"E' inutile che mi insulti dicendo che sono un parassita", ha detto il segretario del Partito democratico, "sono figlio di un meccanico e con me va sul duro"
“E’ inutile che mi insulti dicendo che sono un parassita, sono figlio di un meccanico e con me va sul duro”. Pier Luigi Bersani ha risposto così alle parole di Beppe Grillo, precisando di non aver mai fatto condoni tombali. “Mi va bene tutto, ma sulla democrazia non si scherza”, ha aggiunto intervenendo alla Tribuna elettorale su Raidue, “perché c’è gente che c’è morta”.
“Mi va bene discutere su tutto, ma sulla democrazia sarò inflessibile. Di macerie ne abbiamo abbastanza, solo i miliardari campano sulle macerie, la povera gente ci rimane sotto”, ha spiegato il leader del Partito democratico. “Io voglio bene ai ragazzi del M5S, ma a lui voglio dire che non mi impressiona”.
Bersani è poi tornato sul tema dell’Imu, affermando che ”il conto non va fatto su ogni singola abitazione”. “Io mi riferisco ai patrimoni immobiliari: è la somma delle proprietà che deve fare 1,2 milioni”, ha spiegato rispondendo a una domanda sul valore catastale di 1,2 milioni come soglia per riequilibrare il carico dell’Imu.