Una decina di sacchi di juta decorati con il simbolo dell’Euro e uno striscione: “Rubate anche questi”. L’invito lanciato dalla sezione parmense di Casapound Emilia Romagna, attraverso blitz notturno condotto a Parma da alcuni militanti del movimento di estrema destra, è rivolto al Monte dei Paschi di Siena. “Per sottolineare in maniera provocatoria – spiega Pier Paolo Mora, candidato alla Camera per Casapound Italia e responsabile provinciale del movimento a Parma – la vergognosa gestione di Mps”. Una gestione sulla quale ora indaga la procura senese, denunciata per la prima volta dal giornalista Marco Lillo del Fatto Quotidiano, che raccontò all’Italia dell’operazione Alexandria e di quel contratto, stipulato a luglio 2009, che sarebbe dovuto servire a far sparire dal bilancio della banca un buco di almeno 220 milioni di euro. Costato, agli italiani, già mezzo miliardo di aiuti statali.
“Monte dei Paschi – spiega Mora – ha investito in maniera sciagurata, creando un buco da 14 miliardi di euro. Ma quel che è peggio è che non è una banca qualsiasi: è una banca che è stata di fatto governata indirettamente dal Pd, che l’ha usata come cassa continua per i propri affari, ottenendo finanziamenti e mutui agevolati per i suoi dirigenti. Ora – prosegue il dirigente di Cpi – questo stesso Pd, che una volta a settimana chiede la chiusura delle nostre sedi in giro per l’Italia, vorrebbe governare il paese dopo aver sostenuto, con Pdl e Udc, il governo del tecnico Monti, che a sua volta ha salvato Mps erogando l’equivalente dell’incasso dell’Imu, 3,9 miliardi di euro di soldi pubblici, senza che nessuno muovesse un dito o protestasse”.
Un’azione politica quindi, una rivendicazione per dimostrare la presenza, sul territorio, di un’alternativa, quando già nell’aria c’è il profumo delle elezioni. “Del resto – continua Mora – non c’è rimasta molta scelta, quando si tratta di votare: Pd, Pdl e Monti sono un unico soggetto, i democratici e i berlusconiani hanno votato le leggi del Professore e insieme hanno affossato il paese in questi 13 mesi”. La Lega Nord, poi, “ha finto di contrastare il governo tecnico, ma non bisogna dimenticare che subito prima, quando c’era il Cavaliere al timone del paese, hanno appoggiato il salvataggio delle banche”, un sistema che, secondo Casapound, andrebbe completamente ridimensionato. Il modello da seguire, o uno dei modelli a cui fare riferimento, è quello tedesco, “dove la terza banca del paese è dello Stato, che finanzia l’economia reale”.
Anche i nuovi partiti, secondo il movimento di estrema destra, non sono una soluzione, un soggetto politico da prendere realmente in considerazione. Se Rivoluzione Civile “è Rifondazione Comunista sotto mentite spoglie, un gruppo nato per le elezioni e destinato a morire subito dopo il voto, come del resto loro stessi hanno affermato”, il Movimento Cinque Stelle, che a gennaio è stato attaccato per le affermazioni di Beppe Grillo, che ai militanti dell’estrema destra ha detto “avete idee condivisibili, alcune più, alcune meno”, per poi aggiungere: “se un ragazzo di Casapound vuole entrare a far parte del Movimento, non vedo problemi oggettivi”, farà la stessa fine. “La differenza tra noi e i grillini è che noi non ci siamo conosciuti sul web – spiega Mora – quindi non rischiamo di scioglierci non appena arrivati in Parlamento. Facciamo politica da dieci anni ormai, dal 2003, e siamo un gruppo coeso”.
E i continui richiami al fascismo, alla discriminazione e all’omofobia? “Sì siamo fascisti – risponde il responsabile regionale del movimento di estrema destra – per la precisione ci definiamo fascisti del terzo millennio. Ciò significa che intendiamo rifarci al modello politico di Benito Mussolini, perché sebbene ci siano stati aspetti negativi in quegli anni, riteniamo che molti elementi fossero positivi e vanno ripresi”.
Punto cardine del programma elettorale è appunto la riforma del sistema bancario: “una riforma che obblighi le banche a finanziare solo l’economia reale. Il debito creato dagli istituti di credito non può e non deve essere pagato dai cittadini. Il 24 e il 25 febbraio – conclude il candidato alla Camera – si può essere complici di chi ha preso i soldi ai cittadini per salvare le banche oppure si può votare Casapound Italia”. Resta da vedere se il fascismo, in Italia, sia un ricordo già così lontano.