Creazione che di primo acchito spaventa non pochi, ma con le dovute precauzioni tutti noi, potremo realizzare saponi ottimi per il corpo e per bucato, dopo una stagionatura che dura dalle 4 alle 8 settimane la tossicità della soda a contatto con gli olii è completamente annullata!
Beh sì coccolante, perché il momento della doccia se pur fatta di fretta a ritmi della quotidianità moderna dovrebbe comunque darci un tocco di magia……..
Nella prima ciotola c’è della farina di scorza di arancia e cannella tritata, ottenuta facendo seccare delle arancia non trattate e frullate poi con una stecca di cannella spezzata in piccoli pezzi, la quantità è a gusto personale io ho abbondato un poco perché volevo ottenere un sapone bello profumato, nella seconda ciotola altro non è che l’acqua che ho utilizzato a lavare il bicchiere del frullatore, anziché buttare via tutto siccome si può ben notare è bella ricca di olii di fragranze di colore , ho deciso che buttarla giù per il lavandino era una violenza inaudita…e quindi…
Dopo avere messo mascherina, guanti, occhiali protettivi
In una pentola ho messo 600 gr (mi raccomando pesare bene gli ingredienti) di quel brodino di polvere di cannella e arancia della seconda ciotola e 250 gr di soda caustica, mescolato per bene e lasciato raffreddare (arriva fino a 80° la soda caustica messa a contatto con l’acqua)
In una seconda pentola ho messo 2 chili di olio di oliva, ho messo sul fuoco il tutto e ho portato l’olio alla temperatura di 45°.
Nel frattempo mescolavo spesso l’acqua con la soda per fare abbassare velocemente la temperatura, quando anche questa sarà arrivata a 45°, versare l’olio nella pentola con all’interno brodino e soda, con l’aiuto di un frullatore ad immersione frullare molto bene attenzione a tenerlo sempre verso il fondo della pentola per non rischiare schizzi pericolosi, quando sarà arrivato il punto del nastro, ve ne accorgerete perché sulla superficie si formerà una specie ci crosticina gelatinosa…versare la farina di arancia e cannella…mescolare ancora per fare amalgamare e versare negli stampi desiderati, io preferisco utilizzare gli stampi in silicone per facilitare l’estrazione del sapone dopo 3 giorni dalla produzione, ma vanno benone anche contenitori di riciclo quali yogurt, vassoi frutta e verdura formaggi spalmabili vari…riporre in luogo fresco e asciutto e dopo 3 giorni circa estrarli dai contenitori se necessario tagliare nelle forme desiderate e riporli su grate per fare stagionare, io utilizzo delle cassette di plastica di riciclo della frutta e verdura.
Dopo una stagionatura minima di 4 settimane avrete ottenuto un sapone 100° biodegradabile che rispetta l’ambiente a chilometro zero, a basso costo e soprattutto che rispetterà e idraterà la vostra pelle questi due elementi fanno di un semplice sapone naturale fatto a mano una creazione sublime, profumato idratante coccolante!