Per la rimonta e l’ultimo sprint della campagna elettorale c’è tempo. Da domani Silvio Berlusconi ha da pensare ad altro: la furibonda lite tra un marito e la moglie. Con lei che accusa lui di frequentare donnacce, e lui che rilancia mettendo in piazza la relazione della consorte, ormai ex, con il Cavaliere. Carte, corsi e ricorsi, sono già finiti in tribunale, con i legali del marito ferito nell’orgoglio che hanno chiesto al giudice di convocare come teste Silvio Berlusconi e il suo ufficiale pagatore, ragionier Spinelli. La sceneggiatura è quella dell’inesauribile bunga-bunga berlusconiano, amore, passione, visite a Palazzo Grazioli e generose offerte liquidate dal fido ragioniere. La location è da remake di Signore & signori, il capolavoro di Pietro Germi. Siamo nella provincia profonda, ma non nella Treviso degli anni Sessanta. Siamo ad Avellino, Sud, sessanta-quattromila anime e un lungo corso per lo struscio serale e i racconti pepati delle vite agitate dei politici locali. Perché la signora in questione è un influente personaggio politico del posto, Antonia Ruggiero.
Consigliera regionale del Pdl, vicinissima a Nick Cosentino, la trentaseienne e avvenente Antonia è entrata spesso nel gossip sulle amazzoni di Berlusconi. Accuse che lei ha sempre respinto e che le sono costate l’esclusione sia dalle politiche del 2008 che dalle europee del 2009. Il risarcimento un anno dopo, con le regionali del 2010 e la conquista di uno scranno da consigliere per espresso volere di Silvio Berlusconi. Dal 2005 è sposata col giornalista Rai Gianni Porcelli, 65 anni, un matrimonio difficile che va a rotoli in pochissimi anni. È una guerra dei Roses che finisce fragorosamente in Tribunale. La consigliera accusa il marito di “essersi disinteressato del mantenimento della famiglia non disdegnando la compagnia di donne di dubbia moralità”. Accuse che sono alla base della richiesta di separazione per colpa e che il marito, assistito dallo studio legale dell’avvocato Mattia Trofa, respinge, indicando la moglie consigliera regionale come la vera causa del triste tramonto del matrimonio. Per il “suo percorso di vita sentimentale segnato da numerose relazioni, spesso con uomini maturi e socialmente influenti”. Silvio Berlusconi, innanzitutto.
Il legame “sentimentale” tra il Cavaliere e la bella consigliera è antico. Le foto la ritraggono in compagnia di altre ammiratrici napoletane del Silvio in versione innamorato sotto il Vesuvio, Mara Carfagna, la fidanzata ufficiale Francesca Pascale, l’ex meteorina Giovanna Del Giudice, promossa assessore provinciale nella giunta di Gigino “a purpetta” Cesaro. Con quest’ultima la Ruggiero doveva essere candidata alla Camera, il posto in lista era ormai cosa fatta, tanto che le due amiche erano piombate a Palazzo Grazioli con un vassoio di sfogliatelle per festeggiare. Poi, inspiegabilmente, è saltato tutto. Berlusconi, generosissimo, scrive l’ex marito della consigliera, “aveva omaggiato i coniugi Porcelli di 50 mila euro in occasione delle loro nozze”. Un regalo, un ricordino, che diventa una somma ben più consistente poco tempo dopo. Un milione duecentocinquantamila euro, che il Cavaliere “elargisce alla coppia su esplicita richiesta della Ruggiero”, per l’acquisto della casa coniugale. Il marito e i suoi legali hanno esibito le copie dei bonifici che nell’ottobre del 2005 furono accesi a nome della futura consigliera regionale presso la filiale del Monte dei Paschi di Siena di Segrate e firmati dal ragionier Giuseppe Spinelli, lo “Spinaus” che provvedeva al sostentamento delle olgettine.
Troppo stretto, a stare al racconto del marito, il legame tra la signora Ruggiero e il Cavaliere. Solo “amicale”, assicurava invece la moglie. “Pur tuttavia – si legge nella nota dei legali del marito Porcelli – riguardo al rapporto della signora con il noto Cavaliere, non mancavano di circolare voci”. I primi gossip sulla vita turbolenta del Cavaliere, i riferimenti di Veronica Lario, e poi, cosa più sgradevole di tutte, i pettegolezzi in città. Voci, spifferi, malignità delle quali il marito, “riponendo piena fiducia nella moglie, e credendo nella onestà e lealtà della stessa, non si era mai curato”. La fiducia però collassa quando, a separazione della coppia ormai già avvenuta, il marito ritrova un vecchio cellulare ancora attivo con alcuni sms “dal contenuto inequivocabile scambiati dalla Ruggiero col Berlusconi in epoca successiva al matrimonio”. Come finirà? I legali del marito della consigliera domani chiederanno alla giudice Centola di convocare Berlusconi e Spinelli. Ad Avellino aspettano con ansia il Cavaliere per vederlo varcare i cancelli del traballante Palazzo di Giustizia, sedersi davanti a un giudice e parlare della sua rocambolesca vita sentimentale. Una scena da far impallidire le gag di Un giorno in pretura, il capolavoro di Steno.
da Il Fatto Quotidiano del 12 febbraio 2013