Dal Gran Teatro, a Roma, Antonio Ingroia ha concluso la campagna elettorale di Rivoluzione Civile. L’ex pm ha attaccato gli avversari politici senza risparmiare Beppe Grillo. “Lui inganna gli elettori – ha spiegato Ingroia – regala spettacoli gratuiti nelle piazze italiane dove affluiscono spettatori non cittadini attivi”. E poi la stoccata su Casapound: “Grillo vuole un paese antifascista o un Paese che strizzi l’occhio ai fascisti di Casapound? Lo vogliamo sapere”. Nel suo intervento, l’ex pm ha ribadito le priorità del programma in tema di lotta alla mafia e contrasto duro dell’evasione fiscale con l’introduzione di una legge che consenta la confisca dei patrimoni agli evasori. “Noi colpiremo i grandi evasori – ha spiegato Ingroia – prendiamo un esempio Silvio Berlusconi, condannato per frode fiscale. Quello è un caso tipico di persona nei confronti della quale l’ufficio dell’alto commissariato inizierebbe un accertamento patrimoniale. Quando lo interrogai sulla provenienza dei suoi patrimoni si avvalse della facoltà di non rispondere, con questa legge non potrà più farlo”. Dopo l’intervento di Ingroia spazio a comici e musicisti, come Dario Vergassola, Cinzia Leone, Enzo Avitabile. Anche Vauro, Franco Battiato e Fiorella Mannoia hanno inviato un saluto ai militanti di Rivoluzione Civile di Nello Trocchia