Ma perché Grillo dovrebbe allearsi con qualcuno oggi? Ha sempre detto che non lo avrebbe fatto, allora figuriamoci oggi dopo aver incassato questo straordinario risultato.
Temo che qualcosa non sia stato capito su Grillo, ed è una cosa fondamentale. Cioè che farà quello che ha detto, né più né meno (piuttosto di più). Beppe Grillo mi ricorda un altro campione del metodo “oltre la politica”, Sarkozy. È stato molto impopolare ma quando gli hanno rimproverato la sua politica ha semplicemente risposto: “Embè? Ma io ho sempre detto che avrei fatto questo! Non c’eravate durante la campagna elettorale? Guardatevi i filmati. Mi avete eletto per questo, no?!”
Ecco, riguardatevi e rileggevi un po’ di tutto, in particolare le cose che “ma dai, siamo in campagna e Beppe voleva provocare”, e sopratutto tutte le cose che “Beppe non l’ha mai detto”. Ne ha dette molte. Ha promesso processi in piazza per la “casta”, ha spiegato che il fascismo non gli compete (la cosiddetta “apertura” a Casapound), che “sono tutti morti e non farò mai alleanza con nessuno” (ecc.)
Non era uno spettacolo, era un programma politico.
Beppe conferma in queste ore di essere il non-capo di un non-partito che ha appena trionfato alle elezioni (anti)politiche 2013, e ha annunciato che andrà lui stesso a incontrare il nostro non-presidente della Repubblica. Ma che lui diventasse premier sarebbe contro le regole del Movimento.
Dunque come premier ci tocca Casaleggio. No?