Il segretario del Partito Democratico censura le uscite misogine del Cavaliere e attacca Monti: "Quella sul bilancio europeo è una critica adulta, perché l'Italia così non va da nessuna parte". Il leader del Pdl intanto si difende dalle accuse di aver "fatto sparire" la sua nuova fidanzata dalla campagna elettorale: "Siamo due cuori e una capanna. Non la faccio uscire perché sono geloso"
A due settimane dal voto la bagarre elettorale prosegue senza sosta a colpi di dichiarazioni e commenti. Le ultime uscite di Berlusconi, in particolare quella di domenica scorsa a Mirano, durante la quale il Cavaliere aveva inscenato un teatrino a base di doppi sensi con un’impiegata, non hanno lasciato indifferente Pier Luigi Bersani. Il segretario del Pd, ai microfoni di Radio 105, non ha chiamato in causa anche i principali alleati del Pdl: “Tra Berlusconi che considera le donne come bambole gonfiabili, Maroni che propone la moneta lombarda e Storace che usa la croce celtica, io dico: ‘Ma dove andiamo?’ Bisogna stare attenti”.
Nel commentare il tema che ha fatto più discutere negli ultimi giorni, l’attacco di Berlusconi al Festival di Sanremo, Bersani sceglie l’ironia: “Lui ha campato sul dualismo Rai-Mediaset e su questo equilibrio, è inutile che dica ‘tolgo il canone’ quando non lo toglierà, hai mai visto che cambi qualcosa?”. Poi difende la kermesse: “Mi auguro che si riesca a non mettere nei guai il festival di Sanremo, lasciamolo fare. Spostiamo qualsiasi cosa, non il Festival che è troppo nazionalpopolare”. “Piuttosto – aggiunge – riserviamoci noi di dare un’occhiata a tutto a questo sistema che ci sta impoverendo industrialmente, ci sta rubando un pezzo di libertà e ci rende ridicoli ai nostri stessi occhi quando discutiamo di spostare il Festival. Quando dico antitrust intendo un universo di cose dentro il quale c’è anche il sistema della comunicazione”.
Bersani non risparmia nemmeno Beppe Grillo: “Avversario è anche Grillo che spara 1000 euro al mese davanti a dei disoccupati siciliani. Non è moralmente accettabile dire queste cose, andare a Bologna a parlare di Berlinguer e stringere a Roma la mano a Casapound, raccontare democrazia e mettersi al comando da un tabernacolo della rete”. Poi punzecchia il Professore: “Monti deve scegliere, lo vedo un po’ suscettibile francamente. Lo dico con rispetto. Non è che si può pensare di dare bacchettate e ricevere carezze. Non funziona così. Tante ne dai e tante ne prendi, sennò stai fuori dalla politica”. Nonostante i tentativi del presidente del Consiglio di gettare acqua sul fuoco su eventuali contrasti con il Pd (“Non vedo litigi: vedo osservazioni, punti di vista leciti da una parte e dall’altra”), in serata Bersani ha rincarato la dose, riferendosi alla disputa con Monti sul bilancio europeo: “La mia non è una critica infantile come dice Monti ma è una critica adulta, perché io son ben contento se l’Italia spende 1 euro in meno e prende un 1 euro in più ma non ci sto a dire che la prospettiva di bilancio europea va bene così: l’Italia così non va da nessuna parte”.
In una giornata in cui la radio la fa da padrona, Silvio Berlusconi sceglie di intervenire ai microfoni di “Un giorno da pecora” di Radio2 e lo fa annunciando una “lettera agli italiani” nella quale confermerà la restituzione dell’Imu annunciata una settimana fa: “Faccio un avviso agli italiani: riceveranno una lettera nella quale confermo che lo Stato restituirà l’Imu che avete pagato, se sarò eletto”. E poi annuncia con sicurezza: “E’ sicuro che vincerò”. Il Cavaliere approfitta dell’occasione per spazzare via le nubi su una presunta “sparizione” della sua nuova fidanzata, Francesca Pascale, nelle ultime settimane di campagna elettorale: “Siamo due cuori e una capanna. Ieri sono andato a cena con lei e sono arrivati 27 fotografi…Non la faccio uscire perché sono geloso”.