Case al posto di residenze universitarie. Angelo Bugatti, professore della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia e presidente del corso di laurea in Ingegneria edile e Architettura, è stato arrestato dai carabinieri nell’ambito di un’indagine su una lottizzazione abusiva di terreni nella città lombarda. Secondo quanto spiegato dagli inquirenti, il professore aveva fatto in modo, grazie al suo ruolo tecnico nella dirigenza dell’ateneo, di permettere che un grande cantiere, realizzato in un’area con vincolo paesaggistico grazie a una convenzione con il Comune, che prevedeva edilizia residenziale e servizi esclusivamente per gli studenti, diventasse invece, in parte, di tipologia commerciale, con tanto di appartamenti già in vendita al pubblico.
In particolare, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la società Punta Est Srl avrebbe realizzato opere edilizie residenziali di libera vendita, in violazione della originaria concessione alla costruzione esclusiva di edifici per residenze e servizi universitari, come da convenzione precedentemente siglata dall’Università di Pavia, in forza di una successiva concessione edilizia illegittimamente rilasciata attraverso la corruzione. Oltre a lui, Dario Maestri, impresario edile, finito agli arresti domiciliari, e il dirigente del settore Urbanistica del Comune di Pavia, Angelo Moro, destinatario della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio. I reati contestati sono, a vario titolo, corruzione e falso.
Nel corso dell’operazione i carabinieri del Comando provinciale di Pavia hanno sequestrato l’area dell’università che doveva divenire il nuovo campus dell’ateneo pavese, ben 9mila metri quadri che si trovano nella periferia est del comune lombardo. Secondo quanto si è appreso, buona parte del cantiere era ormai diventato commerciale, vi erano stati costruiti appartamenti che erano già in vendita al pubblico. Posti sotto sequestro anche alcuni corpi edilizi in costruzione del valore di circa 3 milioni di euro.