Il Teatro Valle occupato incontra giuristi e accademici. L’obiettivo è la creazione di una commissione aperta ai cittadini per elaborare proposte di legge sui beni comuni da sottoporre al prossimo Parlamento. Un’esperimento concreto di cittadinanza attiva che si avvale del contributo di studiosi come Stefano Rodotà, Ugo Mattei e Alberto Asor Rosa. Come spiega proprio Rodotà, “questa rete di persone, associazioni e movimenti ha prodotto proposte importanti di modifiche strutturali del nostro sistema. Se ci fossero deputati intelligenti e autonomi avrebbero un pacchetto di leggi che potrebbero presentare subito, facendo un’eccellente figura”. Un progetto normativo che propone una nuova disciplina della proprietà pubblica, del reddito di cittadinanza e dei beni comuni (acqua, territorio, informazione, cultura). “L’idea – specifica Mattei – è stata discussa nell’ultimo anno, qui al Valle occupato. Vogliamo riprendere i lavori della commissione per la riforma del codice civile (la “Commissione Rodotà“) e trasformarla in un’esperienza legislativa aperta. Per colmare la distanza con il Parlamento e la politica rappresentativa, in grave crisi di legittimazione”  di Tommaso Rodano

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