Si riducono le possibilità dei cittadini francesi e britannici di adottare bambini russi. Lo ha affermato Konstantin Dolgov, rappresentante per i diritti umani al ministero degli Esteri di Mosca, riferendosi alla recente legge francese in favore delle nozze omosessuali voluta da Hollande e al “Marriage Bill” passato ieri alla Camera dei Comuni inglese.
“I parlamenti britannico e francese hanno legalizzato i matrimoni omosessuali, questo diminuisce le possibilità di adozione dei bambini russi da parte dei cittadini di questi Paesi” ha scritto Dolgov su Twitter. La polemica arriva dopo che il 26 gennaio in Russia è stata approvata la legge che vieta la “propaganda omosessuale” e dopo che nei giorni scorsi Pavel Astakhov, garante per i diritti dell’infanzia al Cremlino, aveva assicurato che “i gay francesi non avranno mai i nostri bambini”.
Anche il presidente della Duma, Serghiei Narilski, si è espresso in merito sollevando l’ipotesi che Mosca potrebbe rivedere il suo accordo bilaterale sull’adozione con la Francia in caso di legalizzazione del matrimonio omosessuale. “Bisognerà prendere in considerazione le norme del diritto russo e francese, compresa la possibilità che il progetto di legge sia adottato dalla parte francese” ha dichiarato Narishkin, citato dall’agenzia Ria Novosti. Elena Mizulina, presidente del comitato della Duma per gli affari della famiglia, delle donne e dei bambini, ha precisato dal canto suo che non si tratterebbe di concludere un nuovo accordo ma di emendare quello in vigore. La Francia è il quarto Paese al mondo per numeri di adozioni di bambini russi e la Russia è un Paese fortemente omofobo: l’omosessualità è rimasta un reato sino al 1993 ed è stata considerata una malattia mentale sino al 1999.