Tutti pazzi per il trotto e per le stanze vaticane? Macché, è il modo in cui i due siti online - Nota politica e Youtrend - aggirano il divieto di diffusione delle intenzioni di voto scattato a mezzanotte del 9 febbraio. E così spuntano il bonario cardinale di Piacenza, l'indomito prelato di Monza ma anche il cavallo guatemalteco Galopin du Zacapa
Le voci dal conclave nazionale sono insistenti, il nuovo pastore della Chiesa sarà… il bonario cardinale di Piacenza. Farà eleggere 34-35 cardinali mentre il più temibile degli avversari, l’indomito prelato di Monza avrebbe raggiunto la soglia psicologica dei 30 voti in Conclave. Le giocate all’ippodromo confermano l’ordine di arrivo pronosticato dagli allibratori nelle scorse settimane, ma con un distacco tra la prima scuderia “Bien Comun” e il sorprendente “Maison Liberté” solo sul rettilineo finale e con margine risicatissimo: 1,5 secondi.
Tutti pazzi per il trotto e per le stanze vaticane? Macché, è il modo in cui i due siti online appassionati di dati e sondaggi – Nota politica e Youtrend – aggirano il divieto di diffusione delle intenzioni di voto scattato a mezzanotte del 9 febbraio. Un divieto contestato da molti che consente solo a una stretta cerchia di persone – candidati, partiti, addetti ai lavori – di sapere come stanno le cose e non agli elettori che le devono poi fare, crociando la scheda nell’urna. D’altra parte quel divieto ha la sua ratio nel tentativo di evitare un rischio peggiore dell’ignoranza: che il voto venga inquinato a suon di sondaggi pilotati per soddisfare la committenza dei vari partiti. L’attendibilità dei dati camuffati per la rete, avvertono gli esperti, è ancora più aleatoria perché la loro non-ufficialità aumenta esponenzialmente il rischio.
Comunque sia, se in tv e sui giornali sembra proibitissimo rivelare alcunché, su Internet i numeri corrono eccome, coperti con nomi di fantasia. Gli aggiornamenti arrivano dall’«Ippodromo San Nicola» o San Siro e la decrittazione è immediata. Altri sondaggi, per l’elezione del Conclave, su youtrend.it. Ma ecco cosa dicono.
La manche de la Chambre e del Senat
Le ultime giocate alla Manche de la Chambre vedono la scuderia “Bien Comun” chiudere agevolmente prima, distanziando di 6 lunghezze la rivale Maison Liberté. E i piazzamenti? Molto buona la prova di Fan Idole che “corre il miglio in 30 secondi netti”. Varenne, il campione di Arcore, non va malissimo ma è lontano dalla forma dei giorni migliori: con 19 secondi traina la sua scuderia ma manca dello sprint finale per coronare la rimonta. Al centro della pista svetta Ipson de la Boccon, cavallo professorile: 10 secondi il suo tempo al traguardo”.
Ma le scommesse più fresche, arrivate oggi, riguardano l’anello alto, la “corsa del Senat” dove le scuderie sono date in quest’ordine: Bien Comun chiude in 37″, con quattro secondi di vantaggio su Maison Liberté (33″). Terza piazza per il cinque volte stellato Igor Brick (14″), che sopravanza piuttosto nettamente Ipson de la Boccon (10,5″). Lontano il cavallo guatemalteco Galopin du Zacapa (3,5″). Tra i singoli destrieri guidano la corsa Fan Idole con 32,5 secondi e Varenne con 24 secondi. Dietro, molto staccati, tutti gli altri. Qui, avverte il sito, la manche è un po’ più complessa e i tempi che contano sono quelli delle singole corse regionali: “Lo strano meccanismo di questa corsa – avvertono i bookmaker – prevede anche che ai cavalli non vengano assegnate medaglie ma sacchi di biada”. E allora ecco quanti “sacchi” si portano a casa le scuderie: Varenne 81 sacchi, Groom de Bootz 12, Maison Liberté 94, Ipson de la Boccon 20, Fan Idole 134, Gebrazax 10, Bien Comun 144 sacchi, Igor Brick 43.
Voci dal conclave, la Camera papale elegge…
“Ultime dal Conclave nazionale, che si riunirà presto nell’immortale cornice della Cappella sistina per eleggere il nuovo leader della Chiesa e i rappresentanti della Camera papale”. A fornire i numeri – avverte il sito Youtrend.it – è “il vaticanista spesso ospite in tv, il napoletano Tonio Arcinoto”. E allora: in testa sarebbe sempre il bonario cardinale di Piacenza, forte del sostegno di 34-35 cardinali, anche se il più temibile tra i suoi avversari, “l’indomito prelato pelato di Monza e Brianza”, sarebbe in crescita e avrebbe raggiunto la soglia psicologica dei 30 voti in Conclave.
Nel dettaglio, i conteggi dell’Istituto pastorale reliquie attribuiscono 29-30 preferenze direttamente al leader progressista piacentino, 4 al suo principale alleato (l’anticonformista arcivescovo di Bari) e 1 agli altri porporati confederati. Totale, appunto, 34-35. Il capo indiscusso del fronte conservatore, invece, otterrebbe direttamente il sostegno di 21grandi elettori, 5 andrebbero al suo maggiore alleato (l’arcivescovo di Varese che indossa sempre uno zuccotto verde), 1,8 alla Congregazione dei fratelli, 1,2 ai vescovi meridionalistie appena 1 ai prelati più a destra. Fuori dai due poli principali va molto forte lo spassoso camerlengo di Genova, che raccoglie il consenso di ben 17 cardinali, staccando le truppe dello schieramento che fa capo al sobrio e rigoroso cardinale milanese già nunzio apostolico a Bruxelles, fermo a 10-11 cardinali (di questi, 8 sostengono direttamente lui e 2 preferiscono il brizzolato e devotissimo arcivescovo di Bologna). Proprio intorno ai 4 porporati, la quota minima per entrare alla Camera papale, starebbe il candidato siciliano, vale a dire l’inquisitore del Sant’Uffizio di Palermo, mentre l’appariscente ecclesiarca torinese sarebbe sempre sotto le 2 preferenze.
Sorpresa in Lombardia: l’arcivescovo “di rito ambrosiano” sorpassa quello di Varese per un punto
C’è movimento anche all’arcidiocesi di Milano, decisiva nel Conclave di domenica 24 e lunedì 25 febbraio. Sull’imminente conclave regionale lombardo il sito notapolitica.it ha riprodotto i calcoli del “vaticanista più corteggiato dalle televisioni, il serio e stimato Lando Pallio Uccelli”.
Le sue tabelle attribuiscono un lieve vantaggio al candidato del cardinale di Piacenza, di rito ambrosiano, che raggiunge i 39,6 cardinali (sì, anche i porporati hanno i decimali), superando così di slancio l’arcivescovo di Varese, il prelato di rito maronita, fermo a 38,6. Soffre, ad appena 12,3, l’ex vescovo di Milano di rito albertino, appoggiato dai cardinali più sobri, mentre la candidata che fa capo all’effervescente camerlengo pentastellato di Genova è data a 7,1 preferenze e il parigrado sostenuto dall’eccentrico ecclesiarca di Mirafiori è a un dignitoso 2,5. La rilevazione è importante anche perché i conteggi di due settimane fa vedevano il maronita in vantaggio sull’avversario ambrosiano, che sembra quindi beneficiare di un trend assai incoraggiante per il fronte progressista capeggiato dal bonario cardinale piacentino e dall’ingioiellato arcivescovo barese, che proprio in piazza del Duomo hanno fatto visita nei giorni scorsi.