Media & Regime

Change.org, attacco hacker alla petizione di Viola Tesi

Cinque giorni fa Viola Tesi, una ragazza di 24 anni, lanciava una petizione sulla piattaforma Change.org, petizione che in 24 ore aveva raggiunto circa 120.000 firme e che ora ne conta più di 155.000. 

La petizione, condivisa su Facebook 43.972 volte, ha fatto registrare alla nostra piattaforma il più alto livello di crescita mai avuto in Italia.

Ieri pomeriggio però, uno spammer amatoriale ha cercato di pubblicare migliaia di firme false all’interno della petizione. L’attacco è stato intercettato da una serie di sistemi di identificazione e disinnescato, con relativa rimozione delle firme false. Change.org monitora tutte le petizioni e un sistema blocca gli utenti che usano finti indirizzi e-mail. Alla piattaforma lavora un team di più di 30 ingegneri con base a San Francisco: chiaramente l’operazione di “pulizia” nel caso di un attacco mirato come questo, ha richiesto alcune ore.

Viola, da elettrice, aveva chiesto a Beppe Grillo di non perdere l’occasione per portare avanti dieci punti contenuti nel programma di M5S, attraverso la fiducia ad un governo Bersani. La campagna, oltre alle migliaia di adesioni e allo scalpore mediatico, ha fatto nascere su Change.org tantissime petizioni legate alle elezioni e all’attuale situazione politica italiana. Tra le tante nate, vi è anche una petizione che, in antitesi a quella di Viola, chiede a Beppe Grillo di non dare alcuna fiducia ad un governo Bersani.

Non sappiamo chi sia lo spammer in questione. L’obiettivo di Change.org è dare spazio a tutte le istanze (non-violente e non-discriminatorie) dei cittadini. Riceviamo centinaia di migliaia di adesioni ogni giorno. Change.org vuole dare alle persone il potere, attraverso Internet, di proporre il cambiamento che vogliono vedere nella società. Delegittimare un processo del genere sarà difficile.