Si paragona all’ex presidente della Repubblica. Ora Domenico Scilipoti si sente come lui. ”Nel 1947 Giuseppe Saragat fece una scelta quasi similare a quella che abbiamo fatto Antonio Razzi e io” ha dichiarato a un convegno a Catanzaro. Il parlamentare, ex deputato dell’Italia dei Valori passato al Pdl, sostiene infatti di aver “anteposto agli interessi di partito quelli del popolo italiano” insieme al collega Razzi. “Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto – ha proseguito – Ce lo siamo detti dopo la nostra rielezione e lo rifaremmo ancora una volta se gli interessi del popolo italiano dovessero essere messi in discussione”. Scilipoti è intervenuto a un’iniziativa degli eletti del Pdl in Calabria insieme al coordinatore regionale del partito, Giuseppe Scopelliti.
L’ex deputato Idv traghettato nel centrodestra, alla sua prima uscita dopo l’elezione a Palazzo Madama, ha anche “rivelato quarti di calabresità” (“I miei bisnonni erano calabresi”). “Siamo stati felici – ha aggiunto – nell’apprendere che il presidente Silvio Berlusconi ha fatto una dichiarazione similare dicendosi disponibile, per l’amore della patria, a dare un sostegno a coloro i quali in campagna elettorale sono stati dall’altra parte della barricata per salvare l’Italia. Sicuramente, però, non troverà convergenze su temi che sono altamente etici perché su questo, per quanto ci riguarda, abbiamo una profonda convinzione che è diversa da quella del centrosinistra”. Parlando della sua esperienza nel partito di Di Pietro, Scilipoti ha poi detto: “Il mio è un ritorno a casa, anche se sono stato uomo di centrodestra anche all’interno di quella che era la lista civica nazionale che portava il nome dell’Italia dei valori. All’interno di quella formazione c’erano, infatti, esponenti di estrema sinistra e di estrema destra. E tra questi ultimi voglio citare Luigi Li Gotti”.