Il ministro, soprannominato dal giornale "il volto umano del governo tecnico", afferma che un governo di centrosinistra con un'influenza del leader di Scelta Civica in Senato "forse non sarà il peggior risultato possibile"
Il governo Monti non è stato abbastanza forte. Parola di un suo ministro, Elsa Fornero, che ha rilasciato un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano britannico The Independent. Fornero, chiamata dal giornale “il volto umano del governo tecnico”, ha affermato al giornalista: “Se lei stesse dicendo che il governo Monti ha fallito nello sfruttare la propria forza, allora io dovrei darle ragione. All’inizio Mario Monti ha cercato di essere inclusivo. Ma sì, quello era il momento in cui dovevamo impuntarci. Penso che, guardando indietro, avremmo dovuto mostrare un po’ più di determinazione. Forse siamo stati un po’ naif”. Una vera e propria “ammissione” secondo l’Independent, la presa di coscienza del non essere riusciti, continua il quotidiano, “a fare riforme su vari fronti, dall’economia ai diritti dei gay”. A poche ore dall’appuntamento con le urne, quindi, anche la stampa britannica si occupa di politica italiana, ricordando che “in Italia ci sono 70mila auto blu, mentre nel Regno Unito ne abbiamo poco più di 300”.
Il quotidiano azzarda anche in una previsione: “Un governo di centrosinistra con un’influenza di Monti in Senato, un’influenza moderatrice, a favore dei mercati e dell’Unione europea”. E Fornero, interpellata su questa prospettiva, ha risposto al giornalista dell’Independent: “Non so se sarà una cosa buona, ma forse non sarà il peggior risultato possibile. Ma io vedo il rischio di una nuova instabilità, una maggioranza che potrebbe essere piuttosto debole perché è fatta di due gruppi piuttosto differenti”. Da parte del ministro, secondo l’Independent, anche un’etichetta affibbiata alla campagna elettorale: “Deprimente, perché dopo un anno di governo tecnico che ha cercato di spingere il Paese verso un modo più virtuoso di intendere la vita pubblica, ci ritroviamo ora nella stessa situazione di partenza”.
Secondo il giornale vicino alla sinistra ma che spesso bacchetta anche a sinistra, il problema principale del governo Monti è stato di non avere la forza necessaria a far passare le proprie riforme sotto la forma di decreti. Il commento di Fornero, così come riportato dall’Independent, non lascia spazio a dubbi: “Le persone non vogliono cambiare in Italia. Noi volevamo la liberalizzazione delle professioni, che nel nostro Paese hanno troppo potere. Le professioni sono presenti in parlamento in grande numero: avvocati, architetti, ingegneri e commercialisti. E tutti questi deputati non non hanno voluto il cambiamento”. E le riforme del lavoro? “Le nostre riforme non stanno cercando di battere la recessione, ma di riaggiustare la debolezza strutturale del mercato del lavoro”. Infine, il fronte dei diritti, risultati definiti “magri” dal giornale. “Un peccato che non si siano avuti grandi progressi. Ma ne sono convinta: il prossimo governo non potrà non legiferare a favore delle coppie di fatto e delle coppie omosessuali”.
La replica del ministero del Lavoro
Con riferimento alle parole attribuite al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero in una intervista apparsa sul sito del quotidiano inglese “The Indipendent”, si precisa che mai il Ministro ha parlato di fallimento dell’azione di governo ma piuttosto ha ribadito che i vincoli e un complesso di veti incrociati combinati con la resistenza al cambiamento abbiano impedito un ancor più incisivo intervento. Come anche il Presidente Monti ha spesso sottolineato, il Ministro Fornero ha ricordato la situazione drammatica nella quale si trovava l’Italia quando il Governo è stato chiamato a guidare il Paese e che il molto lavoro realizzato è ancora insufficiente a far considerare superata la fase emergenziale. Tale ragionamento non può dunque essere in alcun modo considerato un giudizio negativo dei risultati ottenuti dal Governo.