Un cortocircuito, figlio della campagna elettorale frenetica impostata dal Cavaliere o l’ammissione di un segreto che, ai più, è sempre parso come quello di Pulcinella? Al voto manca ormai poco più di una settimana e ormai sembra valere tutto. Anche il “copiare e incollare” slogan tacciati fino a ieri di anti politica: “Non è il cittadino che deve giustificate le proprie spese davanti allo Stato ma lo Stato che deve dire al cittadino come spende i nostri soldi” ha arringato Alfano i candidati piacentini presenti. Una frase che, fino a ieri, aveva i copyright di Beppe Grillo e del suo Tsunami tour. Identico discorso avviene per Equitalia: “Noi siamo per rivedere fortemente i suoi poteri – ha aggiunto Alfano – perché riteniamo ad esempio che la prima casa debba essere impignorabile, così come i beni ed i macchinari aziendali ed i crediti commerciali”.
La comunicazione nel Pdl, colpa anche della forsennata ricorsa ai sondaggi, gioca brutti scherzi. Mentre Silvio Berlusconi in mattinata, intervenuto a una trasmissione televisiva dichiarava che “Alfano è intelligente, è il migliore dei nuovi protagonisti della politica. Io sono qui a fare la battaglia, ma penso di essere sostituito con un ricambio generazionale che ho voluto io per primo”, il suo delfino a Piacenza lo contraddiceva quasi in tempo reale.
Il segretario del Pdl, arrivato in via XXV Maggio per sostenere i candidati del suo partito nella città più azzurra dell’Emilia, ha infatti ammesso: “Spetta al Pdl indicare il candidato premier, a chi altri? E qui non ci sono dubbi, sarà Silvio Berlusconi, che non e’ mai stato messo in dubbio da nessuno all’interno del partito. Lui è detentore del titolo e non e’ neanche mai stato sfiduciato dal Parlamento”. Applausi e cenni di giubilo alle sue parole sono arrivati da chi lo accompagnava, Filippo Berselli, Giampaolo Bettamio, la capolista alla Camera Michela Vittoria Brambilla e da Daniela Bergamin.
“Un presidente del Consiglio espressione della coalizione di centrodestra che non sia Silvio Berlusconi. E chi puo’ essere? Noi siamo il partito nazionale che e’ forte dal Nord al Sud, primo partito della coalizione, e quindi noi indicheremo il candidato presidente. In questo momento noi non lo abbiamo indicato, perchè lo faremo il giorno dopo la vittoria nelle elezioni direttamente al presidente della Repubblica. Ma abbiamo ben chiaro chi sia il leader della coalizione, riconosciuto come tale anche dalla Lega e da tutti gli altri alleati, ed e’ Silvio Berlusconi – ha ammesso Alfano davanti ai giornalisti presenti – che è il fondatore del nostro partito e, usando una metafora sportiva, è il detentore del titolo”.
In seguito il segretario del Pdl, che pareva essere candidato premier fino a ieri, ha ribadito la linea del partito in queste elezioni: “Che la magistratura sia scesa in campo nella campagna elettorale non lo dice Berlusconi, lo dicono i fatti” – cosi’ Alfano – nonostante i nostri sforzi di parlare soprattutto di economia in questa fase cosi’ delicata per il nostro Paese, dobbiamo constatare che si e’ trattato di una pia illusione, perchè è sceso in campo come al solito il ‘Polo dei pubblici ministeri e dei magistrati’ che partecipa attivamente a questa competizione elettorale e sta facendo si’ di creare un polverone che possa oscurare la vicenda del Monte dei Paschi di Siena”.