Ci avviciniamo inesorabilmente verso la resa dei conti: tra una settimana scopriremo, ancora una volta, di che pasta siamo fatti noi cittadini italiani.
Sì, perché con le elezioni non si decide solo chi ci governerà, ma, dall’esito delle urne, si può comprendere come è fatto un italiano.
Sabato scorso, mi recai per tenere un incontro su Padre Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia il 15 Settembre del 1993, presso il Liceo classico Giovanni Pantaleo di Castelvetrano, regno incontrastato del mafioso Messina Denaro, l’ultimo dei capofila latitanti: lì ebbi a leggere, su uno degli annali del Liceo (LOGOI N°8), una parte del celebre discorso di Pericle agli Ateniesi (461 a.C.): “Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi e per questo viene chiamato democrazia. Qui noi ad Atene facciamo così. Le leggi qui assicurano una giustizia uguale per tutti […]; non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza […] e la povertà non costituisce un impedimento. Qui noi ad Atene facciamo così. […]; Un cittadino Ateniese non trascura i pubblici affari […]; ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così. Ci è stato insegnato anche di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi […]. Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo ma inutile […]; e noi non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo così…”
Per un attimo, mentre attendevo che gli studenti prendessero posto dentro l’aula magna, ho immaginato chi dei nostri governanti passati o futuri potesse scrivere un discorso del genere sugli Italiani… e mi sono chiesto: non lo si può scrivere perché non abbiamo un pensatore così sopraffino o perché oggi l’oggetto del discorso non offre questi spunti?
Siamo chiamati, noi Italiani, a dare prova di quanto del discorso di Pericle sappiamo, e di quanto vogliamo diventi nostro. In un mondo dove tutto muta, tutto si muove e tutto cambia, dobbiamo ricostruire i pilastri delle virtù che si ispirano ai valori del rispetto per l’altro. Per una volta lasciamo che il discorso di Pericle venga pronunciato a noi Italiani.