Nel giorno del bacio gay a Sanremo Nichi Vendola sbarca in Emilia per la campagna elettorale di Sel e attacca a testa bassa l’emiliano doc, Carlo Giovanardi: ”Venendo in questa terra – ha detto il presidente della Puglia all’uscita dalla visita al Museo di Ustica a Bologna – mi viene da pensare a Giovanardi, a Paola Binetti, al clericalismo che ha attraversato la politica italiana per opportunismo elettorale’’. E qui Vendola piazza il fendente: ‘’Questa razza di bigotti ipocriti falsi, questi sepolcri imbiancati di regime ha ferito questo Paese”.
Sul tema dei diritti dei gay Vendola a Bologna è un fiume in piena: “L’Italia è il paese dell’acquasantiera esibita in campagna elettorale da quelli che poi di notte praticano il burlesque. Quel bacio tra due ragazzi indica quale è il punto di arretratezza in cui viviamo in Italia mentre Cameron, Obama e Hollande si avviano rapidi sulla strada dell’eguaglianza sostanziale di cittadinanza”. Eppure è proprio sulla questione del primo ministro britannico che recentemente ha detto sì alle nozze gay che il Vendola rischia di infilarsi in un vicolo cieco. ‘’Possibile che Pierluigi Bersani, proveniente da una tradizione socialdemocratica e progressista sia più indietro di un conservatore su questi temi?’’, chiedono ripetutamente i cronisti. Il governatore prima sfugge poi prova a girare la frittata: ‘’Nella cultura conservatrice dei paesi civili c’è una idea dei diritti civili molto avanzata. È tipico essere liberisti e liberali. Nella cultura mediterranea invece la destra è liberista e illiberale. Bersani ha messo nel programma il riconoscimento delle unioni civili. Probabilmente immagina che prima bisogna aprire questa porta poi toccherà a tutti noi lottare per diritti interi ed uguali per tutti’’.
Poi, proprio mentre Vendola parla a Bologna, un’agenzia batte le parole di Monti che di fatto fa cadere il veto sul nome di Vendola. ”Cambio leggermente idea”, spiega alla radio il presidente del consiglio che poi ribadisce: ”Posso dire che non farò mai parte di un governo che non abbia un forte accento riformatore”. Vendola, informato, appena sceso dal palco ammorbidisce i toni: ”Ogni discussione sulle riforme è benvenuta. nessuno di noi vive di pregiudizi ma operiamo sulla base di giudizi”