Cardinali di razza cercasi. I bookmakers di tutto il mondo sono a caccia del successore di Benedetto XVI. Da ogni latitudine, sui principali siti di scommesse, si punta sul porporato che erediterà lo scettro lasciato da Joseph Ratzinger. E, come spesso accade quando si tratta di scommesse, gli allibratori inglesi sono quelli più attenti ai flussi delle puntate. Il sito Oddschecker, ad esempio, ha analizzato le quote di tutte le principali agenzie specializzate. Ecco la graduatoria dei primi dieci cardinali elettori (esclusi quelli con più di ottant’anni) giudicati papabili dagli scommettitori del pianeta:
Marc Ouellet
Francocanadese, 68 anni, sulpiziano, cardinale dal 2003. Nel novembre 2002 Giovanni Paolo II lo nomina Arcivescovo di Québec. Nel giugno 2010 Benedetto XVI lo sceglie come Prefetto della Congregazione per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Ratzingeriano di ferro, in questi ultimi due anni è stato a capo della “fabbrica dei vescovi” individuando i profili dei nuovi pastori delle diocesi che si sono rese vacanti di mese in mese. Uomo di grande ironia, conosce bene la Curia romana e potrebbe proseguire l’opera di rinnovamento iniziata da Ratzinger. Per gli scommettitori è il successore di Benedetto XVI.
Peter Turkson
Primo porporato nativo del Ghana, 64 anni, cardinale dal 2003. Nell’ottobre 1992 Giovanni Paolo II lo nomina Arcivescovo di Cape Coast. Dal 1997 al 2005 è presidente della conferenza episcopale del suo Paese. Il 24 ottobre 2009, al termine del Sinodo per l’Africa di cui era stato relatore generale, Benedetto XVI lo nomina Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Guida il Suv, parla correntemente sei lingue: fante, la sua lingua nativa, inglese, francese, tedesco, italiano ed ebraico. Se dovesse essere eletto sarebbe il primo Papa nero nella storia della Chiesa di Roma. Volto e cuore dell’Africa, ma uomo della Curia romana conoscitore della macchina ecclesiale.
Angelo Scola
Italiano, nativo di Malgrate, 72 anni, cardinale dal 2003. Figlio di un camionista e di una casalinga, ha studiato teologia a Friburgo. Ha collaborato alla nascita della rivista Communio fondata nel 1972 dai teologi Joseph Ratzinger, Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac, Jean-Luc Marion. Negli anni della sua formazione ha partecipato attivamente a Comunione e Liberazione, movimento fondato da don Luigi Giussani. Nel 1995 il Papa polacco lo nomina Rettore della Pontificia Università Lateranense e Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Nel gennaio 2002 diventa Patriarca di Venezia e nel giugno 2011 Arcivescovo di Milano. E’ favorito alla successione di Benedetto XVI tra i cardinali elettori che vogliono tornare a un Pontefice italiano. Discepolo di Ratzinger, Scola è l’erede perfetto degli ultimi due Papi.
Leonardo Sandri
Argentino, 69 anni, cardinale dal 2007. Carriera diplomatica, è stato Nunzio apostolico in Venezuela e, poi, in Messico. Nel settembre 2000 Giovanni Paolo II lo nomina Sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, ovvero ministero degli interni vaticano. E’ lui a prestare la voce al Papa polacco nelle ultime settimane di vita e a dare al mondo, la sera del 2 aprile 2005, la notizia della morte di Wojtyla. Nel giugno 2007 Benedetto XVI lo nomina Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Uomo di curia e fine diplomatico, ha una grande conoscenza dello scenario politico internazionale.
Jean-Louis Pierre Tauran
Francese, 69 anni, cardinale dal 2003. Carriera diplomatica. Durante i 13 anni trascorsi alla guida della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, il ministero degli esteri vaticano, ha compiuto molte missioni internazionali e ha guidato la delegazione della Santa Sede in numerose conferenze mondiali. Nel novembre 2003 Giovanni Paolo II lo nomina Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Nel giugno 2007 Benedetto XVI lo sceglie come Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Fine conoscitore della Curia romana potrebbe essere l’uomo ideale per riformarla. Se non sarà eletto Papa, essendo cardinale protodiacono, sarà lui ad annunciare al mondo il nome del successore di Benedetto XVI.
Angelo Bagnasco
Italiano, 70 anni, cardinale dal 2007. Nell’agosto 2006 Benedetto XVI lo nomina Arcivescovo di Genova e nel marzo 2007 Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, succedendo così al cardinale Camillo Ruini, incarico che gli viene rinnovato dal Papa tedesco nel marzo 2012 per un quinquennio. Nell’ottobre 2011 viene nominato Vice Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa. Alla guida dell’episcopato italiano Bagnasco ha scelto una linea più soft rispetto a quella interventista del suo predecessore. Uomo di intensa spiritualità e di grande cordialità, nella sua diocesi si è trovato a fronteggiare in modo esemplare e in piena sintonia con quanto sostenuto da Benedetto XVI un gravissimo caso di pedofilia e spaccio di cui si è reso protagonista un suo parroco.
Gianfranco Ravasi
Italiano, 70 anni, cardinale dal 2010. Nel settembre 2007 Benedetto XVI lo nomina arcivescovo e Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Lo ordina personalmente nella Basilica Vaticana. Dal marzo 2012 è anche Presidente della Casa di Dante in Roma, associazione culturale che ha lo scopo di diffondere la conoscenza dell’opera e della figura del sommo poeta sia in Italia che all’estero. Dal 1988, insieme con la giornalista Cecilia Sangiorgi, conduce il programma televisivo Le frontiere dello spirito in onda la domenica mattina su Canale 5. Sarà lui, per volontà del Papa tedesco, a predicare a Benedetto XVI e alla Curia romana la settimana prossima gli ultimi esercizi spirituali del pontificato. Viene accreditato come l’erede ideale sia per la sua immensa preparazione culturale, sia per la sua grande capacità divulgativa.
Tarcisio Bertone
Italiano, 78 anni, salesiano, cardinale dal 2003. Fidato collaboratore di Ratzinger prima alla Congregazione per la Dottrina della Fede, di cui è stato segretario dal 1995 al 2002, poi come Segretario di Stato vaticano dal 2006 fino al termine del pontificato di Benedetto XVI. Nonostante lo scandalo Vatileaks e l’età avanzata il Papa tedesco non si è mai voluto privare del suo più stretto collaboratore nella guida della Chiesa, rinnovandogli pubblicamente, nei periodi di maggiore contestazione anche all’interno della Curia romana, piena fiducia. La sua elezione sarebbe una scelta in perfetta linea di continuità e gli consentirebbe di mettere il sigillo sul pontificato ratzingeriano.
Oscar Rodriguez Maradiaga
Honduregno, 70 anni, salesiano, cardinale dal 2001. Dal 1993, per volontà di Giovanni Paolo II, è Arcivescovo di Tegucicalpa, sua città natale. Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano dal 1995 al 1999. Dal giugno 2007 è Presidente di Caritas Internationalis. Suona la chitarra e ha un’ottima intonazione. Accreditato da molti alla successione di Giovanni Paolo II, Maradiaga oggi incarna lo spirito di chi vorrebbe un Papa con il cuore wojtliano che sappia parlare ai giovani del mondo. E’ considerato l’uomo ideale per proseguire il lavoro intrapreso da Ratzinger in favore della nuova evangelizzazione. In molti guardano a lui come al primo Papa latinoamericano.
Odilo Pedro Scherer
Brasiliano, 63 anni, cardinale dal 2007. Dal marzo dello stesso anno, per volontà di Benedetto XVI, è Arcivescovo di São Paulo. In questa veste ha accolto il Papa tedesco pellegrino in Brasile nel maggio 2007. I punti centrali della sua missione come pastore sono la parola di Dio, la forza della carità, con una particolare attenzione alle tante ‘sacche’ di povertà che contraddistinguono tragicamente la realtà brasiliana, l’attenzione ai giovani, la catechesi, la formazione, la difesa della vita e la riaffermazione della centralità della famiglia nella società. Nell’ottobre 2008 è Presidente delegato della dodicesima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Considerato tra i favoriti sia per l’età anagrafica, sia per la grande stima che nutrono per lui i cardinali elettori che sostengono sia arrivato il momento di un Papa latinoamericano.
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