Nicola Gobbi e Jacopo Frey, uno allievo dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, l'altro studente di Storia all'Alma Mater, hanno vinto il premio Reality Draws per pubblicare la biografia del leader dei Verdi suicidatosi il 3 luglio del 1995. "Uomo di frontiera senza frontiere, vorremmo riuscire ad esprimere i suoi pensieri”
Raccontare la storia con un fumetto. È l’impresa che hanno scelto Jacopo Frey e Nicola Gobbi, studenti marchigiani a Bologna. Vincitori dell’edizione 2012 del concorso Reality Draws, sceneggiatore e disegnatore di 25 e 26 anni, hanno deciso di narrare la vita di Alexander Langer, pensatore e uomo politico del novecento italiano, anche se in pochi lo ricordano.
Il Premio Reality Draws, promosso da Anci, Presidenza del Consiglio dei Ministri e comune di Ravenna, è una selezione nazionale per giovani talenti dell’arte del fumetto. Nato in collaborazione con importanti realtà italiane, da l’associazione Mirada al Centro Fumetto Andrea Pazienza, ha come obiettivo quello di mettere in luce giovani penne e matite pronte a raccontare storie con nuovi metodi narrativi. Frey e Gobbi, selezionati dopo un lungo percorso, ora hanno in mano un premio che vale una pubblicazione con la casa editrice Comma 22 e la possibilità di firmare una storia che in pochi sono riusciti a scrivere.
“Abbiamo cominciato così, – racconta Gobbi, allievo dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, – studiando e analizzando i movimenti politici degli anni ‘70 e poi ci siamo imbattuti nella vita di Langer”. Un lungo percorso di studio e di approfondimento che ha accompagnato gli ultimi due anni dei ragazzi. “Il fumetto, – continua Gobbi, – è uno strumento narrativo che offre molte opportunità. La nostra intenzione è quella di mescolare due piani, da una parte le vicende storiche e politiche, dall’altra la vita personale dello stesso Langer”. E se in un libro tradizionale passare dall’esperienza istituzionale ai pensieri intimi rischia di essere un’impresa impossibile, diverso è il caso del fumetto dove con un disegno si aprono parentesi e piani paralleli: “Intendiamo muoverci per grandi aree tematiche, dal pacifismo, all’ambiente fino alla storia politica, ma con alcuni espedienti tecnici e fantastici cercheremo di illustrare anche il travaglio interiore del personaggio”.
Alexander Langer, nato a Sterzing (Vipiteno), padre viennese e madre italiana, si ritrova a vivere immerso nelle vicende della questione altoatesina. Viaggiatore leggero e resistente mite. Così lo ricordano gli amici e compagni delle battaglie politiche, ma anche fondatore dei Verdi, ex attivista di Lotta Continua e studioso delle questioni interetniche. Alexander Langer è il convinto parlamentare europeo nella patria del particolarismo. “Ho studiato a lungo la storia e gli scritti di Langer, – aggiunge lo sceneggiatore Jacopo Frey, studente di Storia all’Università di Bologna, – e vorrei raccontarlo attraverso il fumetto proprio per rendere popolare una figura che nata come tale poi ha rischiato di divenire elitaria. Uomo di frontiera senza frontiere, vorremmo riuscire ad esprimere i suoi pensieri”.
Far parlare Langer, con i silenzi, le riflessioni, ma anche le criticità e le contraddizioni. Un uomo del passato, che con la sua storia può rendere attuali battaglie di civiltà troppo presto abbandonate dalle classi dirigenti contemporanee. “La forza e la bellezza di Langer sono state quelle di essere un pioniere della questione ambientale e di averla posta facendone un programma politico mai disgiunto dal discorso sulla non violenza e la convivenza tra popoli”. Testimone attivo della storia, ha vissuto il ‘68 da giovane insegnante, militante di organizzazioni cattoliche e gruppi interetnici. “Quello che vogliamo raccontare, – continua Frey, – è proprio questa sua capacità dopo gli anni complessi del ‘68 di non chiudersi nel privato, ma di restare nel pubblico con un’attitudine costruttiva. Cercheremo di cominciare da lì, dalla capacità di affrontare quel momento non come un fallimento, ma un come punto di partenza”.
Ma non ci sono solo i successi nella storia del viaggiatore leggero che cercava la pace. Ci sono coerenza, voglia di continuare e poi dolore e un peso che ad un certo punto non si riesce più a sopportare. Si uccide Langer, si uccide il 3 luglio del 1995 in Toscana e lascia orfani i militanti dei Verdi, ma anche tanti giovani che verranno dopo e che in quella fine disillusa vedranno infrangersi una vita che era esempio di speranza. “La sua storia, – concludono i due artisti, -è un cammino, un passaggio di interrogativi e nodi critici. Ha dovuto scontrarsi con la realtà da uomo politico e ha dovuto farlo più volte. Racconteremo quei punti proprio per stimolare domande in chi legge. Non abbiamo risposte, solo voglia di disegnare una storia dimenticata”. Il fumetto è ancora in costruzione, ma in quelle tavole non mancherà il racconto dell’adesione ai Verdi nonostante la diffidenza verso la forma partito o il voto a favore dell’intervento in Bosnia da parte della Nato. Tasselli della vita di Alexander Langer che più che punti neri, ne disegnano l’umanità.