Prime due serate andate, in fondo meno peggio di quel che mi aspettavo. Musicalmente più che accettabile, conduzione sobria con un pizzico di noia. Però il vero spettacolo è in tutto ciò che gravita attorno alla sala stampa. Premessa: ci sono due sale stampa, il cosiddetto ‘Roof’ per la carta stampata, e il ‘Palafiori‘ per quanto riguarda il web, le radio e televisioni private. Avevo aspettative alte rispetto all’antropologia qui presente. Divette, starlette, sosia e tutto quel nugolo di personaggi che colorano e che rendono grottesco il tutto. Non diversamente dall’imbattersi ad Ibiza o Sharm El-Sheik durante la bella stagione, anche il Palafiori offre una pleteora di personaggistica da far impallidire un circo. Lomborso e la sua fisiognomica potrebbero tornare utili.

Ci trovi le ultime due eroiche vincitrici di Miss-Over, un concorso di bellezza che “premia” le mamme più appariscenti, che si offrono per farsi fotografare assieme a chiunque: alle due, vestite con lunghi abiti in pizzo nero e fucsia, s’avvicinano vecchi, nonne, mamme, papà e relativa prole. E poi wannabe modelle su tacchi altissimi e vestiti di lustrini e pailettes alle undici del mattino: la sobrietà. Cartellonistica di livello, trash è dire poco, pure: Ridge e Brooke di ‘Beautiful’ tornano assieme, con mia sorpresa, dopo che con la fiction ho perso un poco la mano. Sorridono e invitano a visitare SanRemo.

FioccoDiNeve SanremoOtelma Sanremo

Per non tacere del mago Otelma (pure intervistato ed incalzato con domande ficcanti dalla delegazione di “Mamme Per Sanremo), incontrato in treno, che parla della guerra israelo-palestinese, di servizi segreti e sottomarini. Suonava quasi convincente, avvolto nel suo poncio. O dei punk, che a Londra non si vedono più, però SanRemo è SanRemo e fa risorgere pure loro, ospiti d’eccezione a Radio Azzurra. Posso poi evitare di citare lei? No, dichiara davanti ai microfoni “Ciao, sono Fiocco di Neve, vi ricorderete di me per aver partecipato alla scorsa edizione di X-Factor”. Indimenticabile, quasi. E per concludere (ma la prossima puntata sarà sui giornalisti radio-web-tv) la carrellata, siede su un divanetto in acetato arancione un conduttore affiancato da due stangone. Segni di riconoscimento: l’impronta del rossetto sulla guancia. Il tutto negli studi di “Radio Juke Box”, definita la prima radio telematica italiana. Buon ascolto.

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