In attesa dell’intervento delle 17.00 di Pierluigi Bersani, sono pochi gli esponenti democratici ad aver voglia di parlare all’indomani dell’esito delle elezioni. Nella sede del Pd in via Sant’Andrea delle Fratte, Marina Sereni dice no all’accordo con B: “Bersani dovrà rivolgersi in maniera trasparente alle forze presenti in Parlamento, certamente anche a Grillo“. Il partito, rispetto alle politiche del 2008, ha perso quattro milioni di voti, ci sarà autocritica? “C’è un tempo per ogni cosa, adesso si insediano le camere, dobbiamo avanzare una proposta, poi era già previsto un congresso, ci sarà tempo e luogo per una riflessione interna”. E’ giunto il momento di Matteo Renzi? E con il rottamatore al comando il centrosinistra avrebbe vinto le elezioni? Per Stefano Fassina, responsabile economico del Partito, contano le primarie: “Gli elettori hanno scelto e ora dovremmo concentrarci più che sulle polemiche del giorno dopo su come riuscire a traghettare il Paese in una situazione che consenta di avere un governo in grado di affrontare i problemi”, Accordo con il Pdl? Per Fassina: “Per quanto mi riguarda assolutamente no, le risposte alle emergenze morali ed economiche di questo Paese sono incompatibili con un accordo con il centrodestra”. Fassina poi torna sue sulle dichiarazioni di ieri su un ritorno al voto: “E’ chiaro che non c’è un quadro che consenta un governo di legislatura, bisogna fare in modo che ci sia un sostegno al governo Bersani per affrontare le emergenze in un lasso di tempo ragionevole e poi tornare al voto  di Manolo Lanaro

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