Il Cavaliere cerca di rastrellare consensi tra gli elettori delusi di centrodestra che intendono scegliere il M5S. Un voto che ritiene "pericoloso" perché "fa vincere la sinistra". Poi avverte anche il Carroccio in caso di vittoria del centrodestra: "Se crea difficoltà al governo possiamo sempre far cadere le giunte di Veneto, Lombardia e Piemonte"
Continua il fuoco di fila di Berlusconi contro Grillo. Dopo averlo accusato di rappresentare un “voto inutile” e di essere antidemocratico, dai microfoni di Rtl102.5 l’ex premier lo definisce “fenomeno da baraccone”. Poi interviene a gamba tesa sul rifiuto del comico di farsi intervistare da SkyTg24: ”Grillo non è andato in tv perché la telecamera, ritraendolo da vicino, avrebbe scoperto la sua intima natura di cattivissimo”. E si dice certo che Grillo non farebbe mai un confronto televisivo con lui: “Non gli converrebbe, non sa nulla sui conti dello Stato”. E da Monza il Cavaliere, a un incontro con gli imprenditori di Confindustria Monza e Brianza, avverte il Carroccio. “Se la Lega crea difficoltà al governo – ha detto Berlusconi – possiamo sempre far cadere le giunte delle tre regioni” dove Pdl e Lega governano insieme, ovvero Veneto, Lombardia e Piemonte. “Credo – aggiunge – che avremo mano libera per prendere tutte le decisioni se avremo alle elezioni il 55% alla Camera e una buona maggioranza anche al Senato“.
Nell’intervista a Rtl Berlusconi definisce il leader M5S “un istrione abituato al grande pubblico, un professionista, con un copione ben preparato”. Reo, però, di “sottrarre voti ai moderati e fa vincere la sinistra”. Il Cavaliere quindi non nasconde la sua preoccupazione nei confronti del Movimento 5 Stelle, “colpevole” di rosicchiare voti al centrodestra. In particolare quelli dei ‘suoi’ elettori delusi che alle prossime politiche voteranno 5 Stelle. “Vedo in lui un pericolo che sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra – ha detto-. In Italia i voti si sono sempre distribuiti così: un terzo alla sinistra e due terzi ai moderati; questi hanno sempre vinto tranne i casi in cui si sono presentati divisi”. Un timore che si riversa anche su Monti e i centristi: “Gli eventuali voti – ha spiegato – dati a Monti o Casini sono voti dati alla sinistra, e allora è meglio votare l’originale; oppure sono voti tolti a noi impedendoci la vittoria, ma non credo che avverrà”.
Negli ultimi giorni di campagna elettorale, l’ex premier tira la volata al Pdl, forte di “un’intima certezza di una nostra vittoria, e nemmeno sul filo di lana” che porterà il centrodestra ad avere “la maggioranza alla Camera e al Senato“, perché, dice, “lo vedo dall’entusiasmo che c’è in giro intorno e dalla pochezza delle proposte altrui”. Tranchant il suo giudizio sugli avversari politici: ”Secondo me la sinistra è sicura di perdere, io sono sicuro di vincere, Monti è disperato e Grillo fa degli show”. Secondo il Cavaliere, infine, “l’85% dei nostri elettori non condivideva la nostra posizione di votare la fiducia al governo dei tecnici, noi invece ritenemmo anche per varie pressioni esterne che fosse un fatto di responsabilità mantenere il nostro voto positivo sulla fiducia. Andando in giro ultimamente ho sentito invece che c’è stato un grande cambiamento”.