Un concerto in quella che tutti credono piazza Grande e invece è semplicemente piazza Maggiore. La piazza di Lucio Dalla nella sua Bologna. L’incontro è previsto per il 4 marzo, il giorno in cui Dalla era nato, anno 1943. Lunedì sera alle 21, per uno spettacolo in onore del cantante scomparso esattamente un anno fa a Montreux, in Svizzera. Il padrone di casa sarà Gianni Morandi, l’uomo più nazionalpopolare che la musica bolognese ha espresso e una lunga serie di compagno d’avventura di Lucio.
Mancherà, ancora una volta, Francesco De Gregori: “Motivi personali, ognuno vive il lutto a modo suo”. Era il più atteso e non ci sarà. Un microfono e un amplificatore che resteranno spenti. Il silenzio è assordante, soprattutto per quel pezzo di Italia cresciuto a pane e Banana Republic, l’album dal vivo firmato Dalla, De Gregori e Ron e per l’altra collaborazione, in anni più recenti, chiamata Work in progress.
La serata è storica e vedrà sul palco alcune stelle della musica italiana. Samuele Bersani, Luca Carboni, gli Stadio, Ron, i primi ad aver confermato la presenza. A questi si aggiungerà Andrea Bocelli, di ritorno dall’esibizione davanti al presidente degli Stati Uniti Barack Obama. A seguire si esibiranno Pino Daniele, Fiorella Mannoia (che Lucio a furia di confondersi aveva ribattezzato Rosalba), Marta sui Tubi, Gigi D’Alessio, i Negramaro insieme al jazzista Paolo Fresu. E ancora Renato Zero con un brano scritto per la serata, il fresco vincitore di Sanremo Marco Mengoni, Ornella Vanoni in duetto con Chiara (protagonista dell’ultimo Xfactor) e il comico Paolo Rossi.
Non mancherà, non avrebbe potuto, l’ultima scoperta di Lucio, Pierdavide Carone. Sul palco con la band storica di Dalla (quella stessa che lo accompagnò durante l’ultimo concerto a Montreux) ci sarà anche l’orchestra Classica diretta da Beppe D’Onghia. Tra gli assenti, oltre al già citato Francesco De Gregori, anche Battiato e Jovanotti impegnati in tour.
Una piazza ad accesso libero che già si preannuncia piena di persone. Una folla che ricorderà il giorno dei funerali di Lucio, quando da tutta Italia sono accorsi per un ultimo saluto. Due i maxischermo che verranno messi all’ingresso del “crescentone” (il nome che i bolognesi usano per chiamare la parte centrale di piazza Maggiore) per permettere a tutti di vedere lo spettacolo. A garantire la diretta televisiva, le telecamere di Raiuno che trasmetteranno l’evento.
Buona musica, assicurano Bibi Ballandi e tutti gli altri che hanno messo la piccola Woodstock italiana, per un ricordo che lacera il cuore ad una città, Bologna, che nell’ultimo anno ha ricevuto tante pugnalate. “Ci sarà la riconcorsa alle sue canzoni più belle, tutti vorranno fare 4 marzo 43, L’anno che verrà. È anche questo il nostro ambiente”, aveva detto Ron in una lunga intervista al Fatto Quotidiano. Ci penseranno le note a ricordare Dalla, a pochi passi dalla sua casa in piazza dei Celestini.
Volevano farne una diretta, nella piazzetta di pochi metri che si affaccia sulla strada che porta in piazza Maggiore. La sicurezza però non permette l’azzardo: verrebbero in troppi e non ci sarebbe spazio. Il ricordo sarà nell’aria con musiche e canzoni che ne hanno fatto una vita intera. Davanti a San Petronio tremerà la voce agli amici, e di una Bologna che ricorderà quello che è stato uno dei suoi figli più amati.
Per chi in quei giorni visiterà Bologna, a pochi metri dal palco del 4 marzo, nella Manica Lunga di Palazzo D’Accursio fino al 14 marzo, è aperta la mostra fotografica Indimenticabile Lucio. Decine di foto storiche sui sessant’anni di vita di Dalla dagli anni settanta assieme alla madre mentre vota al referendum sul divorzio, passando per le strimpellate dall’Osterio Vito con Guccini, fino alle passeggiate nel centro città ai giorni nostri.
Per agevolare l’afflusso e il deflusso delle persone in occasione del concerto, il 4 marzo in piazza Maggiore, l’Amministrazione comunale ha predisposto per la ‘T’ (via Rizzoli, via Ugo Bassi – da via Battisti a via Rizzoli – e via Indipendenza – da via Righi a via Rizzoli), ovvero il divieto di transito a tutti i veicoli privati, eccetto quindi bus TPER e taxi, dalle 17.30 alle 20 di lunedì 4 marzo. Dalle 20 di lunedì 4 marzo all’1.30 di martedì 5, la ‘T’ sarà invece completamente pedonale, e le linee autobus saranno deviate secondo gli itinerari alternativi.