Le modalità di diffusione della notizia hanno fatto insospettire la Consob, che ha avviato verifiche sulla fuga di notizie relativa alla vendita del canale tv, riferendosi al tweet con cui Gad Lerner ha annunciato l'operazione, mentre il titolo Ti Media è scivolato in ribasso a Piazza Affari
Dopo lunghe trattative si è conclusa la vendita di La7 a Urbano Cairo. L’accordo raggiunto prevede il riconoscimento a Telecom Italia media “di un corrispettivo pari a 1 milione di euro”, si legge in una nota, in cui la società controllata da Telecom conferma il via libera alla vendita del 100 per cento della televisione. Prima del trasferimento della partecipazione, prosegue la nota, La7 sarà ricapitalizzata “per un importo tale per cui la società avrà, a quella data, una posizione finanziaria netta positiva non inferiore a 88 milioni di euro”.
“La7? Ho preso una bella patata bollente“. Con quest’unica battuta, al microfono di Radio24, Cairo ha confermato l’acquisizione del canale televisivo. Il primo annuncio sull’operazione conclusa è stato lanciato da Gad Lerner, che ha avvertito su Twitter: “E’ fatta. Telecom cede La7 a Urbano Cairo”. Le modalità di diffusione della notizia hanno fatto insospettire la Consob, che ha avviato verifiche sulla fuga di notizie relativa alla vendita del canale tv, riferendosi al tweet di Lerner e alla successiva conferma del giornalista a Radio24, mentre il titolo Ti Media è scivolato in ribasso a Piazza Affari.
Nell’ambito dell’operazione, la controllante Telecom Italia si è impegnata a rinunciare a “crediti finanziari vantati nei confronti di Telecom Italia media per un importo complessivo pari a 100 milioni”. L’intesa raggiunta prevede inoltre “la sottoscrizione di un contratto di fornitura di capacità trasmissiva di durata pluriennale tra La7 srl e Telecom Italia media broadcasting”. Il cda di Telecom Italia media – si precisa nella nota – ha dato mandato al suo presidente, Severino Salvemini, di finalizzare l’accordo per la vendita di La7 “a seguito di un approfondito esame delle possibili alternative e dell’esito del negoziato per la cessione a Cairo communication dell’intera quota di partecipazione detenuta dalla società in La7 srl, a esclusione del 51 per cento di Mtv Italia”.
Questo pomeriggio si è riunito per circa tre ore il consiglio di amministrazione di Telecom Italia Media, proprio per definire l’operazione. Al termine dell’incontro, Irene Bignardi, consigliere di amministrazione della società, ha parlato di un “clima sereno” nel board sul dossier La7. “E’ stata una lunga vicenda”, il suo unico commento sulla questione. Sono passate due settimane da quando Telecom aveva deliberato di avviare una trattativa in esclusiva con Urbano Cairo, decidendo di non prendersi il tempo necessario per approfondire la manifestazione d’interesse di Diego Della Valle.
Negli ultimi giorni circolavano invece indiscrezioni su una possibile offerta congiunta da parte del patron della Tod’s insieme al fondo Clessidra per mettere le mani su La7. Ma il canale tv è poi andato a Cairo, confermando il piano iniziale. E non si è fatta attendere la reazione sui mercati finanziari. Ti Media, dopo aver navigato ampiamente in rialzo, è crollata in Borsa sulla scia del via libera alla vendita, venendo meno l’appeal speculativo su possibili rilanci. Il titolo, su cui in una manciata di minuti si sono concentrate le vendite, ha chiuso in calo del 6,44 per cento. Telecom ha invece chiuso in rialzo dello 0,09 per cento, mentre Cairo Communication ha terminato la giornata in leggero calo dopo avere festeggiato a +1,9 per cento.
Ti Media dopo la cessione di La7 si concentrerà sul ritorno “all’efficienza e alla redditività”. Sono gli obiettivi del nuovo piano 2013-2015 che punta a “ricavi in crescita del 11 per cento circa in media all’anno e prevede “investimenti in diminuzione, pari a circa 35 milioni di euro nei tre anni del piano”. La generazione di cassa è attesa a circa 50 milioni di euro in tre anni e con un “net-cash flow” positivo a partire dal 2014. Tra i target anche la “riduzione dell’indebitamento finanziario netto”.