Almeno una decina le stanza inutilizzabili del vecchio edificio anni venti. I piccoli malati sono stati trasferiti in un altro reparto, in attesa del trasferimento nell'ultramoderno Ospedale dei Bambini a poche centinaia di metri dal Maggiore
Pioggia di calcinacci e polvere, e la stanza di un ospedale che si trasforma di colpo in un luogo tutt’altro che sicuro. È successo nella notte tra venerdì e sabato alla Clinica Pediatrica dell’ospedale Maggiore di Parma, dove parte dell’intonaco del soffitto di una camera al primo piano è crollato sotto gli occhi increduli di una giovane paziente e di sua madre, che al momento dell’incidente si trovavano nella stanza.
Tanta paura ma nessuna grave conseguenza, visto che il letto della ragazza, affetta da fibrosi cistica e in cura da anni nel reparto di Pediatria della città ducale, era posizionato in un punto che è stato solo sfiorato dal crollo. Madre e figlia si sono accorte di quello che stava accadendo solo dopo qualche istante, spaventate dal rumore dei calcinacci e dalla polvere, e hanno chiamato subito aiuto. La giovane, lievemente ferita, è stata trasferita al piano inferiore, nel reparto di Chirurgia, e la stanza numero 10, dove era ricoverata, è stata evacuata per permettere ai muratori e ai tecnici di effettuare controlli e metterla in sicurezza.
“All’improvviso il soffitto è caduto, non sappiamo come mai, ma per fortuna non si è fatto male nessuno” racconta un’infermiera all’ora di pranzo, mentre distribuisce i pasti ai piccoli pazienti ricoverati nella struttura, che ormai di anni sulle spalle ne ha parecchi. Inaugurato nei primi anni Venti, oggi il reparto di Pediatria dell’ospedale mostra i segni del tempo e dell’incuria, tra infiltrazioni e pezzi di intonaco staccati sulle pareti dell’edificio esterno e interno, e camere dichiarate inagibili a pazienti e personale medico.
Il crollo dell’intonaco del soffitto nella stanza al primo piano è un fatto isolato, ma la camera numero 10 non è la sola ad essere sotto controllo. Su una ventina di stanze nella Clinica, quattro sono inutilizzabili per problemi di sicurezza e sono state sgomberate, i pazienti tutti trasferiti sotto, nel reparto di Chirurgia pediatrica. “Ci hanno detto che non sono in sicurezza – continua l’infermiera – non sappiamo perché, ma non sono utilizzabili”.
In ogni caso questi dovrebbero essere gli ultimi giorni di permanenza e di lavoro per pazienti e medici nel padiglione ospedaliero. Di fianco all’edificio ormai datato, fa bella mostra di sé l’Ospedale dei bambini, una struttura ultramoderna realizzata con l’impegno economico di pubblico e privati, fresco di taglio del nastro e costruito per essere una struttura all’avanguardia in Regione nella cura dei bambini. E ovviamente, anche per ospitare il reparto di Pediatria di Parma.
Il trasloco è previsto a fine mese, tra il 27 e il 28 febbraio, anche se le operazioni potrebbero subire qualche rallentamento. Negli angoli dei corridoi, tra stanze chiuse e via vai di medici e infermieri, ci sono gli scatoloni sigillati ammonticchiati, tutti ancora da riempire. “Un lavoro immenso, chissà se riusciremo a fine mese” si preoccupa qualcuno, visto che a Pediatria già non ci si ferma giorno e notte. Dopo quest’ultimo incidente però, è chiaro per tutti che ormai anche per il reparto sia arrivato il momento di cambiare casa.