“Grillo è come il primo Mussolini. Il Movimento 5 Stelle è l’equivalente contemporaneo del fascismo delle origini“. Lo ha scritto su facebook Piercamillo Falasca, economista bocconiano e candidato nella Scelta Civica con Monti per l’Italia. Ospite di Uno Mattina, su Rai Uno, il politico ribadisce la sua tesi: “E’ solo un’analisi scontata. Negli anni ’20 c’erano movimenti di protesta che erano uniti solo dal dire “no” a qualcosa, dallo sfasciare la politica e le istituzioni. E questo è molto simile a quello che sta avvenendo col M5S”. E lancia il suo allarme: “Il fenomeno Grillo non è tanto diverso da quello che avviene nel resto d’Europa con le forze populiste di estrema destra e coi movimenti nazionalisti demagogici. La differenza è che queste forze vengono escluse dal sistema costituzionale dei partiti e di chi pensa davvero al governo del Paese”. Falasca, che paragona anche il M5S con il Fronte Nazionale di Jean-Marie Le Pen, conclude: “A me sembra di dire una cosa quasi banale, perchè in Italia quest’analisi di Grillo sembra una cosa nuova. A me invece pare scontata”. Non ci sta Andrea Scanzi, che controbatte: “Quest’affermazione è molto grave. La politica italiana dovrebbe ringraziare paradossalmente il M5S” – continua – “perchè, se non ci fosse stato il M5S, che è un movimento pieno di punti deboli ma comunque democratico, noi saremmo finiti dalle parti di Alba Dorata“. E aggiunge: “La destra estrema, secondo me, c’è in Storace, in Berlusconi e anche nella vostra lista, perchè uno dei vostri candidati fino all’altro giorno diceva che Benito Mussolini era il più grande statista del secolo (Gianfranco Fini, ndr)”. Il giornalista del Fatto Quotidiano commenta il rifiuto a sorpresa di Grillo nel partecipare a “Lo Spoglio”, su Cielo, e fa un’osservazione ironica su Rivoluzione Civile: “Ormai Antonio Ingroia è diventato Maurizio Crozza. Non vedo più praticamente differenze tra i due”
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