L'elenco con decine di voci di spese "facili", presentata dall'ex leghista Varani, non risparmia nessuno, nemmeno l'opposizione del Pd. Centinaia e centinaia di euro rimborsati anche per pochi chilometri di autostrada o per convegni raggiungibili a piedi a pochi metri dalla sede provinciale
“Piacenza in Lombardia” era lo slogan sbandierato dalla Lega Nord – e poi sostenuto con la richiesta di un referendum da parte del presidente della Provincia, il pidiellino Massimo Trespidi – dopo che il governo decise per l’accorpamento delle Province. E con i vicini lombardi, secondo Unione Padana, il movimento fuoriuscito dalla Lega Nord nel 2012, sembra avere delle caratteristiche in comune, come la medesima disinvoltura nella spesa dei fondi pubblici.
“Non possiamo dire noi se siano stati commessi dei reati, ma a nostro avviso in queste carte sono contenute spese che consideriamo immorali”. E’ arrivato in questi giorni all’attenzione della Guardia di Finanza il dettaglio dei rimborsi spese degli assessori della giunta provinciale. A consegnare le carte ai militari direttamente alla caserma Artale in via Emilia Pavese ci ha pensato il consigliere provinciale di Unione Padana, Enzo Varani.
Dopo che nelle settimane scorse sono circolate indiscrezioni circa qualche battibecco in giunta, scatenato da un utilizzo un po’ troppo allegro di questi rimborsi, l’ex consigliere leghista – che ha imbracciato da tempo la questione morale – ha così chiesto e ottenuto la distinta delle spese cui attingono gli assessori di via Garibaldi per l’esercizio delle loro funzioni.
Riguarda gli anni che vanno dalla primavera 2009, primo anno di mandato del presidente Trespidi, ad oggi. E ne ha stilato una sorta di classifica con in allegato un rapporto dettagliato, nel quale spiccano le spese del vicepresidente Maurizio Parma, leghista già indagato per le spese del suo gruppo in Regione, che ha guidato per 15 anni, con cene, spese di rappresentanza e viaggi “non istituzionali” denunciati da un dirigente emiliano della Lega di Reggio Emilia, Marco Lusetti. Ma anche l’ex assessore provinciale all’Ambiente del Carroccio Davide Allegri, dimessosi lo scorso anno dopo l’arresto con le accuse di concussione e corruzione, in merito alla gestione delle concessioni di impianti fotovoltaici.
Ma veniamo alla classifica stilata da Unione Padana sui rimborsi degli assessori piacentini: “Prendiamo come esempio l’anno 2009: in solo poco più di 5 mesi di lavoro, l’assessore leghista e vicepresidente Maurizio Parma ha chiesto complessivamente tra benzina, autostrada, pranzi e cene, ben 4mila e 796,64 Euro. Quasi uno stipendio di un operaio per ogni mese di mandato. Secondo in classifica si piazza l’assessore provinciale all’agricoltura, il leghista Filippo Pozzi, con 2mila e 681 euro, che comprendono ad esempio, viaggi a Ziano, con rimborso da Piacenza e non dall’abitazione di Castel San Giovanni, oppure, un viaggio a Ferriere dove a scopo di rappresentanza risulta lo stesso rimborso per l’ex Davide Allegri, con la differenza che quest’ultimo non ha richiesto i due euro di rimborso dell’autostrada” ha scritto Varani nelle note di spiegazione dei dati.
Terzo in classifica matematica ma non morale, l’assessore al lavoro Andrea Paparo (Pdl), che deve il suo piazzamento solo grazie ad un viaggio istituzionale a Bruxelles in occasione delle tre giornate su tematiche varie, senza il quale sarebbe risultato sicuramente giù dal podio e che quindi raggiunge la cifra totale di mille e 398,80 euro.
Quarto in classifica, ma con un ottimo piazzamento, Davide Allegri, in quota Lega Nord, con mille e 326,13 euro, sempre la metà dell’assessore Pozzi, “anche se Allegri, probabilmente per non fare torto all’accoppiata di Ferriere di cui sopra, assieme al leghista vicepresidente Parma, ha chiesto rimborso per la gara di bocce di Carpaneto, che a questo punto sappiamo avere avuto una grossissima e imponente rappresentanza dell’ente di via Garibaldi” è segnalato nella classifica di Unione Padana.
Quinto in classifica l’assessore Pier Paolo Gallini, con richieste per euro 803,38 euro, con questa cifra l’assessore Udc, non rientra sicuramente tra i rampanti del rimborso. In coda tra i membri della giunta troviamo poi, Sergio Bursi, Pdl con i suoi euro 477,55 eruo e per ultimo, (l’assessore Barbieri esclusa perché a zero) Paolo Passoni con Euro 191,09 euro”.
Ma per Unione Padana, risultano anche parecchie spese, rimborsate fino all’ultimo cent, che vengono definite “immorali”. Eccone alcune prove elencate dal consigliere Varani. Si parte dal 3 ottobre 2009 al Master provinciale Bocce di Carpaneto dove erano presenti in veste ufficiale sia l’assessore Allegri che l’assessore Parma, entrambe a spese dell’Ente. Lo stesso giorno a Ferriere per la festa dei prodotti Decò erano presenti ben due assessori, Pozzi e Allegri, entrambi a spese dell’Ente. Pozzi ha richiesto anche il rimborso dei 2 euro di autostrada.
Si prosegue con il capogruppo della Lega Nord, Thomas Pagani, che il 6 e 7 maggio 2011 si è fatto rimborsare 430 euro per un viaggio a Londra. Poi il vicepresidente della provincia, Parma, il 21 settembre 2011 si fa rimborsare 399,30 euro per l’uso della propria auto e 65,90 euro di autostrada. Sempre Parma per andare a Bologna si fa rimborsare circa 90 euro tra benzina e autostrada (“bisognerebbe informarlo che esistono anche i treni”, aggiunge Varani).
Domenica 25 ottobre 2009, Parma si reca a Bologna a parlare di enogastronomia con il leghista Gianluca Pini: 88,24 euro sono sempre a carico della Provincia. Sabato 7 aprile 2012, Parma per la premiazione del torneo di basket giovanile a Calendasco si fa rimborsare 33,06 euro. Lunedì 12 marzo 2012, Parma si fa rimborsare andata e ritorno Cortemaggiore-Piacenza per “L’alleanza educativa nello sport” e poi il viaggio a Bologna per un non meglio precisato convegno, autocertificando 304 chilometri quando, tre giorni dopo, il viaggio per Bologna viene quantificato in 284 chilometri come è più credibile partendo da Cortemaggiore.
Ma ce n’è anche per il Pd: il capogruppo Marco Bergonzi il 5 e 6 dicembre 2011 si fa rimborsare un viaggio con pernottamento a Roma per l’UPI, per un totale di 270,50 euro, di cui 173 per l’Hotel Colonna Palace 4 stelle, il resto per ristoranti. L’anno successivo, il 26 e 27 giugno è invece tornato allo stesso Hotel spendendo 203 euro. L’assessore Paparo l’8 febbraio 2010, per un viaggio analogo a Roma, si fa rimborsare 59 euro: 45 di albergo e 14 per i pasti.
Ancora Parma, sabato 5 novembre 2011, chiede un rimborso di 14,52 euro addirittura per un convengo presso Palazzo Galli su “Attualità della figura e del pensiero di don Franco”. Palazzo Galli dista circa 150 metri dalla sede della Provincia di Piacenza. Infine l’assessore Pozzi sia sabato 24 ottobre 2009 che il 25 ottobre 2010 si reca alla fiera fredda di Lugagnano, chiedendo un rimborso spese per ogni giorno di 37,70 euro (comprensivi di 3,90 di autostrada) segnalando che il 25 ottobre 2009 lo stesso Pozzi, per una sovrapposizione di orario, pare si trovi contemporaneamente alla predetta fiera e a Fidenza all’incontro “Arte e Gastronomia” con una richiesta di rimborso pari a 40,92 euro.
Come sono regolamentati i rimborsi degli assessori in Provincia. La legge 267 del 200, stabilisce che gli amministratori hanno diritto al rimborso nell’esercizio delle loro funzioni. Che possono essere di due tipi: l’attività giornaliera, con il rimborso del chilometraggio dalla casa di residenza se abitano fuori da Piacenza. La giunta Trespidi aveva però rinunciato questo tipo di spese. La seconda modalità riguarda invece le attività fuori sede, per motivi di lavoro. Per le manifestazioni patrocinate dalla Provincia o per incontri istituzionali, è previsto il rimborso chilometrico (con al propria auto o mezzo pubblico) oltre al pranzo. A disposizione degli otto assessori piacentini sono previsti 15mila euro l’anno, ridotti negli ultimi due anni.