E' stata preziosa nel corso degli anni la relazione con il gruppo postale pubblico. Prima della commessa da circa 26 milioni concessa l'anno scorso, che ha fatto salire la quota di mercato nelle due ruote al 30,3%, già nel 2005 il gruppo postale aveva ordinato 27.200 scooter Liberty
Se Alitalia non vola, Roberto Colaninno si consola con la Piaggio, che archivia un 2012 in crescita. Anche grazie alle Poste Italiane che hanno pagato uno scooter su cinque venduto l’anno scorso in Italia dalla casa di Pontedera, per via di una commessa dal valore di circa 26 milioni di euro. E così la casa della Vespa ha chiuso il 2012 con un bilancio soddisfacente, al punto da proporre ai soci un dividendo di 9,2 centesimi per azione, superando gli 8,2 dell’anno precedente. Complessivamente il gruppo nel 2012 ha segnato 1,4 miliardi di ricavi e 42,1 milioni di utili, in calo del 9 per cento dal 2011. Un risultato accolto a braccia aperte dai vertici della società, che hanno attribuito la leggera frenata al difficile “contesto macroeconomico”. E su cui ha inciso anche l’accordo con le Poste che, pure essendo state trasformate in società per azioni nel 1998, sono ancora interamente a capitale pubblico.
La commessa delle Poste, che Piaggio si era aggiudicata a febbraio dell’anno scorso, riguarda circa 15.600 scooter utilizzati per il recapito postale e si confronta con un totale di circa 77.294 moto vendute dal gruppo in Italia nel 2012. Dai dati dell’Ancma, la Confindustria delle due ruote, risulta infatti che sono stati venduti in totale 255mila veicoli a due ruote nel periodo considerato all’interno del Paese. E Piaggio, grazie all’affare con le Poste, ha alzato di oltre due punti la quota di mercato rispetto al 2011, raggiungendo il 30,3 per cento del totale.
Ma quello concluso nel 2012 non è stato il primo accordo siglato tra Piaggio e le Poste. Nel 2005 il gruppo si era aggiudicato una gara per la fornitura di ben 27.200 scooter Liberty. E’ stato quindi prezioso, nel corso degli anni, il rapporto tra le due società. “Dalla nascita, il modello Liberty delivery è stato puntualmente aggiornato dal punto di vista tecnico e funzionale grazie all’esperienza sinora maturata con le Poste Italiane e con le Poste di numerosi altri Paesi europei ed extraeuropei”, ha confermato la stessa azienda delle due ruote, “per un totale di oltre 45mila scooter Liberty venduti dal 2004 al 2012”.
I conti del gruppo sono stati rilasciati pochi giorni dopo che il presidente del gruppo Roberto Colaninno – che mantiene la stessa carica anche in Alitalia in quanto capofila dei “21 patrioti” di Silvio Berlusconi – ha ricevuto il Premio Leonardo 2012, definito un “prestigioso riconoscimento riservato agli imprenditori che abbiano contribuito in modo significativo ad affermare e consolidare l’immagine del made in Italy e la qualità del Sistema Italia nel mondo”. Proprio mentre si appresta a firmare l’assegno per il finanziamento necessario a tamponare la falla nei conti della compagnia aerea che, dopo essere risorta con il piano Fenice di Corrado Passera, ora viaggia verso un nuovo capolinea.