Ancora curiosità dalle urne. Dopo la presidente di un seggio di Anzio “beccata” ad armeggiare in maniera sospetta con alcune schede elettorali e una scatola trovata per strada a Roma, ora spunta un elettore che per la troppa neve si è recato alle urne a cavallo, una ragazza candidata alla Camera a sua insaputa e uno scrutatore armato a Milano.
Luicciana, frazione del comune di Cantagallo, sulle montagne dell’Appennino toscano, in provincia di Prato. La strada era impraticabile a causa della neve e di alberi caduti, eppure un uomo, che abita nella frazione di Luogomano, non si è lasciato scoraggiare e, pur di andare a votare, si è recato al seggio in sella al suo cavallo: ha legato l’animale a un palo, ha fatto il suo dovere civico e poi, sempre cavalcando, se ne è tornato a casa.
Daria Miriam Piazza Re, nata il 13 ottobre 1983. Il suo nome e la sua data di nascita compaiono nella lista di Futuro e Libertà nella Circoscrizione Lombardia 1 alla Camera. Solo che lei non si è mai candidata, gliel’ha detto una sua amica, che lo ha sentito alla radio. Un passato in Forza Italia e poi nella Lega fino al ritiro dalla politica, un anno fa. Alla fine ha denunciato il fatto dopo aver scoperto che il suo nome nella lista del partito era scritto a mano e a fianco non appariva la sua firma per l’accettazione.
A Quarto Oggiaro, a Milano, uno scrutatore è invece stato sorpreso armato di pistola all’interno di un seggio. L’uomo, una guardia giurata, era scrutatore nello stesso seggio della moglie. Ed è proprio con lei che si è appartato in un momento di pausa, per parlare, ma la discussione è degenerata. La guardia giurata ha iniziato a urlare e ha minacciato di suicidarsi, così la donna ha avvertito la polizia che ha denunciato e portato via l’uomo.
E sulla prima pagina del Financial Times e del Wall Street Journal di oggi campeggia la foto di Silvio Berlusconi mentre vota al seggio. Il Ft, in un articolo in seconda pagina, mette in evidenza i timori per l’esito del voto in Italia e per il rischio di instabilità politica citando le parole del presidente dell’Associazione italiana banche estere, Guido Rosa, secondo cui “un governo stabile sarebbe una sorta di miracolo”. Il Wsj, invece, dedica due pagine alla carriera politica e imprenditoriale di Berlusconi e nel sottolineare che “il suo impero nei media mostra segni di indebolimento” rileva come “poche carriere politiche siano state così legate ai media di una nazione”. Anche l’Herald Tribune dedica spazio alle elezioni italiane ed evidenzia come il voto sia sotto la lente dei partner europei e degli investitori preoccupati dalla prospettiva di “un periodo di instabilità politica e nervosismo sui mercati se non emergerà con chiarezza un vincitore”.