Arretra, invece, Mediaset (-1,84%). In serata le maratone dei consigli di amministrazione che dovranno decidere sulla gestione della partita, ma anche sulle svalutazioni della controllante Telecom
La partita su La7 sparigliata dall’offerta di Diego Della Valle formalizzata sabato 16, manda in orbita Telecom Italia Media in Borsa e fiacca Mediaset. Il titolo della società che controlla il canale televisivo oggi ha registrato un balzo del 10,67% a 0,17 euro con scambi pari al 3,1% del capitale, mentre il gruppo della famiglia Berlusconi ha ceduto l’1,84% a 1,81 euro (-0,51% la chiusura di Piazza Affari). Sale l’attesa per il consiglio di amministrazione di Telecom Italia che a mercati chiusi si riunirà per decidere sulla vendita della società televisiva e se concedere del tempo a Della Valle per presentare una proposta migliorativa. O scegliere sulla base delle proposte che già sono sul tavolo (Cairo e Clessidra) e che, dopo il secondo rinvio sono state ulteriormente migliorate
Cairo e Clessidra, presi in contropiede dal blitz del patron della Tod’s, hanno posto un ultimatum, le loro offerte sono da ritenersi vincolanti solo fino al 19 febbraio ma gli advisor, Citi e Mediobanca (che siede anche al tavolo degli azionisti di Telecom), avrebbero da parte loro già dato la disponibilità a riaprire la data room e anche il cda, che già non sembrava esser stato convinto dal valore delle due offerte a disposizione, sembrerebbe orientato in questo senso. La partita appare ancora tutta aperta e da giocare, senza sottovalutare le pressioni della politica che premono per scavallare il week end elettorale prima di prendere una decisione e nemmeno possibili aggregazioni ed alleanze fra i pretendenti i cui obiettivi in alcuni casi appaiono complementari.
A monte, poi, una Telecom Italia sotto pressione sui timori del mercato di nuove svalutazioni per 3 miliardi di euro. Le riunioni dei due board, Telecom e a seguire quello di Ti Media, si apriranno in serata e si profila una lunga maratona. Il tema dell’impairment test del gruppo di telecomunicazioni, che sarà trattato dal cda del 7 marzo, dovrebbe vedere oggi un passaggio formale, per la valutazione della metodologia. Verrà inoltre fatto il punto sull’operazione di ricapitalizzazione, l’emissione di bond ibridi fino a 3 miliardi che, secondo i rumors, avrebbero ricevuto un’accoglienza freddina tra gli investitori istituzionali, al punto da far lievitare le stime sugli interessi da pagare. Martedì 19, poi, la parola passerà a Telco, la holding controllata da Intesa, Mediobanca e Generali che ha in mano il 22,4% di Telecom. Sul tavolo i conti del trimestre e la svalutazione del prezzo di carico delle azioni Telecom. Gli analisti hanno stimato necessaria una riduzione da 1,5 a 1,2 euro ma più recenti indiscrezioni ipotizzano un taglio più drastico a 1 euro, comunque sopra gli attuali valori di Borsa.