Un lampo di fuoco ha aperto un cratere, molte vite spezzate,
una donna piange al microfono invocando lo Stato …. lo Stato
due macchine accartocciate in mezzo a quel cratere, fumo, idranti
chissà che odore ha il tritolo nelle narici
una folla inferocita tenta di linciare le autorità
le bandiere tricolore avvolgono resti umani
il corso della storia italiana è mutato
chissà se Francesca ha avuto il tempo di capire ………….
vedere scorrere il film della propria vita
hanno sventrato un’autostrada lo hanno detto al mondo intero
lacrime di molti visi sconosciuti vi hanno accompagnato
è difficile concepire cosa si prova a tradire
chissà cosa pensavi davanti all’Ergife aspettando e chissà di cosa parlavate poi
in casa di Vito e Stefania c’era un piccolo angelo e si parlava di futuro, cosa sarà mai il futuro
Ti rivedo rigirare i baffi e capisco alla fine quello che è realmente accaduto
Sei sempre vivo e oggi, ormai, un simbolo un esempio una strada da percorrere
L’anzianità non la contano più non so se hai venti anni o quaranta o cosa
Sei soltanto Giovanni Falcone
Francesco Siciliano