Fino al 31 maggio da Piacenza a Rimini i migliori titoli del territorio che raccontano il reale: da Mignon di Massimo Alì Mohammad a God save the green di Mellara e Rossi, da A casa non si torna di Lara Rongoni al Pietro Ingrao raccontato da Vendemmiati
Venti documentari selezionati, trentasei sale coinvolte in trenta località delle regione, duecento passaggi in tre mesi di rassegna: sono alcuni numeri della rassegna “Doc in Tour – Documentari in Emilia-Romagna”, la cui settima edizione ha appena preso il via per protrarsi fino al 31 maggio 2013.
La rassegna quest’anno aggiunge un mese in più alla consueta programmazione, anticipando la partenza al 1° marzo, anziché aprile. Anche quest’anno Doc in Tour proporrà documentari selezionati tra opere di autori o case di produzione emiliano-romagnoli, o con temi che riguardano la regione. Le sale cinematografiche regionali che ospitano l’iniziativa appartengono al circuito Fice, che riunisce i cinema d’essai, o sono sale gestite dai Comuni. L’iniziativa è unica in Italia per il rapporto che ha saputo instaurare tra i film documentari (spesso non distribuiti oppure relegati in festival o canali tv tematici) e il pubblico delle sale cinematografiche.
Quattro i promotori del festival: Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna (Federazione italiana cinema d’essai), D.E-R, Associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli e Progetto Fronte del Pubblico/Cineteca di Bologna.
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che il documentario è un importante strumento di indagine delle dinamiche sociali e in generale del nostro tempo, mezzo di comunicazione innovativo e attuale che racconta e descrive aspetti peculiari della realtà offrendo spunti per una riflessione più profonda.
Il progetto intende in primo luogo valorizzare il lavoro dei documentaristi che operano in Emilia-Romagna, nonché l’impegno sul piano produttivo della Regione, che partecipa in qualità di soggetto finanziatore alla realizzazione di alcune opere.
I film in programma. Sono 20 documentari di quest’anno offrono spunti di riflessione su differenti tematiche: dai racconti di paesi e conflitti lontani (Isqat al Nizam. Ai confini del regime; Kosovo versus Kosovo; Palestina per principianti. Educazione sentimentale di un bassista rockabilly) alla scoperta dell’altro tra immigrazione, integrazione e diritti (Nadea e Sveta). Dal racconto della condizione femminile ieri e oggi (A casa non si torna; Come prima, più di prima, Mi amerò; Nadea e Sveta; Con cuore puro) all’ambiente e alla salvaguardia del territorio (God save the green; The Golden Temple; L’ora blu; Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti). Dalle riflessioni sull’amore e i sentimenti (Con cuore puro; L’ora blu; Mignon; Nadea e Sveta).
Dalle storie e memorie d’Italia (Profughi a Cinecittà; Non mi avete convinto. Pietro Ingrao un eretico; Formato ridotto. Libere riscritture del cinema amatoriale) passando per gli spaccati di vita tra cronaca, racconto e impegno sociale (Ulidi piccola mia; Formato ridotto. Libere riscritture del cinema amatoriale; Come prima, più di prima, Mi amerò; L’ora blu; Nadea e Sveta; I giorni scontati. Appunti per un film in carcere; Non mi avete convinto. Pietro Ingrao un eretico; The Golden Temple) ai temi riguardanti la cultura e lo svago (Voci in nERo. L’Emilia-Romagna nelle pagine del noir; Subbuteopia; Mignon; Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti; Gli Anni delle Immagini Perdute).
La rassegna è curata da Anna Di Martino e Davide Zanza. Tutte le informazioni relative al programma con schede dettagliate dei documentari e relativi trailer possono essere consultati sul sito http://cultura.regione.emilia-romagna.it/cinema/documentario/doc-in-tour/Documentari