conti e poi promettono in campagna elettorale di smontarle, aggirarle, limarle, dimenticarle.
Se Renzi avesse vinto le primarie, ci saremmo risparmiati la delusione di vederlo sottomettersi alla disciplina del partito, secondo la classica dinamica del Pd in cui “se aspetti e stai buono il tuo turno arriverà” (a meno che per la segreteria del partito non si presenti davvero Fabrizio Barca e allora ne vederemo delle belle).
Chissà se chi ha votato Bersani se ne è un po’ pentito.