Il 65enne che lavorava alle "Emanuele Filiberto" da 8 anni, è stato colto in flagranza. Le vittime sono tutte sotto i 10 anni. Già condannato nel 1971 per un reato analogo in Calabria. Le indagini erano scattate dopo la segnalazione di una bambina
Lo hanno colto in flagranza di reato mentre molestava un’alunna in bagno. Lo scorso 4 febbraio un bidello di 65 anni, di origini sarde, che lavorava nella scuola elementare “Emanuele Filiberto” di Vimercate (Monza) è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata ai danni di alcune alunne. Le indagini sarebbero partite dopo le confidenze di una ragazzina alla maestra, alla quale aveva raccontato lo scorso 25 gennaio di essere stata molestata nei bagni.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti l’uomo, che lavorava in quella scuola da 8 anni, avrebbe palpeggiato le bambine, tutte sotto i 10 anni, seguendole e adescandole nei bagni. Dopo l’arresto, i carabinieri coordinati dal procuratore Alessandro Pepè sono stati nell’abitazione dell’uomo e hanno dovuto spiegare alla moglie, ignara e sbigottita, quanto era accaduto. In casa sono stati sequestrati un computer portatile e alcuni dvd che ora saranno analizzati per accertare l’eventuale presenza di materiale illecito. Dagli accertamenti è inoltre emerso che nel 1971 era stato condannato per un analogo reato a sfondo sessuale, che aveva commesso in Calabria, ai danni di una bambina di 12 anni, in una chiesa. Ma al momento dell’assunzione nella scuola l’uomo aveva esibito una falsa attestazione rispetto alle proprie pregresse condanne penali.