La promessa arriva agli italiani in busta chiusa. L’ex premier ribadisce che i cittadini riceveranno quanto versato nel 2012 attraverso un rimborso vero e proprio sul conto corrente oppure "in contanti, attraverso gli sportelli delle posta"
E ora la proposta choc arriva nella buca delle lettere. “Oltre alla cancellazione dell’Imu, delibereremo, come risarcimento per una imposizione sbagliata e ingiusta dello Stato, anche la restituzione dell’Imu sulla prima casa”. Firmato Silvio Berlusconi. La lettera agli italiani annunciata quattro giorni fa a qualcuno è già arrivata. E la promessa fatta alla Fiera di Milano per cercare di rivoluzionare l’esito della campagna elettorale adesso è nero su bianco.
Sotto il simbolo del Pdl, il Cavaliere chiama gli italiani per nome: caro Luigi, caro Mario, caro Simone (qui la lettera: prima e seconda parte). Poi l’incipit, con il rapporto di fiducia del cittadino verso lo Stato che è in “grave crisi”. Colpa soprattutto dei “recenti scandali provocati da qualche vecchio mestierante della vecchia politica” e del “clima di intimidazione che si è affermato nei confronti del cittadino contribuente”. Segue l’attacco al governo Monti, responsabile di un bilancio “fallimentare”: caduta dei consumi, degli investimenti e della produzione, dell’aumento della disoccupazione e delle troppe tasse. E, chiaro, nessun cenno viene fatto sul sostegno garantito all’esecutivo dai voti dello stesso Pdl. Il governo tecnico viene poi additato a responsabile della “decisione più dissennata”: l’imposizione dell’Imu sulla prima casa. Per questo l’Imu verrà cancellato nel primo consiglio dei ministri, “come facemmo nel 2008 abolendo l’Ici”, garantisce Berlusconi.
Ma non solo: l’ex premier ribadisce la restituzione di quanto i cittadini hanno già versato nel 2012 per la prima casa. Attraverso un rimborso vero e proprio sul conto corrente, oppure, per venire incontro ai pensionati, “in contanti, attraverso gli sportelli delle poste”. Eccola. L’offerta di denaro in cambio di più voti possibili arriva nelle nostre case. In una busta bianca che pare quella della solita pubblicità. Direct marketing elettorale per tranquillizzare chi a causa dell’Imu ha provato “preoccupazione, ansia e timore nel futuro”. Va più in là Berlusconi. E ribadisce che la copertura finanziaria dell’operazione, che “vale intorno ai 4 miliardi”, arriverà grazie all’accordo con la Svizzera per la tassazione delle attività finanziarie detenute in quel Paese da cittadini italiani. E fa niente se questa promessa, nei giorni scorsi, ha già provocato diversi imbarazzi e malumori al di là delle Alpi. Non rimarranno delusi gli italiani. Del resto, scrive il Cavaliere, “per noi la prima moralità nella politica consiste proprio nel mantenere gli impegni assunti con gli elettori”.
E Berlusconi cerca di darne prova con il pieghevole allegato alla lettera: otto facciate che sotto lo slogan “Forza Italia!” elencano le leggi varate dal 2001 al 2011 sotto i governi di centrodestra. E via ancora con nuove promesse: non solo abolizione dell’Imu, ma anche del finanziamento pubblico ai partiti, e l’assunzione a tassazione zero per i disoccupati, l’eliminazione del limite di mille euro per i pagamenti in contanti, il cambiamento della Costituzione, la riforma della giustizia. Tutto verrà realizzato. Parola di Silvio: “Per quanto mi riguarda – continua nella missiva – io sono in una specialissima condizione personale di libertà per età, esperienza, traguardi e obiettivi raggiunti nella mia vita. Non ho nulla da chiedere per me stesso”. Al Cavaliere resta un’ultima grande battaglia: contro i “tassatori tecnici” e contro i “tassatori di sinistra”. “Se gli italiani lo vorranno – conclude Berlusconi – saremo pronti ad assumerci la responsabilità di governo. Mi auguro, anche con il suo sostegno”. Cordiali auguri.
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