Roberto Maroni non parla di condoni. Il candidato leghista alla presidenza della regione Lombardia non riesce a nascondere il proprio imbarazzo di fronte alle domande sulle continue uscite dell’alleato Silvio Berlusconi, che anche nelle scorse ore è tornato ad insistere nel voler proporre il tema del condono. Maroni ripete a denti stretti che l’argomento non è parte del programma elettorale, come se bastasse a rassicurare i suoi. Il segretario del Carroccio si è detto invece convinto che le elezioni regionali lo premieranno, anche perché “molti ricorreranno al voto disgiunto” tra politiche e regionali. Una scelta che secondo Maroni favorirà la sua candidatura a governatore della Lombardia. Quando però il potenziale voto disgiunto dovesse andare a vantaggio del suo principale avversario, Umberto Ambrosoli (al quale potrebbe rivolgersi parte dell’elettorato montiano), gli accordi diventano “accordicchi da prima repubblica” di Alessandro Madron
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