Pochi giorni fa la sentenza di primo grado sull'accusa di peculato per aver utilizzato carte di credito della televisione pubblica. Ora il giornalista, tramite i suoi legali, ha inviato una lettera all'azienda per chiedere il ripristino della sua posizione lavorativa
Dopo l’assoluzione di qualche giorno fa dall’accusa di peculato per aver utilizzato carte di credito della Rai, Augusto Minzolini, tramite i suoi legali Federico Tedeschini e Nicola Petracca, ha chiesto di tornare alla direzione del Tg1. E lo ha fatto inviando una lettera alla televisione pubblica per “intimare la reintegra”.
La richiesta è conseguenza automatica – dicono i legali – della applicazione del dettato della legge 97/2001, norma che la Rai all’epoca aveva utilizzato per rimuovere – con un voto solo a maggioranza nel Cda di allora – Minzolini dalla posizione di direttore del Tg1 in seguito al fatto che fosse stato rinviato a giudizio. Tedeschini e Petracca sottolineano che quella stessa legge prevede infatti che, in caso di assoluzione, i provvedimenti (trasferimento o sospensione) adottati dal datore di lavoro perdano efficacia, con diritto del dipendente al ripristino della precedente situazione lavorativa.
Gli avvocati hanno inoltre sollecitato la Corte dei Conti a vigilare sull’eventuale produzione e consolidamento di danni erariali, riservando ogni azione a tutela del proprio assistito.