Dopo l’ufficializzazione dei risultati che hanno sancito l’ingovernabilità del Parlamento, iniziano a prendere forma le ipotesi di intese. Il Cavaliere: "Presto per decidere". Beppe Grillo: "Siamo la prima forza del Paese". Bersani: "Delusione. Chi non può garantire governabilità non può dire di aver vinto le elezioni"
Il primo a parlare è stato Beppe Grillo, non un’apertura ma certamente un’assunzione di responsabilità dopo il successo alle urne: “Vedremo legge per legge, riforma per riforma”, ha annunciato il comico genovese aggiungendo che sono pronti a valutare l’esistenza in Parlamento di “proposte che rientrano nel nostro programma”. In tal caso – è il sottinteso – l’M5S potrebbe dare il suo appoggio” anche se il portavoce andrà da Napolitano a dire che non farà alleanze con nessuno. Poi in una intervista e dopo le parole di Bersani – “Il Movimento 5 Stelle ci dica cosa vuole fare” – è arrivata una ulteriore apertura: “Il modello Sicilia è meraviglioso”.
Del resto, Pierluigi Bersani in conferenza stampa ha parlato di “delusione” ma ha ripetuto come un mantra la parola “responsabilità”. “Chi non riesce a garantire la governabilità non può dire di aver vinto le elezioni” ha mormorato il segretario del Pd. “La prima parola necessariamente tocca a noi. Tocca a noi. Ci prenderemo le nostre responsabilità. Noi sentiamo la responsabilità, vogliamo essere portatori efficaci di una proposta di cambiamento come e di più di quello che abbiamo promesso in campagna elettorale. C’è stato un rifiuto della politica così come si è presentata in questi anni, di istituzioni inefficienti e di una politica apparsa moralmente non credibile. Per noi si tratta di prendere atto con semplicità, consapevolezza e umiltà di quello che viene fuori da questo appuntamento elettorale ribadendo la volontà di essere utili al nostro paese”.
Ultimo a commentare i risultati elettorali il segretario del Pdl Angelino Alfano. Scuro in volto l’ex ministro della Giustizia ha detto: “Bersani parla in politichese: con lui nessuno futuro, se vuole collaborare con Grillo faccia pure. Poi si assumano le responsabilità e vediamo dove va a finire il paese. Siamo ancorati alle nostre battaglie e alle nostre idee”.
Italia spaccata in tre, unica certezza è ingovernabilità – Un Paese ingovernabile, diviso in tre poli: centrosinistra, centrodestra e Movimento 5 Stelle. Lo spread che al lunedì chiude a 300 punti per poi schizzare subito a 347 la mattina del martedì a urne chiuse e prima ancora che aprano le borse europee. Tutti gli scenari politici sono aperti, anche la possibilità di un immediato ritorno al voto. Su tutto, l’incognita dei mercati internazionali che premono su un Paese destinato all’instabilità. Una instabilità fotografata dai risultati definitivi del voto del 24 e 25 febbraio. La coalizione guidata da Pier Luigi Bersani (Pd) totalizza al Senato il 31,63% (113 seggi che diventano 120 con Trentino e Valle d’Aosta) mentre alla Camera il 29,54% ossia 10.047.507 voti (340 seggi). Il centrosinistra quindi conquista la maggioranza relativa al Senato per il rotto della cuffia e la maggioranza assoluta alla Camera. Staccata di 3 seggi la coalizione guidata da Silvio Berlusconi con il 30,72% (117 seggi) che alla Camera totalizza il 29,18% ossia 9.923.100 voti (124 seggi). Ma il vero vincitore della tornata elettorale è senza dubbio il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che fa il pieno ed è il primo partito alla Camera con il 25,55% dei voti pari a 8.688.545 voti (108 seggi), mentre il terzo al Senato il 23,79% pari a 7.285.648 voti (54 seggi). La coalizione di Mario Monti conquista alla Camera 45 seggi cioè il 10,56% pari a 3.591.560 voti. Fuori dal Parlamento Fli, La Destra, radicali, Samorì, Rivoluzione civile, Fare per fermare il declino. Dentro due piccoli partiti che ottengono un senatore ciascuno: la lista Crocetta in Sicilia e il Grande Sud in Calabria. (Qui i risultati definitivi alla Camera/qui al Senato).
LA CRONACA ORA PER ORA
22.20 – Coordinamento Pd, ok alla linea Bersani – Nessuna resa dei conti al Coordinamento del Pd, riunito da Pier Luigi Bersani per analizzare l’esito del voto e per capire come uscire dalla paralisi al Senato. Il segretario del Pd ha ribadito la proposta di un Governo con precisi punti programmatici, dai tagli dei costi della politica alla moralità, da sottoporre al Parlamento e rivolto soprattutto al M5s. Proposta che sembra condivisa dai big del partito anche se Giuseppe Fioroni ha invitato a non diventare grillini “inseguendoli sul loro terreno”. Più che la minoranza del partito a criticare le scelte dell’ultimo anno e la decisione di appoggiare il Governo Monti è stato Matteo Orfini, uno dei ‘giovani turchi’ sostenitori della linea del segretario. Non sono intervenuti gli altri big e l’impressione di alcuni presenti è stata che, pur non d’accordo, si sia deciso di vedere se l’ipotesi di un’apertura a Beppe Grillo ha le gambe prima di avanzare altre proposte. Non è intervenuto neanche Paolo Gentiloni, ‘montiano’ della prima ora che ha espresso i suoi dubbi in un tweet: “Non abbiamo vinto per colpa della crisi – dice Bersani -. Vero. Ma c’è di più, abbiamo perso e non solo per la crisi”.
22.03 – Elezioni, S&P’s: “No immediato impatto su rating Italia” – Il risultato delle elezioni non ha immediato impatto sul rating dell’Italia. Lo afferma Standard & Poor’s, sottolineando che “le scelte del prossimo governo saranno essenziali. Alla luce delle significative differenze fra i partiti, restano numerose incertezze sulla direzione” delle politiche che saranno prese, aggiunge S&P. ”A prescindere dalla composizione del governo, il risanamento fiscale in Italia non deve deviare dall’attuale cammino” dato l’elevato debito pubblico, stimato al 127% del Pil a fine 2012″.
21.56 – Alfano: “Scheda Pd-M5S come in Sicilia. Poi rivinciamo noi” – ”Lo schema che esce da questo cinguettare tra Pd e M5s è lo stesso che si è verificato in Sicilia dove con Crocetta c’è stato un accordo di poltrone”: così Angelino Alfano a Ballarò. “Se vogliono fare una cosa con Grillo senza una omogeneità programmatica ma solo per prendersi il governo del paese – ha aggiunto il segretario del Pdl – facciano pure ma come in Sicilia al prossimo giro rivinciamo noi”.
21.53 – M5S valuta ricorso a Tar per voti annullati nel Lazio – Sulla questione dei voti annullati e contestati nel Lazio – quelli con la preferenza a ‘Grillo’ – il Movimento 5 Stelle “valuterà se fare ricorso al Tar”. Lo ha detto il candidato a presidente – giunto terzo con circa il 20% – ed eletto consigliere Davide Barillari. “Aspettiamo la conferma che i nostri voti ci siano assegnati – ha affermato – e poi valuteremo quanti sono per decidere se fare ricorso al Tar”. Secondo 5 Stelle si tratterebbe di migliaia di schede annullate.
21.43 – Fo su Casaleggio e Grillo: “Sono due pittori concordi cromaticamente” – “Ho parlato con Casaleggio oggi, e lungamente”. Dario Fo si conferma figura di riferimento per il vertice del Movimento 5 Stelle e, ospite di Otto e mezzo su La7, spiega che l’ideologo del movimento “è un timido che usa con attenzione le parole, una persona sottile, ironica e molto intelligente”. “Ha una generosità che viene fuori con il tempo. Ci siamo dati – spiega – un appuntamento per parlarci e conoscerci. E’ una persona da scoprire. Oggi – prosegue – abbiamo discusso su che cosa fare del prossimo futuro. Casaleggio prevedeva come si metteranno le cose. Non tanto considerazioni politiche ma della gente. Lui e Grillo – sintetizza il Premio Nobel – sono come due pittori: sono concordi cromaticamente”.
21.01 – Grillo a Cnn: “La mia pistola è la parola” – “La mia pistola è la parola”, dice Beppe Grillo al giornalista della Cnn. Il leader del Movimento Cinque Stelle è stato intervistato dalla Tv Usa nel corso del suo Tsunami tour. Ne è scaturito un filmato pubblicato sul sito della Cnn: il Movimento Cinque Stelle, scandisce Grillo, “è una cosa che continua a crescere e che non si può fermare, è una epidemia. La gente ha riscoperto la speranza che dava per persa”.
21.01 – Fo: “Pd-M5S, bisogna andare in scena e Grillo ci sta”. “Per governare insieme prima si devono affrontare alcuni punti, uno fra questi il conflitto d’interessi, e allora succederebbe quello che accade già in Sicilia, dove il Pd e il M5s su alcuni temi stanno lavorando insieme con grande vantaggio”. Il Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, da Otto e mezzo, su La7 osserva che le due forze politiche “non vogliono sicuramente allearsi, ma su alcuni principi su alcuni programmi potremo lavorare insieme”. “E’ una questione di volontà e – sintetizza rifacendosi alla sua storia di uomo di teatro – soprattutto bisogna provarle insieme le cose. Bisogna andare in scena, come in teatro. E io so – assicura Fo, considerato da Grillo il candidato ideale al Quirinale – che Beppe ci sta”.
20.50 – Bersani: “Tocca a noi tirare fuori il paese dall’impasse” – “Tocca a noi tirare fuori il Paese dell’impasse”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani al coordinamento del Pd. “Occorre cogliere l’esigenza di cambiamento. Noi ci rivolgeremo al Parlamento”, ha sottolineato il segretario del Pd.
20.47 – Bersani: “No al governissimo” – “Dico ‘no’ a un governissimo. Sappiamo qual è la nostra responsabilità che significa saper cogliere l’esigenza di cambiamento, maggiore anche di quella espressa in campagna elettorale. Noi ci rivolgeremo alle Camere. Tocca a noi tirar fuori il Paese dall’impasse”. Così Bersani, al coordinamento Pd, ribadisce il no alle larghe intese.
20.41 – Leader Spd: “Innoridisco: hanno vinto due clown” – ”Inorridisco per il fatto che abbiano vinto due clown”. Con queste parole il candidato cancelliere della Spd, Peer Steinbrueck, ha commentato l’esito delle elezioni italiane. Secondo l’esponente socialdemocratico tedesco, uno è Beppe Grillo, l’altro “è definitivamente un clown con un alto livello di testosterone”.
20.30 – Elezioni, Napolitano: “Sono assolutamente sereno” – “Sono assolutamente sereno, riusciremo a superare questa prova”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Sono qui all’indomani di elezioni molto attese nel mio paese e ho mantenuto – ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un breve discorso a Monaco di Baviera – il mio programma perché sono assolutamente sereno e perché quando il popolo sovrano si esprime il capo dello Stato deve solo riflettere e lasciar riflettere i rappresentanti delle forze politiche in Parlamento”. “All’indomani delle elezioni, molto attese nel mio Paese, ho mantenuto il mio programma perché sono assolutamente sereno, e quando si pronuncia il popolo sovrano il Capo dello Stato deve solo riflettere e far riflettere le forze politiche”. Il Capo dello Stato ha detto che “oltre alla prova di un tempo un po’ freddo, tocca a un presidente meridionale una prova un po’ più complicata come questa. Sono sicuro che riusciremo a superarla nell’interesse comune”. Bisogna “cercare di avviare su un sentiero costruttivo la formazione del nuovo governo”.
20.36 – Elezioni, Casa Bianca: “Ora si formi il governo” – “Gli italiani hanno votato e ora sta ai partiti formare il governo”: lo afferma all’Ansa un portavoce della Casa Bianca. “Ci aspettiamo – aggiunge – di lavorare insieme al prossimo governo italiano quando sarà formato. L’Italia è uno dei nostri alleati e partner più stretti”.
20.33 – Al via coordinamento del Pd al Nazareno, presente Bersani e i “big” – E’ iniziato nella sede del Pd il Coordinamento del partito convocato dal segretario Pier Luigi Bersani per una valutazione del dopo voto. Tra i dirigenti che sono arrivati alla spicciolata i giornalisti hanno visto entrare tra gli altri Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Franco Marini, Anna Finocchiaro, Dario Franceschini, Beppe Fioroni, Davide Sassoli, Debora Serracchiani, Enrico Morando, Cesare Damiano, Marina Sereni, nonchè i componenti della segreteria come Stefano Fassina e Francesca Puglisi. Fioroni, all’ingresso, ha sottolineato la necessità di evitare “un dibattito in cui ci guardiamo l’ombelico, o una resa dei conti che la gente non capirebbe”.
20.17 – Elezioni, Casa Bianca: “Pronti a lavorare con nuovo governo” – “Gli italiani hanno votato e ora spetta ai partiti formare un nuovo governo. Siamo pronti a lavorare da vicino con il nuovo governo italiano, quando sarà formato”. Così la Casa Bianca ha commentato all’Agi l’esito delle elezioni in Italia e il rischio di instabilità politica, tramite la portavoce Hayden Caitlin. “L’Italia – ha aggiunto – è uno dei nostri principali alleati e partner”.
19.53 – Il ministro dell’Interno: “Regionali complicate”- “Queste Regionali sono elezioni complicate, le schede sono complesse, spero comunque in un’accelerata finale e che si possa chiudere presto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri commentando i rallentamenti degli scrutini per le tre elezioni Regionali in Lombardia, Lazio e Molise. “Il ministero dell’Interno non ha mai proclamato i vincitori: noi diamo dati ufficiosi, li raccogliamo e li elaboriamo ma la proclamazione degli eletti arriva dalle Corti d’appello. L’atto finale spetta alla Magistratura ed è giusto cosi'”. Il ministro in sala stampa al Viminale, risponde così al segretario del Pdl, Angelino Alfano, che aveva chiesto al ministero di non dare dati definitivi sul voto alla Camera, essendo particolarmente esiguo il distacco tra le coalizione di centrodestra e centrosinistra.
19.46 – Napolitano: “Non spetta a me commentare voto” – “Io non sono chiamato a commentare i risultati elettorali, sono chiamato ad attendere che ciascuna forza politica, in piena legittimità e autonomia, faccia le sue riflessioni, che poi mi verranno prospettate e solo allora trarrò le conclusioni”. Così il capo dello Stato Giorgio Napolitano al suo arrivo a Monaco di Baviera. Il presidente, avvicinato dai giornalisti al suo arrivo ha chiesto comprensione ai cronisti premettendo di voler fare “una sola dichiarazione”. “Il presidente della Repubblica può solo attendere con egual rispetto per tutti che le forze politiche rappresentate in Parlamento facciano le loro riflessioni alla luce del risultato delle elezioni e – ha aggiunto – gliele riferiscano in occasione delle consultazioni”. Pressato da ulteriori domande il capo dello Stato ha spiegato di “non voler aggiungere altro” perchénon tocca a lui il compito di commentare i risultati del voto.
19. 16 – Di Pietro si è dimesso da presidenza dell’IdV – Antonio Di Pietro ha presentato “irrevocabili dimissioni” da presidente di Italia dei Valori. Lo rende noto il partito con un comunicato.
19.14 – Alfano: “Su Ue Bersani dice quello che dicevamo noi” – ”Nel corso dell’intervento di Bersani non ho sentito una parola sulle tasse, abbiamo sentito un’autocritica robusta sull’Europa che ha riguardato i temi che noi abbiamo, e il presidente Berlusconi per primo, illustrato nel corso della campagna elettorale e che hanno a nostro avviso rappresentato l’elemento chiave del nostro risultato”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano in una dichiarazione nella sede del partito.
19.06 – Alfano (Pdl): “Presenteremo Ddl per abolizione e restituzione Imu” – ”Noi ci batteremo sui temi che abbiamo portato avanti in campagna elettorale: presenteremo un ddl per l’abolizione ed il rimborso dell’Imu e per incentivare le assunzioni a costo zero. Le tematiche restano le stesse che avevamo ipotizzato per i primi Cdm e su questi faremo una battaglia”. Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano in una dichiarazione nella sede del partito.
19.03 – Alfano (Pdl) su Bersani: “Se vuole collaborare con Grillo faccia pure”. Il segretario del Pdl scuro in volto annuncia che le tematiche e gli impegni pre elettorali restano. Tematiche e impegni restano”, sulla posizione di Bersani l’ex ministro della Giustizia: “Se vuole collaborare con Grillo faccia pure. Poi si assumano le responsabilità rispetto al paese e vediamo dove va a finire il paese. Siamo ancorati alle nostre battaglie e alle nostre idee”. “La prima parola di Bersani è stata confusa e incomprensibile”. Per Alfano: “Bersani parla in politichese, con lui nessun futuro. Non glielo aveva chiesto nessuno di sbattere la porta perché nessuno gli aveva chiesto di aprire la porta, se vogliono collaborare con i grillini vedremo dove porteranno il Paese. Oggi Bersani ha parlato da ‘non vincitore’ che pero’ crede di dover dire la prima parola, ma ha parlato in modo confuso e incomprensibile. Dovrebbe assumersi la responsabilità di una proposta concreta, che non c’è stata: ci mancava solo se ne venisse fuori con la proposta del governo balneare, anche se non è stagione. Chi ha la maggioranza alla Camera anche il 29% dei voti avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di fare una proposta concreta” .
18.58 – Carcano (M5S): “Apertura a Bersani? Non scherziamo” – ”Apertura a Bersani? Non scherziamo. Anche se decideranno i colleghi eletti a livello nazionale”. Lo ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti a Milano, il candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il Movimento 5 Stelle, Silvana Carcano. “Abbiamo messo la politica con le spalle al muro – ha proseguito – basta vedere cosa diceva ieri Nichi Vendola e cosa dice oggi. Noi saremo lì, come i cani che mordono i polpacci”.
18.51 – Fo: “Accordo Pd-Grillo si può fare su modello Sicilia” – Un accordo dei 5 Stelle con il Pd? “Il problema è che cosa si pone in campo, ma tocca a Bersani fare la proposta”. Lo dice all’Adnkronos Dario Fo. “Beppe -spiega il Premio Nobel per la Letteratura- ha detto di essere pronto a realizzare insieme a chi ci sta delle cose nuove, che sono nel programma del Movimento 5 Stelle”. “Ci sono temi e questioni del Movimento che sono anche nell’agenda del Pd – rimarca Fo – ma tocca a Bersani fare un passo. Non si tratterebbe però di inciucio, ma di lavorare come hanno fatto in Sicilia dove Pd e Movimento 5 Stelle hanno deciso di realizzare insieme cose importanti”.
18.43 – Grillo: “Il modello Sicilia è meraviglioso”. “Il modello Sicilia è meraviglio”. L’ha detto Beppe Grillo, intervistato da La7 nello Speciale elezioni. “I 15 deputati eletti all’Ars non fanno parte della maggioranza né del governo guidato da Rosario Crocetta, ma hanno sostenuto provvedimenti di giunta e maggioranza come Dpef e la mozione sul no al Muos”.
18.30 – Crimi (M5S): “Abbiamo studiato, pronti a Camere” – ”Abbiamo studiato il diritto parlamentare prima di candidarci. Abbiamo fatto dei corsi, tutti, senza distinzione, e di tutte le regioni. Ci siamo preparati a questo”. Lo dice Vito Crimi del Movimento 5 stelle a Radio 24 e al sito www.radio24.it. “Ci siamo preparati a quello che dovrebbe essere il Parlamento, non quello che è diventato il Parlamento – continua Crimi a Radio 24 – e siamo preparati a stravolgere le prassi. Ci sono delle prassi consolidate che sono anomale, che sono distorte rispetto a quello che è la struttura della Repubblica Italiana, della Costituzione italiana e delle leggi che regolano il Parlamento”. Un esempio? “Andremo a rivedere i regolamenti parlamentari che sono una fonte primaria e vanno al di sopra delle leggi. Sono a tutti gli effetti parificati ai diritti penali e civili, sono un elemento fondamentale e andremo a toccare quelli”.
18.26 – Gasparri: “Molto difficile governo a guida Bersani” – Un governo a guida Bersani? “Mi pare molto, molto difficile, oggi siamo stati molto prudenti e anche Berlusconi lo è stato questa mattina: ma il problema non sono le persone ma i programmi e le priorità”. Così Maurizio Gasparri del Pdl nello speciale TgLa7 condotto da Enrico Mentana.
18.16 – Fassina (Pd): “Misurarsi con i parlamentari di Grillo“ – “C’è un’emergenza morale e una economica. Proporremo misure adeguate su entrambi i versanti dopodiché il Parlamento si assumerà la responsabilità di fare una valutazione. Grillo intercetta domande vere di moralizzazione della politica, di riduzione di sprechi e privilegi. Sono domande alle quali anche noi vogliamo rispondere”. Lo dice Stefano Fassina del Pd ai microfoni del Tgcom24.“Faremo proposte serie – spiega – su questo e auspichiamo che i parlamentari di Grillo vogliano misurarsi nel merito delle proposte, poi i cittadini valuteranno i comportamenti”. Sul ruolo che dovrà giocare il Pd, Fassina ha aggiunto: “Oggi non c’è possibilità di rinvii e le proposte di Bersani saranno su una chiara direzione di marcia”. Alla domanda sulle ipotesi di assegnare una presidenza di una delle due camere ai grillini, Fassina ha risposto: “Ipotesi da prendere in considerazione”.
18.15 – Fo: “Io al Colle? Ci vogliono forze inaudite” – ”Una cosa assurda ma bella”, dice Dario Fo commentando la dichiarazione di Beppe Grillo che lo vorrebbe Capo dello Stato. “Mi fa piacere. E’ un atto di stima ma ci vogliono forze inaudite, non ho le possibilità fisiche e psichiche” dice all’Ansa. Quanto al successo del M5S, “in queste dimensioni non ce lo aspettavamo neppure noi”. “Rifiuterei l’incarico, se me lo chiedessero. Non farò il Presidente della Repubblica. Ho 87 anni, tanti impegni: l’Accademia di Brera a Milano, il teatro, i libri”, dice il premio Nobel anche ai microfoni di Agr. Fo avanza invece un suggerimento a Grillo sull’ipotesi di un’alleanza del Movimento 5 Stelle con il centrosinistra: “Non parlerei di ‘alleanze’ ma di ‘progetti’. Come sta succedendo in Sicilia, il Movimento 5 Stelle può e deve dare un sostegno, se il progetto è condivisibile”.
18.20 – Formigoni: “Abbiamo vinto sotto i bombardamenti” – “Noi abbiamo portato a casa una vittoria sotto i bombardamenti, siamo stati bombardati per un anno e abbiamo vinto sotto le bombe”. A dirlo è il presidente uscente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commentando i risultati della coalizione di centrodestra alle elezioni politiche e alle regionali. Per quanto riguarda il risultato delle elezioni “ dobbiamo chiarire bene i risultati ma c’è una priorità assoluta per tutti: i problemi del Paese”. Lo ha detto Roberto Formigoni arrivato al Pirellone per commentare i dati elettorali. “Ci vuole senso di responsabilità – ha continuato – da parte di tutti. E’ chiaro che in queste elezioni nessuno ha vinto, anche chi è arrivato primo prendendo qualche manciata di voti in più”. “Sarebbe folle – ha concluso – pensare di andare a rivotare, dobbiamo trovare le risposte in Parlamento”.
18.10 – Biancofiore (Pdl): “Bersani apra a Cav e Grosse Koalition” – Come nel ’94 e come in pochi all’interno del partito credevamo ciecamente , – e io in primis – Berlusconi ha stoppato ancora una volta la Gioiosa macchina da guerra della sinistra. Ora la sinistra di Bersani, che ci sembra il più savio fra i vari leader che si sono avvicendati nel Pd ,dimostri maturità e ammetta la sconfitta non annunciata aprendo al vincitore morale: Silvio Berlusconi”. Lo afferma Michaela Biancofiore, del Pdl. “E’ il momento di una Grosse Koalition politica che – come già dichiarato , veda al vertice dello stato Bersani come Presidente del Consiglio e Berlusconi al Quirinale . Paradossalmente è un assist quello che gli diamo , perché solo al Quirinale Berlusconi verrebbe depotenziato elettoralmente per il ruolo istituzionale che andrebbe ricoprire. In caso contrario Berlusconi vincerebbe sine die”, conclude il commissario straordinario in Trentino Alto Adige del partito.
18.09 – Frattini: “Serve grande coalizione Berlusconi-Bersani” – “L’importante è avere un governo stabile il prima possibile. Tutti i partiti politici sono impegnati ad esplorare le soluzioni pratiche per dare all’Italia un governo stabile. Una di queste possibilità è certamente quella di una grande coalizione tra il partito di Bersani” e quello di Berlusconi. Lo ha detto Franco Frattini, intervistato da EurActiv. L’ex ministro degli Esteri del governo Berlusconi ha sottolineato che i due leader politici “dovranno ora riflettere su come portare l’Italia fuori dall’incertezza. Lo scenario peggiore, e davvero da irresponsabili, sarebbe il ritorno alle urne nel giro di pochi mesi”.
18.07 – Merkel: “Voto non contrario ad austerity Monti” – “Il voto italiano non è stato una reazione negativa alle politiche di austerity portate avanti dal governo Monti”. E’ quello che ha detto Angela Merkel oggi – riporta la Dpa citando fonti di partito – in una riunione del suo gruppo parlamentare al Bundestag. “Una politica di risparmio ragionevole è il presupposto della crescita”.
18.00 – Bernini (Pdl): “Patetiche le lusinghe del Pd a Grillo” – “Le lusinghe indirizzate in queste ore a Grillo da esponenti di primo piano del Pd, da Boccia alla Sereni passando per Merola, nel tentativo di rabberciare una qualsiasi maggioranza al Senato, sono semplicemente imbarazzanti ed anche un poco patetiche”. Lo afferma in una nota Anna Maria Bernini (Pdl). “Pur di non ammettere la sconfitta elettorale e di non aprire una riflessione seria sulle prospettive del Paese, il Pd in piena sindrome di Stoccolma cerca l’abbraccio, mortale, con il suo torturatore Grillo, a suo tempo definito da Bersani un fascista e un pericolo per la democrazia” prosegue osservando che “la coerenza è un optional”. “Una prospettiva – secondo la Bernini – che sarebbe disastrosa per un’Italia che ha bisogno di governo stabile, credibile, saldamente europeista”. “In questo quadro – conclude Bernini – il Pdl rappresenta l’unico baluardo per la democrazia”.
17.46 – Bersani: “Saremo utili al Paese” – ”Per noi si tratta di prendere atto con semplicità, consapevolezza e umiltà di quello che viene fuori dalle urne ribadendo la volontà di essere utili al Paese. Queste elezioni ci hanno consegnato una maggiore responsabilità: siamo una coalizione maggioritaria alla Camera e maggioritaria per i voti al Senato”. Lo afferma Pier Luigi Bersani. “Non siamo noi il problema. Noi siamo stati un punto di tenuta. Se non avessimo fatto quel che abbiamo fatto saremmo in una situazione ancor più complicata” prosegue il segretario. Nel rischio ingovernabilità che si è creato dopo il voto “c’è una logica: c’è un disagio profondo di sfiducia che deriva dalla condizione materiale che si sta facendo molto, molto preoccupante”. Il leader del Pd parla dalla delusione che è maturata nei confronti della politica: “Siamo stati sopravanzati dal fenomeno, io ho sempre detto che bisognava prenderli di punta questi argomenti. Bisogna fare quattro o cinque passi in più sulla moralità, sull’organizzazione della politica, sulle norme di legalità. Senza dimenticare il tema sociale, perché sotto c’è questo. Ci sbaglieremo se non vedessimo che dentro a questa consegna del rischio ingovernabilità c’è una logica”.
17.45 – Bersani: “Flop al Su? Recessione ha colpito noi e non Pdl” – ”Purtroppo e amaramente abbiamo il risultato più problematico al Sud. Lì la recessione pesa quasi il doppio come il disagio sociale e la disaffezione, e evidentemente dei messaggi di semplificazione fiscale o di palingenesi sono arrivati più a segno. Dove ci sono governi di centrosinistra diventiamo anche il bersaglio e anche se il disagio è colpa dei governi passato, il voto non ha danneggiato il Pdl e ha favorito avanzata di grillo. I messaggi di semplificazione sono passati dove i problemi sociali sono più acuti”. E’ l’analisi che Pier Luigi Bersani fa del deludente risultato del centrosinistra al Sud.
17.44 – Bersani: “Serve qualcuno che tenga la barra e mi io propongo” – ”Siamo davanti al un passaggio più difficile e serve un meccanismo di difesa morale ed economica del paese. Credo che noi progressisti resteremo un punto di riferimento. Serve qualcuno che tenga la barra e io mi propongo”. Così Pier Luigi Bersani chiudendo la conferenza stampa dove ha avanzato una proposta al Parlamento per “un governo di cambiamento” con le forze che condividano i vari punti.
17.41 – Bersani: “Rimonta Pdl? Destra in Italia come nel mondo esiste” – ”La destra esiste in questo Paese, da noi ci sono Berlusconi e la Lega, ma la destra c’è in tutto il mondo”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, segretario del Pd nel corso di una conferenza stampa commentando la rimonta del Pdl in campagna elettorale.
17.40 – Bersani: “Sopravanzati, ma avevano visto fenomeno” – Pier Luigi Bersani ha ammesso di essere stato colto di sorpresa dal successo di Beppe Grillo, ma ha negato di avere sottovalutato il tema della moralità in politica. “Siamo stati sopravanzati dal fenomeno ma non è che non avessimo visto il fenomeno. Ho sempre detto moralità e legalità”, ha spiegato il segretario del Pd all’Acquario di Roma nella conferenza stampa per commentare i risultati elettorali.
17.39 – Bersani: “Governo di scopo? No di combattimento” – Pier Luigi Bersani non ha voluto mettere aggettivi al governo che propone, ma ha posto un obbiettivo: deve essere di combattimento. Propone un governo di scopo? “Lo lascio battezzare agli altri. Sarà – ha risposto – un governo di combattimento, di cambiamento, che non vada tanto per il sottile sui pesi e le misure di quel che tocca a governo e Parlamento, compreso il fatto di aprire un libro a livello europeo”, ha spiegato il segretario del Pd. “Deve essere un governo che abbia pochi punti chiari, che si faccia capire, che si metta in una posizione chiara davanti al parlamento. Bisogna partire assolutamente dal cambiamento, siamo disponibili solo a partire da lì”, ha insistito.
17.38 Bersani: “Presidenza Camera? M5S è primo partito…” – “Su questioni istituzionali siamo favorevoli a corresponsabilità, tra l’altro il M5S è il primo partito alla Camera, allora secondo i grandi modelli democratici ciascuno si prende le sue responsabilità…”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, nel corso di una conferenza stampa a proposito delle presidenze delle Camere.
17.35 Bersani: “Berlusconi? No balletti diplomatici” – “Ci confronteremo ma non penso che atteggiamenti diplomatici corrispondano al cambiamento che dicevo, dobbiamo ribaltare lo schema, non credo che il Paese tolleri balletti di diplomazia…si riposassero”. Così Pier Luigi Bersani risponde alla proposta di un dialogo avanzato da Silvio Berlusconi.
17.34 Bersani: “M5S primo partito corresponsabilità per istituzioni” – “Noi siamo favorevoli alla corresponsabilità per i livelli istituzionali. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito. Secondo i grandi modelli democratici, ciascuno si prenda le sue responsabilità”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani parlando di una possibile assegnazione delle presidenze delle Camere ad altri partiti.
17.33 – Bersani: “Non imbastirò accordo con chi su chissà che cosa” – ”Io non intendo mettermi a imbastire accordi non si sa su che cosa… Quando toccherà a noi ci rivolgeremo al Parlamento”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, nel corso di una conferenza stampa commentando il risultato elettorale.
17.31 – Bersani: “Sarà Colle a indicare iniziative” – “Noi dovremmo consegnare al Presidente della Repubblica le nostre impressioni che si farà un’opinione e sarà lui a dire quale sarà l’iniziativa capace di consegnare un governo a questo passaggio difficile”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, nel corso di una conferenza stampa.
17.29 Bersani a M5S: “Governi funzionano per temi ma anche con fiducia” – ”Ragionare tema per tema è apprezzabile ma è anche piuttosto comodo, i governi funzionano tema per tema ma anche con la fiducia, in base ai temi uno deve dare la fiducia o no. Questa è la nostra Costituzione, chi viene in Parlamento fa i conti con la Costituzione e si prende le sue responsabilità”. Così Pier Luigi Bersani rispetto all’atteggiamento del M5S di valutare riforma per riforma se voltarla.
17.28 Bersani: “Italia fuori dall’Europa un disastro” – Pier Luigi Bersani auspica una correzione delle politiche Ue, ma non un’uscita dell’Italia dall’Europa. “Certo se qualcuno mi dice fuori dall’euro… Vedremo i gruppi parlamentari. Si sono sentite tante affermazioni e smentite”, ha detto il segretario del Pd parlando di una possibile convergenza con Beppe Grillo. “Certamente un’Italia che si staccasse dall’Europa sarebbe un disastro, questa è matematica non è un’opinione”, ha chiarito. Certo, altro discorso è “se si dice che bisogna chiedere una rivisitazione della politica economica e ci sono proposte dei progressisti”.
17.24 – Bersani: “Incontro con Grillo? In sede istituzionale” – Pier Luigi Bersani incontrerà Beppe Grillo? “Aspetto l’insediamento del Parlamento. Dopo ci saranno possibilità istituzionali per parlarsi”, così il segretario Pd ha spiegato di voler affrontare il confronto con il leader del Movimento 5 Stelle sul programma di governo.
17.19 – Bersani: “Meglio se c’era Renzi? Ho fatto le primarie” – “Più che fare le primarie e far scegliere agli elettori non so cosa avrei potuto fare. Può darsi tutto, ma non vorrei che con questo dibattito si oscurasse un dato più profondo: c’è una dimensione europea e italiana del più grave impoverimento da 60 anni a questa parte che la politica non riesce a gestire e dà luogo a risposte semplificatorie”. Così Pier Luigi Bersani ha risposto alla domanda sul dibattito alimentato da chi ritiene che la vittoria di Renzi alle primarie avrebbe portato alla vittoria del centrosinistra.
17.18 – Bondi su Bersani: “Discorso serio” – “Bersani ha svolto un discorso serio, da persona seria, consapevole della difficoltà della situazione, un discorso che interpella tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento e che hanno a cuore il futuro dell’Italia”. E’ la prima risposta del Pdl al segretario del Pd, per voce del coordinatore Sandro Bondi.
17. 15 – Bersani: “Dimissioni? Non abbandono la nave” – ”Ho sempre detto che la ruota deve girare nel congresso del 2013, non abbandono la nave, dopodiché io posso starci da capitano o da mozzo”. Così Pier Luigi Bersani rispondendo ad una sua ipotesi di dimissioni da segretario Pd.
17.10 – Bersani a Movimento 5 Stelle: “Dica cosa vuole fare”- “Il Movimento 5 Stelle fin qui ha detto ‘tutti a casa’. Adesso ci sono anche loro e o ‘vanno a casa’ anche loro o dicono cosa vogliono fare per il loro Paese”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, parlando all’Acquario di Roma nella prima conferenza stampa dopo i risultati elettorali.
17.08 – L’unica frase di Renzi: “Non è giornata” – ”Oggi non è giornata”: così il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha detto, nel corso di una conferenza stampa sull’integrazione degli aeroporti toscani Pisa e Firenze, a Giampiero Maracchi, presidente dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze, seduto vicino a lui e che, poco prima, aveva lodato la “continuità politica” all’interno della sua fondazione, nel confronto con le discontinuità riscontrabili in altre situazioni nel paese e nel quale si poteva leggere anche un riferimento alla situazione politica italiana.
17. 06 – Bersani: “Non abbiamo vinto anche se primi” – “E’ chiaro che chi non riesce a garantire governabilità non può dire di aver vinto. Non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi e questa è la nostra delusione”. Così Pier Luigi Bersani. ”C’è stato un rifiuto della politica così come si è presentata in questi anni, di istituzioni inefficienti e di una politica apparsa moralmente non credibile”. “Per noi si tratta di prendere atto con semplicità, consapevolezza e umiltà di quello che viene fuori da questo appuntamento elettorale ribadendo la volontà di essere utili al nostro paese”
17.06 – Vendola al Pd: “Convocare i gruppi per discutere” ‘Chiedo al Pd di convocare i gruppicongiunti per discutere insieme di questo passaggio”: lo dice il leader di Sel Nichi Vendola, conversando a Montecitorio al termine della Segreteria nazionale del partito. Vendola ribadisce il no a un governissimo Pd-Pdl e al ritorno alle urne, sottolineando la necessità del dialogo con il M5S. Grillo non è una ”figurina” e tanto meno un “fantasma” contro il quale invocare “l’esorcista”. Il M5S intercetta una domanda netta di cambiamento, alla quale il centrosinistra ha il dovere di dare una risposta altrettanto forte e chiara “o un’onda travolgerà tutti e l’Italia vivrà giorni pericolosi”. Nichi Vendola, il giorno dopo le elezioni, riunisce i suoi e ribadisce davanti alle telecamere, anticipando volutamente di poco la conferenza di Pier Luigi Bersani, l’apertura nei confronti di Grillo e il no a un governissimo e al ritorno al voto.
17.00 – Bersani: “Delusione chi non può garantire governabilità non può dire di aver vinto le elezioni”. Pierluigi Bersani in conferenza stampa parla di “delusione”. “Chi non riesce a garantire la governabilità non può dire di aver vinto le elezioni”. Il segretario del Pd parla di “responsabilità” e lo ripete molte volte. “La prima parola necessariamente tocca a noi. Tocca a noi. Ci prenderemo le nostre responsabilità. Noi sentiamo la responsabilità, vogliamo essere portatori efficaci di una proposta di cambiamento come e di più di quello che abbiamo promesso in campagna elettorale”. Bersani dice no alle “diplomazie con questo o con questo”. Bersani parla di un “programma essenziale da rivolgere al Parlamento, riforma delle istituzione delle politica, dei costi e nuova legge sui partiti, di moralità pubblica e privata, difesa dei ceti più esposti alla crisi e impegno per una politica europea per il lavoro. Questi sono i titoli essenziali. Una nostra possibile iniziativa sono secondo una logica quello di ribaltare uno schema, dico no discorsi a tavolino su alleanze vediamo quello che c’è da fare, per cambiare e ognuno si prenda le sue responsabilità davanti al Parlamento e davanti al paese. Ascolteremo i consigli del presidente della Repubblica. C’è una responsabilità comune per quanto riguarda le istituzioni. Non ci sfugge drammaticità del momento, non ci sfuggono i rischi per il nostro paese. Ma questa responsabilità sia chiaro la consideriamo una sinonimo di cambiamento e quindi non ci si potrà chiedere di gestire per gestire perché gestire bisogna cambiare”.
16.58 – Assessore Pd chiede dimissioni Bersani – “Penso che Bersani abbia ildiritto/dovere di provare a presentare al Parlamento un governo di minoranza a tempo su alcune proposte precise di riforma prima di tornare al voto. Altrettanto, per etica della responsabilità, credo dovrebbe presentare le sue dimissioni da segretario del Pd’’. A scriverlo su Facebook è un assessore della giunta di Bologna, Luca Rizzo Nervo, che alle ultime primarie si era schierato, come il suo sindaco Virginio Merola, con l’attuale leader del centrosinistra. ”Io non sono affatto un voltagabbana. Io ho sostenuto Bersani con convinzione. Credo che però di fronte a questo risultato si debba avere responsabilità in un senso un pò nuovo rispetto a come la si declina sempre”, ha aggiunto Rizzo Nervo in un commento di Facebook.
16.58 – Cancelleri (M5S) – “Modello Sicilia esportabile” – “Il modello Sicilia è esportabile anche in Parlamento, ne sono convinto. Ma si deve trattare di proposte serie da parte di chi governa”. Giancarlo Cancelleri è il portavoce del Movimento 5 Stelle in Sicilia e capogruppo all’Assemblea regionale siciliana. A Palazzo dei Normanni è a capo di un gruppo di 15 deputati grillini, che nelle scorse settimane avevano fatto mancare in aula per ben tre volte il numero legale per l’approvazione del Dpef. Un preciso segno di protesta per la mancata revoca dell’autorizzazione dei lavori al Muos, il sistema radar di Niscemi (Caltanissetta), che nel frattempo è stata firmata dal Governatore Rosario Crocetta. In Sicilia il movimento hanno raddoppiato i consensi, piazzandosi al primo posto sia al Senato che alla Camera. Secondo il leader del Pd in Sicilia, giuseppe Lupo i voti ottenuti dai grillini “sono stati rosicchiati al Pdl e all’elettorato moderato”. “Ma perché devono continuare a dire queste cose – dice Cancelleri all’Adnkronos – con ogni probabilità abbiamo intercettato il voto di chi alle regionali non era andato a votare per protesta”. Nella Circoscrizione Sicilia 1 gli attivisti del M5S hanno ottenuto il 34,5 per cento, nella Circoscrizione Sicilia 2 il 32,7 per cento, circa otto in più rispetto al dato nazionale. Al Senato ha ottenuto il 29,5 per cento dei voti siciliani.
16.50 -Camera, con voto estero Pd 297 seggi, Pdl 98 e M5S 109 – Con i seggi della Circoscrizione estero che si sommano a quelli dell’Italia, il Pd alla Camera raggiunge quota 297 seggi, il Pdl 98, il Movimento 5 Stelle 109 e la lista Monti 39. Due seggi a Montecitorio per il Movimento associativo italiani all’estero.
16.48 – In Emilia-Romagna vince il centrosinistra – In Emilia-Romagna vince la coalizione di centrosinistra con il 42,13% al Senato e il 40,16% alla Camera. Il Pd, si legge nel sito della Regione Emilia-Romagna, si conferma il primo partito (39,16% Senato, 37,04% Camera) seguito dal Movimento 5 Stelle (23,08% Senato, 24,64% Camera). L’alleanza di centrodestra raccoglie il 21,33% al Senato e il 20,85% alla Camera, mentre quella di Mario Monti ottiene nelle due Camere rispettivamente l’8,91% e il 9,30% . In regione ha votato l’82% degli aventi diritto. Elettori in calo del 4% rispetto alle politiche del 2008, ma un calo più contenuto rispetto al dato nazionale che registra una flessione di oltre il 5%.
16.33 – Van Rompuy: “Continuare le riforme e il consolidamento dei conti pubblici” – L’Italia non ha altre alternative che proseguire con le riforme e con il consolidamento dei conti pubblici e per fare questo ha bisogno di un governo “stabile”. E’ il commento all’esito delle elezioni fatto dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, in visita a Tallinn. “Gli elettori si sono pronunciati e dobbiamo rispettarlo – ha detto Van Rompuy – Adesso sta ai principali leader politici negoziare per formare un governo con una situazione stabile, in modo che le riforme ed il consolidamento di bilancio possano continuare, non si può tornare indietro, non c’è alternativa”.
16.21 – Berlusconi ad Arcore con i fedelissimi, commenterà solo a dati ufficiali – Tra i primi ad arrivare ad Arcore è arrivato Niccolò Ghedini, candidato al Senato nella lista del Veneto, al secondo posto, dopo il cavaliere. Poco fa ha lasciato la villa Fedele Confalonieri. Mentre all’interno sono rimasti esponenti della coalizione di centro destra e alcuni dei più stretti collaboratori dell’ex premier, per assistere tutti insieme allo spoglio dei dati delle elezioni regionali. In Lombardia la partita è decisiva, soprattutto per la credibilità della Lega dopo la debacle a livello nazionale, che punta il tutto per tutto su Roberto Maroni presidente, contro Umberto Ambrosoli. Una sfida, che secondo i primi dati vede in netto vantaggio l’esponente del Carroccio. Ma Berlusconi ha intenzione di aspettare ancora prima di rilasciare dichiarazioni. Commenterà l’esito del voto solo dopo i dati ufficiali. E al momento non si sa se partirà per Roma dove è riunito tutto lo stato maggiore del Pdl.
16.15 – Osservatore Romano: “Risultato peggiore, richio ingovernabilità” – “Il risultato peggiore che molti paventavano dalle elezioni politiche italiane alla fine si è materializzato: il Paese non ha al momento un Parlamento in grado di esprimere una maggioranza politica”. Lo scrive l’Osservatore Romano che registra “il sostanziale pareggio di centrosinistra e centrodestra” e ironizza sul fatto che “dalle urne sono usciti due vincitori: il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che alla Camera diventa il primo partito italiano, ma soprattutto la legge elettorale, perfetta per rendere il Paese ingovernabile”.
16.09 – Vezzali (Scelta Civica): “Voterei fiducia a Bersani” – ”Se voterei la fiducia a un Governo Bersani? Sì la voterei perché abbiamo bisogno di stabilità e credibilità”. Lo dice a Radio24 la campionessa olimpica Valentina Vezzali, neo eletta con la Lista Monti. “Le attese erano più rosee – dice la Vezzali – però il popolo è sovrano e si è aperto questo scenario di ingovernabilità. La vittoria non è di nessuno. Il M5S ha fatto un po’ il pieno dappertutto non solo nelle Marche. Grillo non è assolutamente un mostro, ma un cittadino italiano che in democrazia esprime le proprie opinioni. Mi auguro che in Parlamento possa prevalere il buon senso, che ci sia il dialogo e che si facciano le riforme che tutti auspichiamo perché la riforma elettorale la voleva tanto Monti quanto Bersani, quanto Berlusconi, quanto Grillo. Questa riforma elettorale tanto auspicata la volevano tutti ma non è stata fatta. Quando c’era la maggioranza e la possibilità di cambiarla non è stata cambiata e non è mai stata proposta una scelta più oculata e più incisiva che abbia potuto permettere di cambiarla. Visto che vogliamo tutti la stessa cosa, la si faccia”.
16.08 – Eletti quattro ori olimpici in Parlamento – Quattro ori olimpici Manuela Di Centa, Josepha Idem, Valentina Vezzali e Marco Marin e un pezzo di Coni approdano in Parlamento, dove non entra l’allenatore di calcio Renzo Ulivieri, candidato con Sel in Toscana, al Senato.
16.08 – M5S contesta regolarità voto nel Lazio – Il Movimento 5 Stelle contesta la regolarità del voto di migliaia di schede elettorali nel Lazio. A denunciarlo, nella sede del comitato a Roma, il candidato M5S alla presidenza della Regione Lazio, Davide Barillari, e l’avvocato Alessandro Canali. “Ci sono state segnalate – ha detto Barillari ai giornalisti – migliaia di casi in cui l’elettore ha scritto sulla scheda il nome Grillo e per questo motivo i presidenti dei seggi annullano le schede”. Ma, ha spiegato l’avvocato Canali, “in realtà si tratta di un rafforzativo che, come dice la legge regionale 108 del ’68, che rende ancora più chiara la volontà dell’elettore. quindi, il voto deve essere attribuito al Movimento 5 stelle”.
16.07 – Capezzone (Pdl): “Berlusconi sarà player decisivo” – “Dopo una campagna coraggiosa e caratterizzata da precise proposte economiche liberali, Silvio Berlusconi ha colto un successo politico pieno, che lo rende tecnicamente incontournable“. Lo afferma il portavoce nazionale del Pdl, Daniele Capezzone, che conclude: “Nessuna partita politica potrà prescindere dal suo ruolo di player decisivo, e di difensore del diritto degli italiani allo stop del bombardamento fiscale ormai insopportabile in corso contro famiglie e imprese”.
16.02 – Bossi e Maroni nella sede della Lega in via Bellerio – Roberto Maroni è arrivato nella sede federale della Lega Nord per seguire l’esito delle elezioni regionali lombarde per cui è candidato alla presidenza della Regione per la coalizione del centro-destra. In via Bellerio a Milano anche il presidente del Carroccio, Umberto Bossi, Roberto Calderoli e diversi parlamentari e dirigenti.
16.02 – Grillo: “Per i politici ci vuole lo psichiatra” – “La gente ha girato le spalle ai politici che dovrebbe essere analizzati dal punto di vista psichiatrico. Sono fuori, non capiscono. Ora si sorprendono parlano di coalizioni ma la loro storia è finita”. Lo ha detto Beppe Grillo parlando fuori dalla sua villa a Genova con i giornalisti. ”Monti? ha una comunicazione anni’70. Ci ha provato su Facebook e ancora un pò prendeva il posto di Mastella. Che cosa faranno i politici? faranno come hanno fatto prima. Si metteranno insieme il Pdl e il Pdmenoelle. Lo dico da anni. Ora si sorprendono, parlano di coalizioni ma la loro storia è finita”.
15.56 – Emiliano (Pd): “No a ipotesi di governo senza M5S” – “Escludo di dare la mia adesione a qualunque ipotesi di esecutivo che non tenga dentro gli italiani che intendono partecipare attraverso il Movimento 5 Stelle al governo del Paese”. Lo afferma in una nota il presidente regionale del Pd pugliese, e sindaco di Bari, Michele Emiliano. Emiliano ribadisce che, secondo lui, spetta “proprio al Movimento 5 Stelle l’indicazione del premier incaricato di formare il nuovo governo, con l’intento di dar vita ad una legislatura costituente che attui le riforme istituzionali, vari la nuova legge elettorale e trasformi in realtà la volontà popolare”. “Il centrosinistra – afferma ancora – ha un ruolo centrale per consentire questa operazione e deve misurarsi con essa mettendo da parte legittime aspirazioni e prerogative che le spetterebbero come coalizione vincitrice numerica delle elezioni”. “In questo modo – conclude – il centrosinistra otterrebbe finalmente il risultato politico di ricongiungersi al sentimento popolare che ne deve sempre costituire l’ispirazione”.
15.45 – “Il 23 marzo tutti parlamentari di M5S in Val Susa” – ”Il 23 marzo tutti i 156 parlamentari del Movimento 5 Stelle saranno alla manifestazione in Val di Susa per ribadire, che tutti noi, dal primo all’ultimo siamo contro questa inutile e costosa grande opera, non uno, due o tre parlamentari o cos’ altro”. Lo hanno detto oggi i capolista del Movimento 5 Stelle in Camera e Senato in Piemonte, Laura Castelli e Marco Scibona, quest’ultimo nato e residente di Bussoleno. “Ci siamo sentiti questa mattina tra tanti – ha aggiunto Castelli – ci piace pensare che quel giorno in valle sarà una grande festa popolare”.
15.45 – Molise, centro destra e M5S senza deputati. Pd primo partito – Il Partito democratico raddoppia i deputati in Molise, mentre il centrodestra e M5S probabilmente non eleggeranno deputati. Secondo i dati del Viminale, non ancora definitivi, potrebbe essere questo lo scenario alla Camera nella ventesima regione. Grazie al premio di maggioranza che scatta a livello nazionale, con il 22,4% i democratici eleggono il segretario regionale Danilo Leva, ma anche la seconda in lista Laura Vennittelli. Grillo, primo partito con il 27,6%, non riuscirebbe a portare in parlamento il capolista Cosmo Bottiglieri. All’Umbria, invece, andrebbe il seggio in un primo momento assegnato a Sabrina De Camillis del Pdl (21,4%). Al senato, invece, vanno Roberto Ruta (Pd) e Silvio Berlusconi, che secondo gli accordi della vigilia dovrebbe lasciare il posto al coordinatore regionale del Pdl, Ulisse Di Giacomo.
15.36 – Lupi (Pdl): “Tornare al voto? Atto di irresponsabilità” – “Sulle regionali aspettiamo los crutinio. Per quanto riguarda i voti veri, lo scenario nazionale è chiaro. C’è il grande successo di Grillo che significa una forte volontà di cambiamento espresso dai cittadini. Poi c’è il successo di Berlusconi e del centrodestra. In termini parlamentari si traduce con Berlusconi capo dell’opposizione. Ritorno a votare? Oggi sarebbe un atto di irresponsabilità. Spetta al Pd prendere iniziative e vogliono percorrere la strada del dialogo con Grillo”. Lo afferma ai microfoni di Tgcom24 da Maurizio Lupi, esponente del Pdl commentando i dati elettorali.
15.36 – Grillo: “Dirò a Napolitano che M5S non si allea con nessuno” – ”Nei prossimi giorni assisteremo a una riedizione del governo Monti con un altro Monti. L’ammucchiata Alfano, Bersani, Casini, come prima delle elezioni. Il M5S non si allea con nessuno come ha sempre dichiarato, lo dirò a Napolitano quando farà il solito giro di consultazioni”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.
15.34 – Grillo: “Berlusconi si è comprato i voti con l’Imu” – “Berlusconi è uno che si è comprato i voti, con l’Imu. E’ una cosa drammatica”: in questi termini Beppe Grillo ha commentato a Genova il risultato elettorale di Berlusconi.
15.22 – Grillo: “Così non si governa, appoggio se seguiranno nostro programma” – “Non è il momento di parlare di alleanze. Messi così non riusciranno a governare. Il nostro appoggio dipende se seguiranno il nostro programma”. Lo ha detto Beppe Grillo parlando fuori dalla sua villa a Genova con i giornalisti.
15.14 – Grillo: “Non è momento di parlare di alleanze” – ”Adesso faranno quello che c’era prima, ovvero il Pdl insieme al Pd meno elle. Andranno avanti al massimo un anno. Tenteranno il governissimo. Noi lo impediremo”.
15.06 – Grillo: “Andrò io alle consultazioni con Napolitano” – Sarà Beppe Grillo ad andare da Napolitano per le consultazioni. Lo ha detto lui stesso ai cronisti a Genova. “La Costituzione? Non è perfettissima”. Cosa dirà a Napolitano? “Beh, devo vedere. Sono personaggi che fanno parte della storia”. Aspetta che crolli tutto? “No, è già crollato tutto”.
14.57 – Grillo: “Vedremo riforma per riforma, legge per legge” – “Vedremo legge per legge, riforma per riforma, non siamo mica contro il mondo”. Cosi’ il leader di M5s, Beppe Grillo che sta incontrando i giornalisti davanti alla sua abitazione. “Vedremo – aggiunge Grillo – quando siamo dentro se ci saranno proposte che rientrano nel nostro programma”.
14.54 – Castelli (M5S): “”Nomineremo capigruppo a rotazione ogni tre mesi” – ”Nomineremo i capigruppo in Camera e Senato a rotazione, ogni tre mesi, perché è nel nostro Dna credere che chiunque di noi sia uguale agli altri. Abbiamo condiviso un percorso importante tutti insieme, siamo tutti uguali”. Lo ha detto Laura Castelli, 26 anni, fiscalista, capolista in Piemonte alla Camera per il Movimento 5 Stelle, la più giovane attivista del M5S nel prossimo P?arlamento. “Per noi la figura del capogruppo non è così importante, non è questa sicuramente una questione prioritaria – ha aggiunto Castelli – comunque ci vedremo presto, tutti noi eletti, dal Piemonte alla Sicilia e ne parleremo. D’altronde noi non smettiamo mai di lavorare e non abbiamo così bisogno di fare riunioni su riunioni, noi lavoriamo in un altro modo, tramite la rete, con mail, chat, telefonate. Noi la politica la facciamo e la vogliamo fare in un altro modo”. Circa l’ingovernabilità del paese, Castelli aggiunge: “ora noi stiamo a guardare cosa faranno Pd e Pdl e se faranno l’accordo, come sembrerebbe, per noi sarà ancora più facile far capire ai cittadini la distanza che c’è tra quella politica e le persone”.
14.43 – Fini: “Non desisto, nuova stagione impegno politico” – “Se amare l’Italia ha un costo ma ne vale comunque la pena, non rientrare in Parlamento non è certo un motivo sufficiente per desistere dal tentativo di rappresentare da destra un’Italia mille miglia lontana dal berlusconismo e dal grillismo”. Cosi’ Gianfranco Fini in una nota. “Nei prossimi giorni con le amiche e con gli amici di Futuro e Libertà, che ringrazio comunque per il loro lavoro, valuteremo come dar vita ad una nuova stagione di impegno culturale e politico per consentire ad una generazione più giovane di continuare in prima persona a lavorare per una Italia migliore”.
13.31 – De Magistris: “Napolitano dia a M5S incarico di formare il governo” – ”Credo che ora il Presidente Napolitano debba conferire al Movimento 5 Stelle l’incarico di formare il futuro governo”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando con i giornalisti il risultato elettorale. “C’è un cambiamento epocale nel Paese del quale dobbiamo cogliere i lati positivi. Si è aperta una fase epocale ma anche molto difficile”, ha proseguito il sindaco di Napoli. Il movimento ”Rivoluzione Civile” “è finito. Il risultato è stato pessimo. Un’esperienza di due mesi con una brutta campagna elettorale”, ha aggiunto dicendo che la lista capeggiata da Antonio Ingroia “è rimasta schiacciata dal voto utile per la governabilità al Pd e dal voto di rottura per Grillo”.
13.18 – Finocchiaro (Pd): “No a governo larghe intese” – “Una via di uscita va trovata. Si è molto parlato di un governo di larghe intese, ma io tendo ad escludere questa ipotesi sulla base dell’esperienza che abbiamo fatto sia con l’ultimo governo Berlusconi che con il governo della ‘strana maggioranza”. Lo dice Anna Finocchiaro che propone: “La coalizione che vince alla Camera si presenta anche al Senato con un governo che potrebbe essere definito ‘di minoranza’, sulla base di un programma immediato di riforme”.
12.51 – Grillo: “Ostacoleremo governissimo Pd-Pdl” –”Faranno un governissimoPd-l- Pdl. Noi siamo l’ostacolo. Contro di noi non ce la possono più fare, che si mettano il cuore in pace. Potranno andare avanti ancora 7,8 mesi a fare un disastro, ma cercheremo di tenerlo sotto controllo”. Lo ha scritto Beppe Grillo sul suo sito alle 2:03 della scorsa notte. ”Cominceremo a fare quello che abbiamo sempre detto, le nostre stelle: l’acqua pubblica, la scuola pubblica, la sanità pubblica – ha proseguito il leader di M5S -. Se ci seguono ci seguono. Se no la battaglia sarà molto dura per loro”. “La cosa che mi dà malessere sono questi milioni di persone che galleggiano nella crisi, che sono stati solo sfiorati dalla crisi, che sono riusciti a vivacchiare a discapito degli altri milioni che non ce la fanno più – ha scritto Grillo -. Il problema dell’Italia sono queste persone. E finché non gli toccheranno gli stipendi o le pensioni, per loro va benissimo immobilizzare il Paese, ma durerà poco, molto poco questa situazione”. “Non so come si può fare – ha proseguito – riconsegnare il Paese ancora a Berlusconi, questo Mastrolindo che ha contribuito ad affossare il Paese, per 6 mesi, un anno. E’ veramente un crimine contro la galassia, contro l’intera galassia”. “Noi intanto ci perfezioniamo, entriamo dentro e non pensino di fare inciucetti, inciucini – ha scritto il leader del Movimento 5 stelle -. Saremo una forza straordinaria e faremo tutto quello che abbiamo detto in campagna elettorale. Reddito di cittadinanza, cominciamo a stare appresso agli ultimi: nessuno deve rimanere indietro”. Per Grillo “bisognerà mettere il voto a 16 anni, entrare in Senato a 18, come nei Paesi normali”. “Saremo 150 dentro e qualche milione fuori. E’ stata eccezionale questa cosa – si legge sul post notturno -. Prima forza in assoluta in tre anni e qualche mese, senza soldi, senza aver mai accettato un rimborso. Adesso ci toccherebbero 100 milioni. Non prenderemo soldi, continueremo così”. “Aspettateci in Parlamento, sarà un grandissimo piacere potervi osservare – ha concluso Grillo -. Mi sono chiesto dove ci collocheranno nell’ambito del Parlamento, spero dietro ognuno di voi”.
Ore 12.30 – Sereni (Pd): “Nessun governo per Berlusconi” – Davanti alla paralisi che si è creata al Senato, il Pd cerca di capire come muoversi. E al momento, a quanto si apprende, la risposta dei democrats all’apertura di Silvio Berlusconi sembra essere no. “Non faremo governi con chi è responsabile del disastro in cui ci troviamo”, sostiene il vice presidente del partito Marina Sereni. Tutti nel Pd aspettano di capire la proposta che oggi pomeriggio Pierluigi Bersani farà e, continua Sereni “sarà una proposta di cambiamento in Parlamento rivolta a M5s. Il segretario del Pd, che sta aspettando i risultati delle regionali prima di parlare e fare un bilancio, dovrebbe rivolgersi al Parlamento indicando alcune riforme necessarie e su questa proposta, che tenga conto dell’esito delle elezioni con il boom di Grillo, testare le forze presenti nelle Camere. Difficile sembra quindi che Bersani possa provare a fare un governo con il Pdl, viste le differenze sostanziali dei programmi.
Ore 12.29 – Emiliano (Pd): “Occorre far scegliere il premier a Grillo” – ”Il Pd-Sel è la prima coalizione d’Italia, ma non c’è maggioranza al Senato senza M5S. Occorre far scegliere premier a Grillo”. Lo scrive su Twitter il presidente del Partito democratico in Puglia, Michele Emiliano, sindaco di Bari. Emiliano scrive ancora: “Il Pd nazionale ha sbagliato molto, non c’è dubbio”.
Ore 11.43 – Barillari (M5S): “L’onda arriverà al Quirinale” – ”Noi speriamo che l’onda arrivi fino a maggio, alle elezioni del comune di Roma. Sarà una lotta con il Pd e il Pdl”. Così Davide Barillari, candidato a governatore del Lazio per il Movimento 5 Stelle, in attesa dello spoglio delle elezioni regionali. “Nei prossimi giorni partirà il sondaggio online per scegliere il candidato sindaco di 5 Stelle – ha aggiunto – avevamo deciso di aspettare l’esito delle regionali prima di iniziare”.
Ore 11.14 – Conferenza stampa alle ore 17 di Bersani – Oggi martedì 26 febbraio alle ore 17 il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani terrà una conferenza stampa presso la Casa dell’Architettura (Acquario Romano) in Piazza Manfredo Fanti 47.
Ore 10.37 – Brunetta: “Il miracolo di Silvio” – “Silvio fa un miracolo. Ora deve farne un altro”. Lo dice Renato Brunetta su Twitter.
Ore 10.34 – Beppe Grillo su Twitter: “Siamo diventati la prima forza in assoluta in tre anni, senza soldi, senza aver mai accettato un rimborso”
Ore 10.27 – Alle 12 Monti incontra Grilli, Moavero e Visco – Il Presidente del Consiglio Mario Monti oggi alle 12 riceverà a Palazzo Chigi per consultazioni il Ministro dell’Economia e delle Finanze Vittorio Grilli, il Ministro degli Affari europei Enzo Moavero Milanesi e il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Ne dà notizia un comunicato di Palazzo Chigi.
Ore 09.47 – Bagnasco (Cei): “I politici riflettano sul risultato delle urne” – “La situazione” determinata dal risultato elettorale “certamente si può dire e si deve dire che è un grande messaggio, un serio messaggio per il mondo della politica, su cui bisognerà che i responsabili, quindi gli interessati più diretti, riflettano seriamente. Non entro nel merito”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, a margine della messa per il precetto pasquale celebrata questa mattina presso l’Ansaldo Energia di Genova, alla presenza dell’ad, Giuseppe Zampini e di circa 200 dipendenti.
Ore 09.30 – Boccia (Pd): “Possibile accordo con Berlusconi su alcuni temi” – Un accordo con Berlusconi si potrebbe verificare? “Penso che un accordo trasparente dovrà essere fatto in Parlamento su alcuni temi”. Lo afferma Francesco Boccia del Pd, intervenuto questa mattina a Omnibus su La7. “Non ha senso oggi parlare di accordi tra persone, perché dopo questo voto nessuno può pensare di rappresentare tutti. Forse solo Grillo, e ne avrebbe ragione”.
Ore 9.32 – Dell’Utri: “Risultato bellissimo, grande godimento” – Si, lo ammetto, è un godimento personale unico! Un risultato bellissimo per me”, lo afferma a La Stampa Marcello Dell’Utri che su Silvio Berlusconi osserva: “La gente ancora lo vuole, è questo l’aspetto straordinario, il recupero è dovuto a lui, il partito è un’altra cosa”. Alla domanda su che cosa succederà adesso, Dell’Utri spiega: “A meno che Grillo non si metta con Bersani, al Senato non c’è una maggioranza. Mi augurerei che destra e sinistra si mettano finalmente insieme per il bene del Paese”. Ma Berlusconi accetterebbe di appoggiare un governo con presidente Bersani? “Io credo di si – replica l’ex senatore Pdl – Per il bene del Paese lo accetterebbe, eccome. A patto di avere la sicurezza di essere…affettuosamente ascoltato e stimato. Non è vero che vuole governare a tutti i costi. A lui, prima di tutto, interessa sistemare le cose nel Paese, portarlo fuori dalle secche”.
Ore 9.02 – Violante (Pd): “Disponibili a confronto con M5s” – “Quando non c’è una maggioranza stabile – osserva Violante – bisogna aprirsi al confronto aperto con tutti”. Anche con i grillini? “La politica è l’arte della persuasione – replica Violante, – non è stare a guardarsi in cagnesco. Poi, certo, bisogna essere in due per dialogare. Ma serve responsabilità per non sprecare tutti i sacrifici che si sono fatti”. “Il Movimento 5 Stelle – aggiunge – ha un programma per certi versi vago e impraticabile, ma si deve guardare alle persone”.
Ore 8.49 – Scajola: “Vince Berlusconi, perde il Pdl” – L’ex ministro Claudio Scajola immagina per il futuro immediato un “governo a tempo” su una piattaforma ridotta e poi, se non si riuscisse ad andare avanti, il ritorno al voto. “A spoglio dei voti reali non ultimato – afferma in una intervista al Corriere della Sera, – si comincia a capire una cosa molto chiara. Chi, a sinistra, ha cantato vittoria troppo presto ha preso una clamorosa cantonata”. “Grillo, che è stato sottovalutato, – spiega Scajola – ha espresso valutazioni condivise da gran parte dei cittadini. Il secondo grande vincitore è Silvio Berlusconi, non il Popolo della libertà, perchè qualcuno di noi pensava a una onorevole sconfitta. E, ripeto, Bersani non ha vinto queste elezioni”. “Non si può certo dire che si deve tornare al voto – sostiene inoltre l’ex ministro. – Mi pare evidente la sconfitta dei professori perchè troppo lontani dalla gente. Ma ora occorre mettere mano subito alle riforme; elettorale, della costituzione ed economiche vedere chi ci sta”.
Ore 8.50 – Berlusconi: “Bisogna vedere su quali programmi possano confluire le forze politiche” – “E’ presto per decidere che cosa fare, bisogna riflettere per il bene dell’Italia. Il Paese non può non essere governato, bisogna vedere su quali programmi possano confluire le forze politiche”, ha detto Berlusconi su Canale 5.
Ore 8.48 – Berlusconi a La Telefonata: “Lo spread è un’invenzione” – ”Abbiamo vissuto felicemente per anni senza preoccuparci dello spread, che è una invenzione di due anni fa. Lasciamolo stare. Va bene calcolare gli interessi che il Tesoro paga, ma non confrontiamoci sempre comunque con la Germania. Non ha importanza. Ne abbiamo fatto sempre a meno. Continuiamo a farlo. Non esiste”, conclude il leader del Pdl.
Ore 4.29 – Bersani vince per 124mila voti. Nel 2006 Prodi con 24mila – Nel 2006 Prodi vinse per 24mila voti. Nel 2013 Bersani ha vinto alla Camera per 124.407 voti. Il risultato definitivo vede la coalizione di centrosinistra ottenere 10.047.507 voti contro i 9.923.100 voti della coalizione di centrodestra. I dati sono definitivi. Nel 2008 il Pdl ottenne da solo 13,6 milioni di voti.
Ore 3.23 – Movimento 5 stelle è il primo partito – Il Movimento 5 Stelle, non presente alle elezioni politiche del 2008, e’ il primo partito d’Italia con il 25,5% dei voti alla Camera. Chi ha perso voti per strada? Il Pdl ha subito un’emorragia, passando dal 37,4% del 2008 al 21,5%. La Lega ha dimezzato i voti passando dall’8,3% al 4%. Il Pd perde in 5 anni l’8% passando dal 33,2% al 25,4%. Male anche l’Udc che passa dal 5,6 all’1,8%. In caduta libera anche l’Idv che nel 2008 ottenne il 4,4% dei voti. Nel 2013 Rivoluzione civile si ferma al 2,2%. Scelta civica di Monti alla sua prima corsa ottiene l’8,3%.
Ore 3.15 – Oltre un milione e 250mila di schede bianche o nulle – Come sempre il “partito” dell’astensione con oltre un milione e 250mila di schede bianche o nulle per l’elezione alla Camera. Nel dettaglio, stando ai dati forniti dal ministero dell’Interno, 395.286 le schede bianche, pari all’1,12% dei votanti, e 871.780 quelle nulle, pari al 2,47%. Le schede contestate e non assegnate sono state 1951. Per il Senato, invece, le schede bianche sono state 369.301, pari all’1,16%, e le nulle invece 762.534, pari al 2,40%. Le schede contestate e non assegnate sono state 1970.
Il confronto con il 2008 – La Lega ha dimezzato i voti e il Pdl di Silvio Berlusconi ha perso il 15,84% dei consensi in cinque anni. Eppure è proprio la coalizione di centrodestra, nonostante i 6 milioni e 300mila voti persi, a uscire “a testa alta” dalle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013. Il parallelo con le elezioni 2008 spiega perché. Alle Politiche 2013, a implodere è stato l’intero sistema dei partiti (a vantaggio del M5S, che ha preso oltre 8 milioni e mezzo di voti). Basta citare il dato del Pd: sconfitto nel 2008 con il 33,2% raccolto da Veltroni e vincente – per un soffio – nel 2013 con il 25,41%. Una perdita netta, per il partito, di quasi 3 milioni e mezzo di voti, per un a forza politica che per quattro anni è stata all’opposizione e poi ha sostenuto il governo tecnico.