Mancano due settimane alle elezioni. Ma quasi nessuno dei candidati parla della scuola. Elemento essenziale e insostituibile della nostra società. L’Italia si vanta del suo passato, delle sue glorie culturali, ma pensa poco al presente. E ancor meno al futuro. Non importa che ogni mattina 7 milioni e mezzo di bambini e ragazzi entrino nelle nostre scuole insieme con 740mila docenti. Siamo al 24° posto nella graduatoria mondiale dell’istruzione. Governi di ogni colore si alternano alla guida del Paese, ma tutti sembrano impegnarsi per fare a pezzi una delle nostre eccellenze.
Il Fatto del lunedì sarà in viaggio tra insegnanti, bidelli, studenti e genitori che, nonostante tutto, cercano di resistere e di tenere in piedi la scuola.Racconteremo la vita dura di maestri e professori che senza risorse cercano di fare quotidianamente uno dei mestieri più delicati e importanti. Saremo insieme con i precari che vivono appesi al telefono in attesa che ogni giorno arrivi la chiamata della vita. Vi sveleremo tutte le ombre del mega-concorso in cui migliaia di candidati si giocano la carriera in pochi minuti, con una crocetta.
Parleremo dei genitori costretti ormai a pagare di tasca propria per puntellare una scuola pubblica senza risorse. Saremo con gli studenti che ogni mattina vanno a studiare in edifici al limite della decenza. Mentre gli adulti pretendono uffici confortevoli accettano che i loro figli passino le giornate in scuole fatiscenti. Saremo con i ragazzi perché la scuola aiuta a conoscere il mondo che abbiamo intorno, ma soprattutto a realizzare le proprie idee. Le speranze. Senza scuola non c’è futuro.
Ma sul Fatto del lunedì troverete anche:
Ron racconta per la prima volta in esclusiva Lucio Dalla, compagno di musica e di una vita, da “Piazza Grande” ad “Attenti al lupo”.
Groenlandia, il paradiso di ghiaccio. Tra libertà dalla Danimarca e voglia di petrolio. Nelle parole del grande scrittore Kim Leine.