I magistrati della capitale, dopo l'esposto presentato dal candidato alla regione Lazio di Rivoluzione civile, Gianfranco Mascia, hanno avviato un'indagine anche se per ora nessun reato è contestato e non risultano iscritti nel registro degli indagati
La procura di Roma ha aperto un fascicolo. Dopo l’esposto presentato dal candidato alla regione Lazio di Rivoluzione civile, Gianfranco Mascia, i magistrati romani hanno deciso di aprire un fascicolo intestato “atti relativi a”, cioè privo di ipotesi di reato e di indagati. Il fascicolo non è stato ancora affidato ad alcun sostituto ed è nella disponibilità del procuratore capo Giuseppe Pignatone.
Nell’esposto Mascia chiedeva alla procura di Roma di svolgere gli opportuni accertamenti per “valutare la sussistenza di eventuali profili di penale rilevanza” con riferimento sia alla lettera sul rimborso Imu, a firma Silvio Berlusconi, recapitata a numerosi cittadini, sia all’affissione di manifesti con la scritta “Per ottenere il rimborso dell’Imu 2012 devi votare il Pdl”. Secondo il candidato Rc si possono ipotizzare i reati di truffa, voto di scambio e di violazione dell’articolo 97 del Testo Unico della Legge Elettorale. Umberto Bossi, invece, aveva parlato dell’iniziativa come un “colpo di genio” del leader del Pdl.