Cronaca

Un amico del fotografo ucciso: ‘L’avevo visto poco prima. Il lavoro non c’entra’

“Il nostro lavoro non ci fa mai incontrare con una esecuzione, al massimo qualche cazzotto”. Il fotografo Claudio Bernardi conosceva Daniele Lo Presti, il paparazzo ucciso due giorni fa sul Lungotevere a Roma ed esclude che i motivi dell’omicidio abbiano a che fare con il mestiere che svolgeva. “Era uno dei miei migliori amici in questo lavoro. Una persona sempre allegra e disponibile”. Per il fotoreporter il lavoro non è la causa di quanto accaduto e torna sulle minacce passate: “ Anche la storia dell’auto bruciata – racconta – era legata ad una vicenda amorosa, nulla aveva a che fare con il suo mestiere”. Bernardi aveva incontrato poche ore prima dell’omicidio l’amico Lo Presti: “Lo avevo visto a pranzo in strada davanti ad un ristorante sempre per lavoro. Era assolutamente tranquillo, mi aveva detto che sarebbe andato a correre con due colleghi perché voleva tornare in forma”. La motivazione all’origine dell’omicidio potrebbe essere personale: “E’ una mia interpretazione, solo un’ipotesi potrebbe aver chiesto un prestito e non averlo restituito. E’ una città piena di balordi e potrebbe aver pagato la follia di qualcuno”  di Nello Trocchia