La Corea del Nord effettua il terzo test nucleare e sfida la comunità internazionale registrando, oltre alle dure condanne del presidente Usa, Barack Obama, del segretario generale Onu, Ban Ki-moon, e la netta contrarietà di Russia, Italia, Gran Bretagna e dei vicini della Corea del Sud, del Giappone e della Cina, l’imminente convocazione del Consiglio di Sicurezza Onu. L’esplosione, avvenuta intorno alle 11.58 locali, ha causato un sisma artificiale di magnitudo 4,9 sulla scala Richter, più forte della magnitudo 4,52 segnata nell’ultimo esperimento di Pyongyang del 2009. L’ordigno è stato stimato in 6-7 chilotoni di potenza, al ribasso sugli iniziali 10 o più, secondo il ministero della Difesa di Seul, con un chilotone pari all’energia di un’esplosione di mille tonnellate di tritolo.
A distanza di poche ore, la Corea del Nord – che ieri avrebbe anticipato le sue intenzioni a Paesi come Usa, Cina e Russia – ha ammesso il test fornendo alcuni dettagli, come l’utilizzo di un dispositivo miniaturizzato con forza maggiore se raffrontata alle prove del 2006 e del 2009. “E’ stato confermato – fa sapere l’agenzia ufficiale Kcna – che il test nucleare è stato effettuato a livello elevato in un modo sicuro e perfetto con carica miniaturizzata e di maggiore forza esplosiva rispetto al passato senza causare un impatto negativo sul circostante ambiente ecologico”.
Un atto “altamente provocatorio” che mina “la stabilità regionale” e viola gli obblighi di Pyongyang nei confronti di molte risoluzioni dell’Onu, ha commentato il presidente Obama, chiedendo un’azione internazionale “rapida” e “credibile”. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha condannato Pyongyang per “una chiara e grave violazione delle risoluzioni adottate dal Consiglio di sicurezza”. Il test nucleare di Pyongyang “va condannato con la più assoluta fermezza”, ha affermato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. E’ “l’ennesima flagrante violazione degli obblighi” Onu e della comunità internazionale: “una minaccia alla stabilità regionale, alla sicurezza globale” e alla tenuta dei regimi internazionali di non proliferazione”. Intanto, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è stato convocato d’urgenza in una riunione che secondo le ultime indicazioni dovrebbe tenersi martedì a New York.
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Corea del Nord, terzo test nucleare. Obama: “E’ una provocazione”
La potenza dell'ordigno è stata di 6-7 chilotoni e ha causato un sisma artificiale di magnitudo 4,9. Durissima condanna da parte della comunità internazionale. Per il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon si tratta di "una chiara e grave violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza"
La Corea del Nord effettua il terzo test nucleare e sfida la comunità internazionale registrando, oltre alle dure condanne del presidente Usa, Barack Obama, del segretario generale Onu, Ban Ki-moon, e la netta contrarietà di Russia, Italia, Gran Bretagna e dei vicini della Corea del Sud, del Giappone e della Cina, l’imminente convocazione del Consiglio di Sicurezza Onu. L’esplosione, avvenuta intorno alle 11.58 locali, ha causato un sisma artificiale di magnitudo 4,9 sulla scala Richter, più forte della magnitudo 4,52 segnata nell’ultimo esperimento di Pyongyang del 2009. L’ordigno è stato stimato in 6-7 chilotoni di potenza, al ribasso sugli iniziali 10 o più, secondo il ministero della Difesa di Seul, con un chilotone pari all’energia di un’esplosione di mille tonnellate di tritolo.
A distanza di poche ore, la Corea del Nord – che ieri avrebbe anticipato le sue intenzioni a Paesi come Usa, Cina e Russia – ha ammesso il test fornendo alcuni dettagli, come l’utilizzo di un dispositivo miniaturizzato con forza maggiore se raffrontata alle prove del 2006 e del 2009. “E’ stato confermato – fa sapere l’agenzia ufficiale Kcna – che il test nucleare è stato effettuato a livello elevato in un modo sicuro e perfetto con carica miniaturizzata e di maggiore forza esplosiva rispetto al passato senza causare un impatto negativo sul circostante ambiente ecologico”.
Un atto “altamente provocatorio” che mina “la stabilità regionale” e viola gli obblighi di Pyongyang nei confronti di molte risoluzioni dell’Onu, ha commentato il presidente Obama, chiedendo un’azione internazionale “rapida” e “credibile”. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha condannato Pyongyang per “una chiara e grave violazione delle risoluzioni adottate dal Consiglio di sicurezza”. Il test nucleare di Pyongyang “va condannato con la più assoluta fermezza”, ha affermato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. E’ “l’ennesima flagrante violazione degli obblighi” Onu e della comunità internazionale: “una minaccia alla stabilità regionale, alla sicurezza globale” e alla tenuta dei regimi internazionali di non proliferazione”. Intanto, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è stato convocato d’urgenza in una riunione che secondo le ultime indicazioni dovrebbe tenersi martedì a New York.
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Scontro a distanza Francia-Usa. “Ridateci la statua della libertà”, “Non parli tedesco grazie a noi”
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".