“Sospettai che fosse una prostituta. E Maroni non disse il vero. Io non ho mai cambiato disposizioni sull’affidamento della ragazza, allora minorenne”. Il magistrato minorile, Maria Fiorillo, in aula al tribunale di Milano ricostruisce quello che accadde la notte, tra il 27 e il 28 maggio 2010, quando la ragazzina marocchina, dopo una telefonata in Questura di Milano di Berlusconi, fu rilasciata e affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti. Aggiunge: “Doveva andare in una comunità oppure restare a disposizione delle forze di Polizia” di Antonella Mascali