Piazza gremita ("800mila persone e 150 mila collegati via streaming", urla il leader M5S dal palco). Un successo il comizio che ha ripreso i temi della campagna elettorale, senza risparmiare attacchi frontali agli altri candidati. Momenti di tensione con le forze dell'ordine a causa dell'esclusione dei giornalisti italiani dal backstage. Il presidente della Stampa estera: "Grillo non rispetta la libertà di stampa". Dopo le proteste cronisti ammessi, ma poi intrappolati dallo staff. Sul palco Casaleggio: "Grazie a tutti"
Si chiude nella storica piazza San Giovanni a Roma con il ‘Sarà un piacere day‘ la campagna elettorale di Beppe Grillo. L’evento è iniziato alle 18 e con il comizio di Grillo iniziato alle 21 finisce lo Tsunami tour, che ha portato il leader del movimento in decine di piazze di tutta Italia. Piazze tutte piene di militanti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle.
Nelle prime ore del pomeriggio ci sono state proteste della stampa italiana che, per volere dello staff del leader 5 Stelle, non è stata ammessa al backstage. In seguito gli organizzatori M5S hanno fatto schierare una decina di carabinieri per garantire l’ordine pubblico e impedire l’accesso ai cronisti di entrare nello spazio che porta al palco e che in genere è riservato a loro e ai fotografi. Le uniche eccezioni sono state fatte per SkyTg24, Rai e stampa estera. A partire dalle 18, si alterneranno gli amministratori eletti e alcuni candidati. Tra questi Davide Barillari, in corsa per il governo della Regione Lazio, Silvana Carcano, per la Lombardia, e Antonio Federico, candidato per il Molise. Presente anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
ECCO LA CRONACA DELL’INTERA SERATA
21.43 Grillo: “Inizia qualcosa che non c’è mai stato”. “Inizia qualcosa che non c’è mai stato” così Beppe Grillo dal palco di piazza San Giovanni. Dove è salito anche Gianroberto Casaleggio: “Io parlo poco e stasera è una delle pochissime volte: abbiamo bisogno di fantasia e creatività per uscire… abbiamo bisogno di due cose in più la trasparenza, onestà e competenza. Cambieremo l’Italia”. Il guru del leader ha raccontato che molte volte lui e Grillo hanno pensato di “buttare la spugna” e poi “Grazie a tutti”.
21.42 Grillo: “Berlusconi altro che congiuntivite Berlusconi ci vede benissimo” . ‘‘Berlusconi non è andato a Napoli perché ha la congiuntivite. Altro che congiuntivite! Ha visto bene che non c’era nessuno in piazza del Plebiscito per il comizio finale del Pdl”. Così Beppe Grillo dal palco di piazza San Giovanni a Roma.
21.40 Grillo: “Con noi rivoluzione democratica non violenta” – “Ciò che sta succedendo in Italia non era mai successo, una rivoluzione democratica non violenta”. Lo ha detto Beppe Grillo dal palco di piazza San Giovanni a Roma, gremita di folla. “Noi pensavamo di essere soli e invece siamo una moltitudine – ha proseguito – eravamo prigionieri in una stanza buia, ora siamo fuori e stiamo percorrendo l’unica via possibile“.
21.36 Grillo si commuove: “Siamo 800mila persone”. “Abbiamo i dati. No, non li voglio leggere. Dio mio cosa abbia fatto… Non lo voglio dire, non lo voglio dire. Siamo 800mila persone, vi abbiamo replicato con il photoshop e 150 mila persone collegate in streaming”. Così Beppe Grillo dal palco che è apparso commosso. “E’ il più grande evento mediatico di tutti i tempi. Dio mio cosa abbiamo fatto”, ha aggiunto mentre la piazza urla “tutti a casa, tutti a casa”.
21.26 Grillo: “C’è una nuova Italia che ci aspetta” . Grillo dal palco parla di un “futuro più povero, ma più vero e concreto… Sarà una nuova Italia che ci aspetta”. “Sono consapevole che dobbiamo contare solo sulle nostre forze ma abbiamo tracciato la via che ci porta verso il futuro”. Per Grillo il M5s “si è riconosciuto e condivide le nostre parole guerriere, parole che sono diventate armi potenti per ribaltare tutto. Sono parole guerriere ma sono parole come solidarietà o comunità”. “Quello che ci aspetta sarà un periodo molto difficile… ora è stata trovata la via per un futuro forse più povero ma vero, concreto e felice. C’è una nuova Italia che ci aspetta e sarà bellissimo farne parte”. Poi si interrompe e annuncia: “Mi commuovo”. “Ci aspettano cinque anni di lacrime e sangue. Non ho la bacchetta magica”. Beppe Grillo chiede sacrifici da fare “insieme”, ma annuncia non partendo dal basso ma dall’alto. Quindi elenca i doppi incarichi, i vitalizi, le automobili. Propone di accorpare i Comuni sotto i 5000 abitanti e togliere le province. “Loro non possono fare le riforme – prosegue riferendosi alla classe politica attuale – sono coinvolti, noi no”.
21.18 Grillo: “Siamo la prima forza politica del paese”- “Siamo la terza, la seconda, siamo prima forza politica del paese”. Lo ha detto Beppe Grillo dal palco di piazza San Giovanni a Roma. ”O si cambia e ci aiutiamo fra di noi, oppure faremo la fine della Grecia”. Così Beppe Grillo dal palco di piazza San Giovanni attaccando la politica europea di aiuti ad Atene. “In Grecia – aggiunge – rapinano le banche e poi distribuiscono i soldi alla gente, rubano nei supermercati e poi distribuiscono il cibo. In Italia si va verso quella fine lì”.
21.17. Grillo: ”E’ tutto finito. Sono nel caos” – ”E’ tutto finito. Sono nel caos. Il presidente della Repubblica se ne va quattro giorni dalla Merkel, il papa è prigioniero dei cardinali a Castel Gandolfo”. Così Beppe Grillo dal palco di piazza San Giovanni a Roma. E sul caso Mps propone la nazionalizzazione della banca e chiede che siano messi sono inchiesta tutti i dirigenti del Pd dal 1995 in poi. “Mandiamo sotto processo tutti i vertici del Pd, dal ’95 ad oggi. Ma anche chi non ha controllato, a partire dalla Consob”. E poi rimprovera “il Presidente Napolitano per non aver battuto i pugni sul tavolo e gridato: ‘fuori i nomi'”. “Che ci vadano i figli della Fornero a fare un lavoro come quello dei call center”. Lo ha detto Beppe Grillo a piazza san Giovanni. “Il ‘nano’ sai chi è, è come parlare con Mastrolindo”. Ma il Pd “ha fatto finta di fare opposizione per vent’anni e si sono passati la borraccia come Coppi e Bartali”. Cosi’ Beppe Grillo, dal palco di San Giovanni, ‘denuncia’ i rapporti tra Berlusconi ed il Partito Democratico.
21.15 – Grillo: ”I miracoli succedono” – ”I miracoli succedono”,urla Beppe Grillo dal palco di San Giovanni suscitando l’entusiasmo della folla. Il leader del M5S ricorda i successi inaspettati delle amministrative di Parma e della Regione Siciliana. “Io ho attraversato lo Stretto di Messina e scommettevano sul mio infarto – aggiunge sorridendo – ma quando sono arrivato dall’altra parte ho fatto venti minuti prima del traghetto”.
21.12 – “E’ finita, e’ finita, e’ finita. In una tristezza infinita. Sono falliti” – “E’ finita, è finita, è finita. In una tristezza infinita. Da qualsiasi punto di vista li guardi, politico, economico, sociale, sono dei falliti. E ora inizia qualcosa. Non ci sto più a vedere gente che soffre e questi qui in tv con la loro faccia da c…. Devono andare a casa”. Lo ha detto Beppe Grillo a piazza San Giovanni. “Ma prima che vadano a casa – ha aggiunto – faremo prima un controllo fiscale su di loro, un politometro”. ”I grandi sindacati, i sindacalisti sono responsabili di questo dissesto” del paese proprio “come i partiti”. “Sono indietro di venti anni. In Germania – aggiunge – gli operai fanno parte della proprietà aziendale”.
21.10- Grillo: “Ho dato interviste a tutte le televisioni del mondo – “Hanno detto che io non do interviste. Ho dato interviste a tutte le televisioni del mondo. Sono qua tutte. Tranne le nostre tv che continuano a mentire”. Lo ha detto Beppe Grillo da piazza San Giovanni. “Aspettano che la gente sia andata via e inquadrano le piazze vuote”, ha sottolineato.
21.09 – Grillo: “Hanno detti di tutto: che ero nazista, fascista, comunista”. “Hanno detto di tutto: che ero nazista, fascista, comunista, demagogo, contro i neri, contro gli omosessuali…. E che incito a bombardare il Parlamento italiano, ma come c…. si fa a dire sta’ roba”. Lo ha detto Beppe Grillo dal palco di piazza San Giovanni.
21.05 – Grillo: “Bersani è un parassita, io i soldi li ho guadagnati”. “Bersani è un parassita, io i soldi li ha guadagnati” ha gridato Grillo dal palco. “Gargamella dice che è figlio di un meccanico e che io sono miliardario ma io ho lavorato una vita per guadagnare questi soldi, non sono un parassita come lui”. Dopo il 27 “ci saremo noi” e arringando la folla sottolinea, a proposito dei politici: “E’ possibile che uno che sta lì da vent’anni non sente il dovere di andarsene spontaneamente?”. E’ da analizzare “psichiatricamente”.
21.03 – Grillo: “Per questa gente è finita” – “Per questa gente è finita”. Lo ha detto Beppe Grillo a piazza san giovanni riferendosi ai politici. “Li vedete nelle loro macchine blindate, dovrebbero scrivere sulla portiera ‘state per uscire nella vita reale’.. Sono sconnessi da ogni cosa. Arrendetevi. Siete circondati. Chiedete scusa. Noi qua e loro nei loro teatrini, nei loro uffici”. L’attacco alla classe politica va avanti e punta anche contro la tv e la stampa, “i loro dipendenti. Vanno nei loro salotti tv – grida – Si fanno ospitare. Hanno scritto che ho detto che si doveva bombardare il Parlamento: ma come cazzo si fa? Sono squallidi. Siete dei falliti, dovete andarvene. Tutti fuori”.
20. 50 – Grillo: “E’ già questo, siamo già andati oltre” . “Il risultato è già raggiunto. Siamo andati già oltre. E’ tutta che la notte che mi esercito per non commuovermi”, queste le prime parole del comizio finale di Grillo. “Mi aspettavo qualcosa di più…” ironizza il leader di M5S guardando la piazza gremita: “Questo è un sogno”. “Siamo entrati in un’altra fase. Non so come sarà ma è un’altra fase. Sono spiazzati ancora adesso. Stiamo correndo… anche il Papa non ce l’ha fatta”. E ancora “ho dato fuoco ad una miccia”. Grillo non ha mancato di notare: “Sembravamo dei pazzi all’inizio… ora è un sogno condiviso da voi”. Il leader del Movimento 5 Stelle ha ripetuto anche la frase detta nel comizio di Milano: “Arrendetevi, siete circondati”.
20.45 – Arrivato il camper di Beppe Grillo, c’è anche Casaleggio. Il camper di Beppe Grillo è arrivato in piazza. A bordo del camper anche Gianroberto Casaleggio. Il comizio elettorale di chiusura si è trasformato in una sfida tra l’organizzazione e la stampa italiana, definita “non gradita”. I cronisti sono stati invitati ad accreditarsi per poi accedere al retropalco; poi hanno atteso nello spazio antistante la chiesa di S.Giovanni, sotto la pioggia. Dopo alcuni minuti la stampa è stato permesso l’accesso in un’area non distante dal palco ma non nel retropalco dove sono presenti i media stranieri
20.21 – Mineo: “Cacciando i giornalisti, ha tradito la sua piazza”- “Cacciando i giornalisti dal palco di San Giovanni, Grillo ha tradito la sua piazza. Che rinnovamento è se non rispondi a una sola domanda? Quale futuro puoi promettere ai giovani, se non rispetti chi sta facendo il suo mestiere? Ai cronisti la mia solidarietà e il mio affetto. A Grillo un consiglio: impari a rispettare le regole della democrazia se non vuole prendersi lui un gigantesco ‘vaffa’”. Lo dichiara Corradino Mineo, capolista del Pd al Senato in Sicilia.
20.17 – Ingroia: “Grillo fa spettacolo ma problemi restano” – “Grillo non fa politica, fas pettacolo e ha molti spettatori. Tutti ridono alle sue battute, ma poi finisce lo spettacolo e tutti tornano a casa con gli stessi problemi che avevano prima – dice il leader di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia – Noi invece vogliamo una politica che risolva i problemi dei cittadini – ha aggiunto il magistrato siciliano – e se il Movimento 5 Stelle, che non ha nessun programma e manderà in Parlamento non Grillo, cioè l’unico che parla, ma tanti signor nessuno, vorrà confrontarsi con noi, sono i benvenuti”.
20.16 – Cicchitto (Pdl): “Stampa reagisca” – “Da una parte abbiamo Monti subalterno alla Merkel e dall’altra abbiamo Grillo che vieta l’ingresso alla stampa italiana. Solo i giornalisti stranieri sono ammessi. Emerge da un lato una pericolosa subalternità alla Germania e dall’altro un attacco sconsiderato alla stampa italiana. Ci aspettiamo che la stampa italiana reagisca con forza a questo inaccettabile atteggiamento discriminatorio”. Lo afferma il Presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto.
19. 51 – Contr’ordine, cordone blocca giornalisti italiani – Contr’ordine dello staff che, lungo il percorso che conduce al palco dove Grillo alle 21 terrà il suo intervento, hanno creato un vero e proprio cordone tenendosi sottobraccio l’un l’altro per bloccare la stampa italiana. Alcuni giornalisti italiani, superato il primo step, sono rimasti ‘incastrati’ in uno spazio vuoto, senza possibilità di accedere o vedere piazza San Giovanni né di raggiungere il backstage. Intanto proseguono i battibecchi tra lo staff degli attivisti e i cronisti. Al momento gli unici ad avere avuto accesso al retropalco sono i cronisti della stampa estera, di Sky e della Rai.
19.50 – Quasi 100 mila persone stanno seguendo lo streaming – Continuano ad aumentare le persone che seguono su Internet la manifestazione del Movimento 5 Stelle a piazza San Giovanni a Roma. Dal palco è stato dato un nuovo numero: “Ci stanno seguendo in streaming 97.400 persone”. Intanto è tornata la pioggia, ma la gente sta continuando ad affluire in attesa del comizio di Beppe Grillo, previsto per le 21. Sul palco si alternano interventi dei candidati a video, dedicati ai temi cari al movimento: l’ultimo in ordine di tempo, uno spezzone del film ‘I cento passi’ per ricordare la battaglia di Peppino Impastato contro la mafia.
19.32 – Renzi: “I giornalisti non vanno cacciati” – “Qualche ora fa qualcuno ha chiamato i carabinieri in piazza San Giovanni per allontanare i giornalisti e quel qualcuno risponde al nome di Beppe Grillo, non si cacciano i giornalisti, si avvicinano i cittadini questo è il senso della politica”. Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi commenta da Bologna, dove ha chiuso la campagna elettorale del Pd, quanto avvenuto nella piazza romana che attende il comizio finale dello ‘Tsunami tour’. Intanto i giornalisti sono stati ammessi all’accredito. Quanto al fenomeno Grillo, Renzi aggiunge che “la politica non è mandare a quel paese qualcuno ma farsi carico dei problemi delle persone. Il voto a Grillo può mettere a posto la coscienza, ma qui bisogna mettere a posto il Paese”.
19.27 – In attesa del comizio viene letta la Costituzione – Piazza San Giovanni attende l’intervento di Beppe Grillo con la lettura della prima parte della Costituzione italiana. Dopo musica e filmati, un esponente dei 5 Stelle ha preso la parola dal palco dando la lettura della prima parte della Carta dedicata ai diritti fondamentali. Sul maxi schermo montato in piazza è stato proiettato anche il discorso di Pietro Calamandrei agli studenti. E mentre si attende l’intervento di Grillo, la lettura va avanti.
19.25 – Usigrai: “Per dignità testate Rai non ricorrano a segnale offerto da Sky”. La decisione dello staff di Beppe Grillo di selezionare le testate ammesse sul palco in piazza San Giovanni, a Roma, per il comizio conclusivo del leader del Movimento 5 Stelle sta spaccando il mondo della comunicazione. L’esecutivo Usigrai invita infatti “tutte le testate della Rai a non utilizzare il segnale messo a disposizione dall’unica tv italiana ammessa sul palco di Grillo, pur ringraziandola per l’offerta”.
19.21 – Dopo ore di attesa e le proteste, giornalisti in fila davanti al gazebo per accrediti – Dopo tre ore di attesa e numerose proteste i giornalisti della stampa italiana sono finalmente in fila davanti al gazebo degli accrediti dello staff del Movimento 5 Stelle per potersi avvicinare al palco sul quale Beppe Grillo è atteso per le 21. “Sono vent’anni che si fanno manifestazioni in questa piazza e non è mai successa una cosa del genere”, ha più volte scandito una delle fotografe assiepate con cronisti e fotoreporter davanti al divieto di accesso ribadito dallo staff presente e dall’ufficio stampa che presidia piazza San Giovanni.
19.15 – Associazione stampa parlamentare: “Inaccettabile discriminazione fra testate” – L’associazione stampa parlamentare ritiene inaccettabile che agli insulti rivolti a giornalisti e cameramen nei giorni scorsi, il Movimento 5 Stelle aggiunga oggi la discriminazione fra testate e giornalisti italiani e stranieri e fra reti televisive italiane in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale in Piazza San Giovanni a Roma. Negandosi al confronto con la stampa e consentendo l’accesso al backstage e al palco solo a pochi cronisti scelti, M5S e il suo leader Beppe Grillo rifiutano le piu’ elementari logiche democratiche e di trasparenza. L’Asp esprime al riguardo tutta la propria protesta e preoccupazione e si augura che tali comportamenti non si ripetano nella gestione della comunicazione da parte dei rappresentanti del Movimento che verranno eletti in Parlamento.
19.09 – Intervento forze dell’ordine, stampa italiana ammessa nel retropalco. Dopo tre ore di attesa e momenti di tensione tra lo staff de M5S e alcuni cronisti, la stampa italiana è stata ammessa nel retropalco dello ‘Tsunami tour’ dove Beppe Grillo a partire dalle 21 dovrebbe iniziare il suo intervento. I giornalisti sono stati lasciati entrare grazie alla mediazione delle forze dell’ordine che hanno convinto lo staff a riservare alla stampa italiana lo stesso trattamento riconosciuto ai cronisti esteri, nonché alle telecamere di Sky e Rai. Ora i giornalisti sono in fila per l’accredito e a breve dovrebbero raggiungere il backstage.
19.06 – Video di Scarpinato e Pasolini sui mega schermi. Pierpaolo Pasolini e Roberto Scarpinato alla manifestazione del Movimento 5 Stella a Piazza San Giovanni. Dopo i video su precedenti comizi di Beppe Grillo, dai mega schermi installati nella piazza le testimonianze del magistrato, sui valori della Costituzione, e dello scrittore, sul potere. Dopo gli interventi di alcuni candidati, un video del presidente dell’Uruguay, Josè Pepe Mujica dedicato al tema della solidarietà. In attesa del leader del M5S in piazza continua ad arrivare gente.
19.00 – Presidente Stampa estera: “Grillo non rispetta libertà di stampa” – “Ci dispiace che il Movimento 5 Stelle, in questo momento importante per la vita politica italiana, non abbia rispetto per la libertà di stampa in Italia e per il lavoro dei media che devono coprire la campagna elettorale, come questo evento”. Lo ha dichiarato all’Ansa Tobias Piller, presidente dell’Associazione Stampa estera. Il presidente dell’Associazione, e corrispondente della Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha inoltre precisato che “la stampa estera non ha avuto nessun ruolo nella decisione del Movimento 5 Stelle e di Beppe Grillo” di escludere dal palco di San Giovanni i giornalisti italiani (ad eccezione di SkyTg24), ammettendo solo i corrispondenti stranieri.
18.48 – Usigrai: “Grillo ha passato il segno” – “Ora le istituzioni devono intervenire. Alla vigilia di elezioni che potrebbero consacrare Grillo tra i principali leader politici in Italia, non si può far finta di non vedere le manifestazioni di intolleranza ormai quotidiane che vengono dai palchi dello Tsunami Tour contro le giornaliste e i giornalisti. Oggi si è passato il segno con l’indicazione di nazionalità e testate non gradite. La libertà di stampa non è questione di parte”. Lo afferma, in una nota, l’esecutivo dell’Usigrai, aggiungendo che “Fnsi, Ordine dei giornalisti, Usigrai e tutti gli istituti della professione risponderanno uniti contro tutte le aggressioni alla libertà di informazione”.
18.45 –Storace: “Divieto giornalisti? Se lo meritano” – ”I giornalisti se lo meritano. E’ diretta conseguenza del comportamento accomodante della stampa italiana nei confronti di Grillo, perché poi lui può pontificare su tutto”. Così il candidato a governatore del Lazio Francesco Storace, a margine di un’iniziativa elettorale a Formia, ha commentato la scelta di Beppe Grillo di non far accedere all’area palco i giornalisti italiani. “Io sto aspettando ancora oggi – ha aggiunto – che qualcuno chieda a Zingaretti conto su un dirigente nominato dopo una condanna per violenza sessuale. Non c’è un giornalista che gli faccia questa domanda. E cosa ci stanno a fare?”.
18.39 – Grillo alla Cnn: “Presidente Napolitano guadagna tre volte Obama” – Il presidente Giorgio Napolitano “non capisce che milioni di italiani lì fuori non possono restare così a lungo. Non puoi chiedere a un italiano, a un imprenditore, a una famiglia di fare sacrifici quando la presidenza costa 240 milioni di euro all’anno”. Lo ha affermato il leader del M5S Beppe Grillo in un’intervista alla Cnn pubblicata sul sito web dell’emittente Usa. “Il nostro presidente guadagna tre volte quanto guadagna il presidente Obama. Un ambasciatore italiano guadagna 20mila euro al mese, Merkel novemila. Non puoi aspettarti dei sacrifici ora perché noi tutti dovremmo fare dei sacrifici ora o non li farà nessuno”.
18.32 – “80 mila persone sono collegate in streaming” – 80 mila persone sono collegate in streaming”. Così Matteo Pontano, fondatore di Radio Reset ha gridato dal palco di piazza San Giovanni ai migliaia di sostenitori che affollano la piazza in attesa di Beppe Grillo. “Sarà una serata particolare – ha annunciato – abbiamo scelto di non avere cantanti e personaggi famosi, questa sera parleremo solo di contenuti” ha detto Pontano che ha presentato una serie di video di Beppe Grillo e ricordato quali sono gli ideali del Movimento 5 Stelle. Ci arrivano continuamente mail di gente che per la prima volta si dice felice di andare a votare”.
18.29 – Sky: “Pronti a cedere gratuitamente il segnale dal palco” – Lo ha dichiarato il direttore di Sky TG24 Sarah Varetto specificando che il messaggio è rivolto “a chiunque ne faccia richiesta”. Si riferisce alla decisione dei responsabili del Movimento 5 Stelle di far accedere sul palco del comizio finale di Grillo solo testate straniere e il canale all news di Sky, e telecamere della Rai. Vicenda che ha subito registrato aspre polemiche e le dure proteste della Fnsi e dell’Ordine dei giornalisti.
18.16 – Staff di Grillo chiama i carabinieri contro la stampa – Momenti di tensione a piazza San Giovanni tra ‘grillini’ e stampa. L’organizzazione del Movimento 5 stelle ha impedito ai giornalisti italiani, anche se accreditati, di entrare nello spazio che porta al palco e che in genere è riservato proprio a stampa e fotografi. Ma lo staff ha fatto entrare soltante le testate straniere, la Rai e Sky. La tensione è cresciuta quando per frenare i giornalisti che protestavano “vogliamo lavorare”, gli organizzatori hanno fatto schierare una decina di carabinieri per garantire l’ordine pubblico. Un cronista parlamentare è stato trattenuto per qualche minuto. Ma è intervenuta la polizia per mediare e per spiegare agli organizzatori che c’è il rischio di creare problemi di ordine pubblico e che sarebbe opportuno, secondo quanto viene riferito, consentire ai cronisti di accedere nella zona vicina al palco in modo da poter seguire l’intervento di Grillo.
17.57 Iacopino (Odg): “Grillo fa selezione della ‘razza’” – “La selezione della ‘razza’. Ora la fa Grillo: al palco a San Giovanni potranno accedere solo i giornalisti stranieri e quelli di Sky. Una vergogna”. Lo afferma Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti. “I giornalisti – prosegue – non hanno diritti speciali, ma doveri da onorare. Il primo, in quel contesto, è raccontare ai cittadini la piazza di San Giovanni e quel che vien detto. La selezione degli amici o presunti tali è un rito deteriore di quella politica che Grillo depreca a parole, ma pratica con le sue scelte”.
17.55 – Oltre 50mila persone in diretta streaming – Ombrelli aperti a piazza San Giovanni. Piove a tratti sulla manifestazione e c’è chi se la prende con Monti e Berlusconi. “Siamo già 50 mila in streaming” annunciano dal palco. Poche bandiere (forse complice il mal tempo) e qualche striscione (alcuni recitano ‘no alla Tav’, ‘no al razzismo discriminazione xenofobia’, o anche ‘viva la laocrazia’) ma il colore non manca: tra la folla si aggira un falso vescovo con un carro funebre che annuncia la morte dei partiti.
17.48 – Corrispondente Le Monde: “Non censura, è mossa elettorale” – La decisione di Beppe Grillo diescludere la stampa italiana dal palco di San Giovanni (ad eccezione di SkyTg24) “non è censura, ma l’ennesima mossa elettorale contro la stampa italiana. Anche perchè basta andare in piazza o collegarsi via streaming per ascoltarlo”. Questo il commento del corrispondente di Le Monde a Roma, Philippe Ridet. “Io stesso non mi sono accreditato, andrò tra la gente”, dice. Del resto, aggiunge Ridet, “non c’è una stampa straniera buona e una italiana cattiva: tutti noi abbiamo scritto che è un demagogo. E poi tra qualche tempo avrà bisogno di voi giornalisti italiani, noi stranieri ce ne occupiamo solo in questa fase di elezioni, tra due mesi saremo già passati ad altro”. Secondo il giornalista francese infine, prendersela con la stampa nazionale “non è solo un caso italiano, ma una vecchia ricetta”, usata anche “dall’entourage di Sarkozy”.
17.36 – Grillo alla Cnn: “Noi svenduti per lo spread” – ”Io non chiedo di lasciare l’euro madi sederci a un tavolo e chiederci ‘è meglio con o senza l’eurò”? Dieci Paesi su 27 non hanno l’euro e non hanno un rischio default. Noi abbiamo svenduto la nostra democrazia con lo spread. Quando è abbastanza è abbastanza”. E’ quanto afferma il leader di M5S Beppe Grillo alla Cnn, che pubblica l’intervista nella prima della sua versione web in un articolo dal titolo “Il principe dei clown della politica italiana”.
16.58 – Backstage vietato alla stampa italiana – I giornalisti italiani protestano a piazza San Giovanni perché non viene dato loro il pass per accedere al retro palco. “Decide lo staff di Beppe Grillo”, è la risposta che viene data alle proteste dei cronisti. Sul retro-palco, secondo quanto si apprende, solo la stampa estera, Sky e forse Rai. Kat Hembus responsabile dell’accoglienza di Roma5 Stelle spiega che “gli accrediti per la manifestazione sono stati ‘selezionati’ dalla sede di Milano che ha risposto inviando un modulo da compilare solo ai giornalisti dei quali è stata accettata la richiesta”. In lista risultano, appunto, solo i giornalisti della stampa estera.